Stato del Nordafrica
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Marocco
Turisti a spasso su dorso di dromedari
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Marocco è il più occidentale degli Stati del Nordafrica. Ha un'ampia facciata marittima sia sull'Oceano Atlantico che sul Mar Mediterraneo.

Da sapere

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La città del paese che attrae più turisti è Marrakech.

Parte dei turisti italiani prediligono la regione di Beni mellal Khenifra e le montagne dell'Atlante.

Gli iberici tendono a propendere maggiormente verso le regioni settentrionali, principalmente Tangeri e Tétouan.

Americani e inglesi sono attratti principalmente da Casablanca e Kenitra.

Tedeschi e scandinavi optano invece per i centri balneari di Agadir e Essaouira.

Cenni geografici

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Orografia

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Il sistema orografico del Maghreb

L'orografia del Marocco è caratterizzata da quattro sistemi montuosi elencati di seguito secondo un ordine da Nord a Sud:

  • Rif È la catena montuosa più a settentrione che corre parallela al mar Mediterraneo. Va dal Capo Spartel (vicino Tangeri) ad ovest, fino al confine con l'Algeria ad est. Il suo limite meridionale è costituito dalle vallate dei fiumi Ouargha e Sebou dove sono situate le città imperiali di Fes e Meknes.
Il Rif fa parte dello stesso complesso cui appartiene la Cordigliera Betica che comprende i monti del sud della Spagna, tra cui la famosa Sierra Nevada. La cima più alta del Rif è il 34.85-4.511 monte Tidirhine che raggiunge i 2.456 metri sul livello del mare.
Tra le piante ad alto fusto predominano le querce a bassa quota e cedri ad altitudini più elevate.
I monti del Rif ospitano anche una particolare sottospecie di ape detta Apis mellifera major, che permette di praticare l'apicultura.
Nella regione intorno a Issaguen (già Ketama) è estesamente praticata la coltura della canapa indiana, una coltura che alimenta un lucroso contrabbando internazionale.
  • Medio Atlante Situata a sud del Rif, la catena del Medio Atlante si estende in lunghezza per 350 km e occupa una superficie approssimativa di 100.000 km² di cui il 15% è situato oltre i 2.000 metri.
A est i monti digradano su un altopiano semidesertico esteso fino al confine con l'Algeria. A sud le valli dei fiumi Muluia e Oum Er-Rbia costituiscono la linea di demarcazione con l'Alto Atlante.
Il Medio Atlante è famoso per la sua biodiversità, sia di fauna che di flora. La bertuccia è originaria del Medio Atlante ma oggi è presente solo in zone ristrette del Marocco e dell'Algeria. I pendii sono ricoperti a tratti da vaste foreste di cedri. Le cime più elevate del Medio Atlante sono il 33.566389-3.8913892 Jbel Bou Naceur di 3340 m, il Jbel Mouâsker di 3277 m e il 33.663811-4.0905113 Jbel Bou Iblane (3172 m) vicino a Immouzer Marmoucha.
  • Alto Atlante Comprende il 31.059167-7.9158334 Jbel Toubkal, che con i suoi 4.167 m è la cima più elevata non solo del Marocco ma di tutto il Nordafrica. La catena funge da barriera ai venti caldi provenienti dal Sahara, impedendo loro di raggiungere le regioni costiere. La neve dura fino a primavera, soprattutto sulle vette esposte a settentrione. Il versante orientale della catena digrada verso l'arido altopiano di Dahra, prossimo al confine algerino.
  • Anti Atlante La più meridionale delle catene montuose del Marocco appare saldata all'Alto Atlante dal massiccio del Djebel Siroua (3304 m) costituito da un vulcano spento.
L'Anti Atlante si estende su una lunghezza complessiva di 500 km, dall'Oceano Atlantico a sud-ovest fino alle alture di Ouarzazate a nord-est e ad est fino alla città di Tafilalet. Il versante meridionale dell'Anti Atlante scende sul deserto del Sahara.
L'Anti Atlante presenta maggiori analogie con i rilievi sahariani che non con quelli mediterranei: è caratterizzato infatti da vasti tavolati ondulati punteggiati da picchi isolati. Il versante occidentale, rivolto verso l'oceano Atlantico è caratterizzato da un certo livello di umidità che permette ancora le culture ma il versante opposto sulla valle del fiume Draa presenta paesaggi molto più aridi, degni di film ambientati nell'era del Giurassico.
Il paesaggio è caratterizzato da pittoresche kasbah (piccoli castelli) e da coltivazioni a terrazza realizzate con muretti a secco. Tuttavia, sempre più case vengono abbandonate e i campi restano incolti a causa del fenomeno della migrazione.

Idrografia

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I fiumi del Marocco sono a regime torrentizio, caratterizzato da piene in coincidenza con le piogge invernali e da magre estive che culminano nel mese di settembre.

Dai monti dell'Atlante sgorgano vari fiumi che percorrono le valli e le pianure del Gharb (in arabo = occidente), disposte lungo la costa atlantica.

Tra i fiumi del versante atlantico uno dei più importanti è il Sebou, lungo 614 km e con una notevole portata media (137 m³ al secondo) che ne fa una delle risorse idriche più rilevanti del Marocco. Il Sebou figura però tra i fiumi più inquinati dell'intera regione perché soggetto a scarichi da acque reflue domestiche e industriali. La sua foce è situata tra le città di Kénitra e Mehdia.

Più a sud scorre il fiume Bouregreg che attraversa la cosiddetta meseta marocchina, così chiamata per le sue analogie con la meseta spagnola, sebbene la sua altitudine sia nettamente inferiore (fra i 150-200 m). Il Bouregreg è lungo 240 chilometri, la sua portata media è di 23 m³/s. ma, in tempi di piena, può raggiungere i 1.500 m³/s. Ha origine nel massiccio del Medio Atlante e sfocia nell'Oceano Atlantico tra le città di Salé e Rabat.

Oum Er-Rbia Oum Errabiâ (in arabo : أم الربيع), ha le sue sorgenti nel Medio Atlante, nei pressi della città di Khenifra e sfocia nell'Oceano Atlantico ad Azemmour dopo un percorso di circa 550 km. Lungo il suo corso sono state realizzate numerose dighe.

Il Draa (in arabo: درعَا‎ e in berbero Dra) è il più lungo fiume del Marocco (1.100 km circa). Si forma dalla confluenza dei fiumi Dades e Ouarzazate e sfocia nell'Oceano Atlantico 27 km a nord di Tan-Tan. A differenza dei corsi d'acqua precedenti il Draa segue un percorso diverso. Il fiume attraversa infatti le regioni desertiche orientali al confine con l'Algeria. Insieme al Dades presenta un notevole interesse paesaggistico.

Quando andare

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L'alta stagione in Marocco decorre da luglio a settembre. Questo può non essere il migliore dei periodi considerando la calura estiva.

A chi ha la possibilità di scegliere è consigliata la primavera ma non i suoi inizi in quanto lo scioglimento delle nevi gonfia i corsi d'acqua a tal punto da farli straripare causando problemi di circolazione nelle strade di montagna.

Settembre-novembre è anche un altro buon periodo in cui far rientrare il proprio viaggio. Il caldo eccessivo è ormai passato ma il tempo è ancora bello, tale da permettere la balneazione. Solo considerate le date del Ramadan, un periodo giudicato non favorevole per recarsi in Marocco a causa delle sue regole restrittive.

Il sud del Marocco e le regioni orientali si prestano per viaggi invernali, sebbene siano da prendere in considerazione le notevoli escursioni diurne.

Considerate ancora che le acque dell'Atlantico risultano fredde anche a Ferragosto.

Infine quando consultate un servizio on line di previsione del tempo non mancate di controllare l'intensità del vento che non di rado spazza furioso le località della costa atlantica.

Cenni storici

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Preistoria

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Resti fossili di antenati dell'Homo Sapiens di 300.000 anni fa furono scoperti nel 1971 in località Jebel Irhoud, vicino a Salé. Nel 2007 a Taforalt furono rinvenuti collane con perle traforate vecchie di 82.000 anni. I reperti costituiscono le prime prove in nostro possesso di ornamenti realizzati dall'uomo.

Durante il Neolitico, appaiono stanziate nel territorio tribù di cacciatori e pastori.

A quel tempo la maggior parte del Nordafrica era ricoperta da savana.

Età antica

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I fenici apparvero intorno al IX secolo a.C. I loro primi scali commerciali furono quelli di Chellah, Lixus e Mogador.

A partire dal V secolo a.C, Cartagine aveva esteso la sua egemonia su gran parte dell'Africa del Nord.

La Mauretania fu un regno indipendente di berberi che divenne uno stato clientelare di Roma fino al 33 d.C, anno in cui l'imperatore Caligola fece uccidere l'ultimo re indigeno, Tolomeo di Mauretania, per fare del suo regno una provincia romana con il nome di Mauretania Tingitana.

Il cristianesimo fece la sua apparizione nella regione nel II secolo d.C. e guadagnò adepti tra gli schiavi e gli agricoltori berberi ma ben presto si svilupparono diverse correnti eretiche, tra le quali la più consistente fu quella ariana. Anche il giudaismo fece parecchi proseliti.

Nel 429 i Vandali attraversarono le Colonne d'Ercole e sbarcarono in Mauritania per poi spostarsi, guidati dal loro re Genserico, a Cartagine che divenne la capitale del loro nuovo regno.

Medioevo

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Quando il Nordafrica passò sotto il dominio bizantino nel 534, furono ricostituite le due province di Mauritania Caesarensis e Mauritania Sitifensis ma i bizantini dovettero fare fronte alla feroce resistenza degli indigeni. Sotto il regno dell'imperatore Maurizio (582-602) l'Africa bizantina fu riorganizzata in esarcato e la Mauritania bizantina suddivisa in due eparchie, la Mauritania I e la Mauritania II. Nel 698, tuttavia, con la caduta di Cartagine, l'intera Africa bizantina cadde nelle mani degli Arabi Musulmani.

La conquista musulmana comportò per gli indigeni l'adozione della lingua araba e dell'Islam. Il Marocco divenne parte della provincia di Ifriqiya, con amministratori locali nominati dal governatore musulmano di Kairouan.

Le tribù berbere si rivoltarono contro il nuovo dominatore tra il 740 e il 743 e alcune riuscirono a dare vita a confederazioni e formazioni statali libere dal giogo del califfato, come Berghwata e Sigilmassa.

Barghawatas era una confederazione di berberi stanziati sulla costa atlantica tra Safi e Salé. Lo Stato fu indipendente dal 744 al 1058.

Sijilmasa fu la residenza della dinastia berbera dei Midrarid (o Buu Midrar) che governò la regione di Tafilat tra il 757 e il 976 fiorendo come centro carovaniero per quei commercianti che nell' alto medioevo attraversavano il deserto del Sahara.

Il Regno di Nekor fu un emirato centrato nella zona del Rif che a partire dall'859 fu oggetto di ripetute incursioni di vichinghi diretti sulle coste dell'Italia meridionale.

gli Idrisidi (788-974) furono la prima grande dinastia del Marocco. Discendente della figlia del profeta Maometto, Fatima, Idris I fuggì dall'Arabia per il Marocco nel 786, dopo essere stato informato del piano del califfo Haroun ar Rashid di uccidere lui e tutta la sua famiglia. Dopo essere stato proclamato imam (leader religioso) dai berberi locali, Idriss unificò gran parte del nord del Marocco in nome dell'Islam. Fu avvelenato nel 792 nella sua reggia di Fes. Il suo corpo fu scoperto miracolosamente intatto cinque secoli dopo e la sua tomba nella cittadina di Moulay Idriss divenne metà di pellegrinaggi. I figli di Idriss II governarono collegialmente ed espansero i loro domini nella penisola iberica.

I Sanhaja, tribù berbera del sud, fondarono la dinastia Almoravide (1060–1147) che riuscì ad unificare tutti i territori dell'odierno Marocco. I loro discendenti sono gli "uomini blu" del deserto.

La conquista nel 1147 della città di Marrakech da parte degli Almohadi, segnò la caduta della dinastia Almoravide. Gli Almohadi estesero in seguito il loro dominio su tutto il Maghreb e su Al-Andalus (l'Iberia islamica).

I Merinidi (1248–1465) furono una dinastia sunnita della tribù berbera dei Zenata che rovesciarono la dinastia degli Almohadi. I Marinidi tentarono di impedire la reconquista cristiana della penisola iberica ma furono sconfitti dai castigliani nella battaglia di Río Salado del 1340.

Età moderna

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I Wattasidi (1471-1549) furono anche essi una dinastia originaria della tribù berbera dei zenata. Sotto di loro si rifugiarono in Marocco musulmani ed ebrei scacciati da Spagna e Portogallo e i porti del Marocco sulla costa atlantica finirono sotto il dominio portoghese.

La dinastia sa'diana era originaria della valle del fiume Dra ma rivendicava la propria ascendenza dal profeta Maometto. Dal 1509 al 1554 il loro regno era limitato al sud del Marocco ma dopo la vittoria riportata sull'ultimo sultano wattaside, Ali Abu Hassun nella battaglia di Tadla, i loro possedimenti si estesero anche a nord. L'epoca dei sa'diani fu caratterizzata da continue battaglie con i portoghesi installati sui porti della costa atlantica. Il 4 agosto 1578, nei pressi di Ksar El Kebir (al-Qaṣr al-kabīr, o Alcazarquivir, "Il grande palazzo") il ventiquattrenne re del Portogallo Sebastiano I fu ucciso in battaglia dal sultano sa'diano Abū Marwān Abd al-Malik I, a capo di 50 000 uomini.

Nel 1591 il suo successore condusse contro l'impero africano dei Songhai una spedizione vittoriosa, che gli permise di arricchire la sua capitale con l'oro dell'impero conquistato.

Alla morte dell'ultimo sovrano sa'adiano nel 1659 si impose Sharif ibn Ali, considerato il capostipite della dinastia alawide che tuttora regna in Marocco. Gli Alawidi hanno avuto come loro più famoso esponente Mulay Ismāʿīl, che governò il Paese per 55 anni, dal 1672-1727. Egli riorganizzò il sultanato del Marocco e ne garantì la pacificazione dopo aver condotto una serie di spedizioni militari contro le tribù ribelli, i Turchi ottomani e gli europei. Egli fondò Meknès e la elesse a propria capitale. La sua morte contrassegna l'ingresso del Marocco in un'epoca agitata: rivolte dei berberi della montagna, opposizione religiosa delle confraternite sufi, anni di siccità e di carestia, epidemie (specialmente la peste nel periodo 1797-1800) che provocò un crollo demografico e l'ascesa dei qāʾid (capi locali).

Storia contemporanea

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A partire dal 1830, la Francia, insediata nella vicina Algeri, si intromise negli affari interni del Marocco, stringendo alleanze con i vari capotribù berberi che avevano minato il potere centrale. Dal canto suo la Spagna occupò nel 1860 Tétouan e le aree del Rif. Nel 1880 Tangeri fu dichiarata "zona internazionale".

Il trattato di Fès, stipulato il 30 marzo 1912, pose il Marocco sotto protettorato francese. Nell'ottobre dello stesso anno fu istituito il sottoprotettorato spagnolo nel nord del Marocco e sui territori sahariani di Tarfaya e Río de Oro.

Nel paese arrivarono in massa coloni dalla Francia e da altri paesi europei. Accanto alle medine sorsero nuove città (villes nouvelles) progettate da architetti francesi sull'esempio di Parigi e destinate ad accogliere i nuovi arrivati.

Nel 1921 le tribù berbere del Rif sotto la guida di Abdelkrim al-Khattabi insorsero contro gli spagnoli e ne sconfissero l'esercito nella battaglia di Annoual. Nel febbraio 1922, Abdelkrim proclamò la Repubblica Confederata delle Tribù del Rif e istituì tutte le strutture di uno Stato moderno con bandiera, ministeri, assemblea legislativa, esercito permanente e telecomunicazioni. Il nuovo Stato beneficiò del sostegno del Comintern e della benevola neutralità del Regno Unito.

Per piegare la Repubblica del Rif francesi e spagnoli approntarono un esercito di 500.000 uomini appoggiato dall'aviazione e furono costretti a fare ricorso all'uso di gas (iprite) contro gli insorti. La capitolazione avvenne il 26 maggio 1926.

Durante la II Guerra mondiale, il Marocco fu posto sotto l'amministrazione del governo filo-hitleriano e collaborazionista di Vichy che impose al sultano Sidi Mohammed ben Youssef (futuro re Mohammed V), di applicare le leggi antisemite per i cittadini marocchini di fede ebraica. Ma il sultano si rifiutò di farlo e questo suo atteggiamento, insieme al suo sostegno alla causa della Francia Libera, gli valse la gratitudine di Charles de Gaulle e degli Alleati.

Nel novembre 1942 avvenne lo sbarco americano sulle coste marocchine nell'ambito della operazione Torch, supervisionata dai generali Eisenhower e Patton.

Seguì nel gennaio 1943 la conferenza di Casablanca tra il presidente americano Franklin Roosevelt, il primo ministro britannico Winston Churchill e il leader della Francia libera, il generale de Gaulle che si accordarono per l'apertura di nuovi fronti in Europa occidentale con gli sbarchi programmati in Sicilia (Operazione Husky) e Normandia (Operazione Overlord). Alla fine della conferenza Roosevelt e Churchill si incontrarono con il sultano Mohammed Ben Youssef e gli promisero l'indipendenza del Marocco alla fine del conflitto in cambio del suo appoggio alla causa degli alleati contro le potenze dell'Asse.

Fu così che il sultano appoggiò il reclutamento di marocchini da parte della “Francia libera” di Charles de Gaulle. Le truppe marocchine parteciparono allo sbarco in Provenza e alle campagne di Tunisia e d'Italia pagando un prezzo pesante: si calcola che tra i 25.000 e i 30.000 Goumier siano caduti in combattimento. Le loro azioni nel corso degli eventi legati all'assedio e alla battaglia di Cassino sono passate alla storia con il termine di marocchinate e sono state immortalate nel romanzo La Ciociara di Alberto Moravia da cui fu tratto nel 1960 il film omonimo, diretto da Vittorio de Sica e con protagonista Sofia Loren.

Il secondo dopoguerra

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Il 7 aprile 1956 la Francia rinunziò ufficialmente al suo protettorato sul Marocco. Il re Mohammed V morì nel 1961 e gli successe il figlio, Hassan II che dovette fronteggiare la ribellione del Fronte Polisario dopo che il Marocco aveva occupato il Sahara spagnolo con la famosa marcia verde. Le spese belliche concorsero all'indebitamento del paese che fu costretto a ricorrere ai prestiti del Fondo monetario internazionale e ad adottare una politica di austerità che fu causa di proteste sociali. Molti marocchini scelsero la strada della migrazione.

Lingue parlate

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Oltre all'arabo e tamazight (berbero) che sono le lingue ufficiali, sono correntemente parlati il francese e lo spagnolo.


Territori e mete turistiche

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Il Marocco è diviso in 16 regioni suddivise a loro volta in 71 tra prefetture (urbane) e province (rurali).

Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Marocco mediterraneo Ospita città e villaggi di tutti i tipi, le città più importanti sono quelle di Al-Hoseyma e Tangeri. Diversi possedimenti spagnoli, come Ceuta e Melilla, e alcuni porti di rilevo.
      Costa nord atlantica del Marocco La costa settentrionale del Marocco che si trova tra la capitale Rabat e Casablanca, cosparsa di tranquille cittadine marittime.
      Costa sud atlantica del Marocco La costa meridionale è più tranquilla, offre magnifiche cittadine costiere come Essaouira e Agadir.
      Alto Atlante Ricopre sia la catena montuosa dell'Alto Atlante che le aree circostanti inclusa Marrakech.
      Medio Atlante Ricopre sia la catena montuosa del Medio Atlante che le aree circostanti incluso Fès e Meknes.
      Marocco sahariano La vasta regione desertica estesa fino al confine con l'Algeria; safari su cammello e dune di sabbia sono simboli locali tipici dei nomadi del deserto.
      Anti Atlante La porzione meridionale, ricopre Taroudant fino al confine col Sahara Occidentale e il Sous, una fertile regione intorno alla città di Taroudant.
Avviso di viaggio! ATTENZIONE: Il Sahara Occidentale, un'ex colonia spagnola, corrisponde in gran parte alla regione marocchina del Piccolo Atlante. L'Italia sconsiglia viaggi a qualsiasi titolo nella della regione del Sahara Occidentale per la presenza di possibili disordini, rappresaglie e campi minati non ancora bonificati.
Avvisi turistici governativi
(Ultimo aggiornamento: ottobre 2021)

Centri Urbani

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  • 30.433333-9.61 Agadir Maggior centro balneare del Marocco.
  • 33.5946-7.622 Casablanca La più grande e moderna città del paese. La storica medina e la moderna moschea di Hassan (la terza più grande del mondo) meritano una visita.
  • 34.0389-5.00343 Fès Fès è la vecchia capitale del Marocco e una delle più vecchie e grandi città medioevali al mondo.
  • 31.6249-7.98114 Marrakech (Marrakesh) Marrakech è una perfetta combinazione del vecchio e nuovo Marocco. Pianifica di passare almeno qualche giorno per girovagare nella tanto affascinante quanto labirintica medina. La grande piazza di Djeema El Fna al crepuscolo non può essere persa.
  • 33.8788-5.555 Meknes Città moderna e tranquilla che offre una pausa ai turisti provenienti da Fès.
  • 30.9121-6.91686 Ouarzazate Soprannominata la porta del deserto, la città di Ouarzazate costituisce l'inizio di interessanti itinerari alla scoperta del Marocco sahariano comprendenti visite alle casba delle oasi, alle gole dei fiumi Dades, Draa, Todra e Ziz e alle spettacolari dune di Merzouga (erg Chebbi) e di M'Hamid El Ghizlane (erg Chegaga), alte fino a 300 m.
  • 34.0208-6.83617 Rabat La capitale del paese e tranquilla città che comprende una torre e un minareto del XII secolo.
  • 29.3786-10.16668 Sidi Ifni Città sull'Atlantico, 174 km a sud di Agadir.
  • 29.7134-8.96799 Tafraoute Villaggio berbero tra folti palmeti inframezzati da rocce granitiche dalle forme fantasiose; rinomato per i suoi paesaggi.
  • 35.7723-5.803910 Tangeri Tangeri è il punto di partenza per la maggior parte dei visitatori arrivati via mare dalla Spagna. Un fascino enigmatico che ha storicamente attratto numerosi artisti (Henri Matisse), musicisti (Jimi Hendrix), politici (Winston Churchill), scrittori (Burroughs, Mark Twain) e altri (Malcolm Forbes).
  • 27.940896-12.92793611 Tarfaya Piccolo porto di 5000 abitanti di fronte all'isola di Fuerteventura (Isole Canarie) alla quale è collegato da un servizio non regolare di traghetti.
  • 30.4664-8.877812 Taroudant Città mercato meridionale.
  • 35.5623-5.366613 Tétouan Belle spiagge e punto di accesso alle montagne del Rif.

Altre destinazioni

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  • 31.044938-7.1328171 Ait-Ben-Haddou A pochi km dalla città di Ouarzazate, Ait-Ben-Haddou è un suggestivo villaggio fortificato che ha fatto da sfondo a innumerevoli film di successo, da "Lawrence d'Arabia" del 1962 fino a "Alexander" del 2004. Proseguendo lungo la strada asfaltata si percorre una vallata tranquilla e pittoresca e si raggiunge Telouet, piccolo paese con interessante villaggio fortificato. Proseguendo si raggiunge il passo Tizi-n-tichka. L'ntero percorso è l'antica via di comunicazione tra Marrakech e il sud del Paese prima che venisse costruita la strada statale.
  • 35.4622-6.03342 Assilah (Aşīlah, Asilah, Arzila, arabo: أصيلة, Aṣīla) Ad appena una cinquantina di km a sud di Tangeri, Assilah è un centro balneare sulla costa atlantica, molto frequentato d'estate soprattutto da villeggianti spagnoli. Bella la medina del XV secolo restaurata a puntino.
  • 32.0107-6.71883 Cascate di Ouzoud Situate sulla catena dell'Alto Atlante, le Cascate di Ouzoud hanno un salto di 100 m. e sono rinomate per la lussureggiante vegetazione che le circonda. Si incontrano lungo la strada da Fès a Marrakech.
  • 31.521972-5.5274764 Gole del fiume Todra Rinomate per i drammatici paesaggi, le gole del Todra si snodano tra pareti rocciose alte 300 m. che in più punti si restringono fino a 50 m. Al loro ingresso sta un folto palmeto.
  • 33.524412-5.1099035 Ifrane Stazione climatica in epoca coloniale, Ifrane è la base per escursioni ai vicini boschi di cedri che coprono i pendii del Medio Atlante.
  • 32.739134-9.0373596 Oualidia Situata ai bordi di una laguna sulla costa atlantica, Oualidia è un sonnolento villaggio i cui abitanti sono dediti alla pesca e alla coltivazione delle ostriche. Oualidia offre ancora le migliori opportunità per quanti siano alla ricerca di una vacanza rilassante. Le acque tranquille della laguna sono ideali per praticare la balneazione. 80 km a sud di El Jadida.
  • 30.337306-5.8369467 Valle del Drâa Lungo il corso del fiume che nasce ai confini con l'Algeria per poi gettarsi nell'Atlantico si dispongono numerosi villaggi fortificati noti come Qasba. Amezrou è uno dei più famosi paesi della vallata.


Come arrivare

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Requisiti d'ingresso

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Passaporto valido almeno 6 mesi. Il visto non è necessario per soggiorni turistici inferiori a 3 mesi. L'ambasciata italiana si trova a Rabat. Il Consolato italiano si trova a Casablanca.

In aereo

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33.364167-7.5816675 aeroporto internazionale di Casablanca. è il più trafficato del paese e presenta i voli più diversificati. I voli da scali italiani sono gestiti da
La compagnia di bandiera Royal Air Maroc opera altri voli da Bologna, Milano-Malpensa, Roma-Fiumicino, Torino.
Aeroporto di Casablanca-Muhammad V su Wikipedia Aeroporto di Casablanca-Muhammad V (Q955433) su Wikidata

Le linee aeree easy Jet e Ryanair operano sugli scali di Agadir–Al Massira, Fes, Marrakech, Tangeri.


In nave

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Di seguito le rotte da porti europei e i nomi delle compagnie marittime che vi operavano nell'anno 2009:

  • Sète (Montpellier) -Tangeri
    • SNCM (Société nationale maritime Corse Méditerranée)
    • Comanav (Compagnie Marocaine de Navigation) (Momentaneamente sospesa)


Come spostarsi

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In auto

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Rete dele autostrade (in rosso) e delle superstrade (in arancione)

La rete autostradale è gestita dalla società statale "Autoroutes du Maroc" (ADM).

Le autostrade sono a pedaggio riscosso ai caselli. Il limite di velocità generale è di 120 km / h.

Le aree di sosta sulle autostrade del Marocco sono tutte dotate di servizi di base, ovvero stazioni di rifornimento carburanti, punti di ristoro e servizi igienici. Le cosiddette aree di servizio sono dotate anche di officine meccaniche. Queste aree si incontrano ogni 40/70 km e sono gestite da operatori diversi, selezionati mediante gare d'appalto per una concessione ventennale.

Il gruppo Afriquia, detiene il maggior numero delle aree di servizio (circa il 30%) seguito da Total, nelle cui aree sono presenti i marchi "Grill Lunch" e "La Croissanterie". Nelle aree gestite da Vivo Energy (gruppo Shell) sono presenti invece i fast food della Burger King e i bar della "Brioche dorée". Tra i concessionari più piccoli è da segnalare la Winxo che si è aggiudicata un premio per la qualità dei servizi.

Tra le strade statali di maggiore interesse turistico vanno menzionate;

In treno

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Rete ferroviaria

Il treno è un buon mezzo per i propri spostamenti. L'ente che gestisce le ferrovie è l'ONCF. La rete non è comunque sviluppata. Da Tangeri è possibile arrivare in treno fino a Marrakech passando per le città di Rabat e Casablanca. Questa è l'unica linea sulla quale dal 2018 sono in funzione treni ad alta velocità.

Un'altra linea principale si dirama dalla precedente passando per Meknes e Fès per poi terminare ad Oujda in prossimità del confine algerino.

Nel 2009 è stato inaugurato un nuovo troncone che si distacca dalla linea Fès-Oujda per raggiungere Nador sulla costa mediterranea. La linea attraversa la catena del Rif nel senso della longitudine.

Altri tronconi più brevi raggiungono El Jadida e Safi sulla costa e Oued Zem all'interno. Per quanto ridotte, le linee ferroviarie collegano tra loro tutte le principali città del paese.

In autobus

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La rete di autobus extraurbani sopperisce alla carenza di strade ferrate. Le autolinee più rinomate sono SUPRATOURS gestita dall'ente delle ferrovie e la sua concorrente CTM che opera anche su destinazioni internazionali tra le quali Madrid.

Cosa vedere

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Volubilis
Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Marocco.

La diversità geografica e la lunga storia del paese, contrassegnata da ondate successive di conquista militare, sono riflesse nella storia dell'architettura del Marocco con un patrimonio che va dalla conquista romana all'epoca coloniale e moderna successiva alla proclamazione dell'indipendenza. Il sito archeologico di Volubilis è il più importante esempio di arte romana.

L'architettura islamica del Marocco fa parte di un più ampio contesto culturale e artistico, spesso definito "arte moresca", che ha caratterizzato, oltre al Marocco, al-Andalus (Spagna e Portogallo del periodo musulmano) e il Maghreb occidentale (odierna Algeria e Tunisia).

I primi monumenti dell'era islamica in Marocco, sono le moschee al-Qarawiyyin e Andalusiyyin di Fes. Entrambe presentano somiglianze con la grande moschea di Cordova e con quella di Kairouan.

L'architettura islamica del Marocco ha mescolato influenze della culture precedenti (romana, bizantina e visigota) con correnti artistiche in auge al tempo nel Medio Oriente per elaborare uno stile particolare, caratterizzato dagli archi a forma di ferro di cavallo.

Le abitazioni tradizionali delle grandi città (Riad) erano a più piani e con finestre che davano non sulla strada ma su cortili interni.

Altro motivo comune ai paesi del Maghreb e di El Andalus sono le piastrelle decorate con arabeschi e motivi geometrici (in particolare zellij).

La moschea della Kutubiyya di Marrakesh e la moschea incompleta di Hassan a Rabat presentano entrambe minareti in tutto simili alla più celebre Giralda di Siviglia.

Funduq El Nejjarine a Fes

L'architettura indigena è ravvisabile nelle regioni rurali in particolare in quelle montuose dell'Atlante e in quelle pre-sahariane. I villaggi berberi di queste regioni sono contrassegnati da numerose kasbah (fortezze) e ksour (villaggi fortificati) spesso dislocati tra straordinari paesaggi. Uno degli esempi più famosi di questi villaggi berberi è Ait Benhaddou. Le abitazioni sono tipicamente realizzate in terra battuta e decorate con motivi geometrici. Lungi dall'essere isolati dalle altre correnti storiche artistiche che li circondano, i berberi del Marocco (e di tutto il Nord Africa) adattarono le forme e le idee dell'architettura islamica alle loro condizioni di vita e, a loro volta, influenzarono l'arte islamica del Maghreb occidentale, in particolare in epoca Almoravide, Almohade e Marinide.

Il funduq (italiano: fondaco) è un edificio (o un complesso di edifici) di origine medievale, che in Marocco erano dislocati sulle rotte carovaniere e nelle grandi città. Sono particolarmente numerosi a Marrakech dove alcuni sono stati restaurati per fini commerciali.

L'architettura coloniale vanta esempi di Art Déco e nello stile eclettico tipico della 2ª metà dell'800. Nel Rif sotto protettorato spagnolo si affermò invece uno stile neo-moresco.

Dopo la proclamazione dell'indipendenza molti edifici hanno continuato a rendere omaggio all'architettura e ai motivi tradizionali marocchini, anche se progettati da architetti stranieri, come ad esempio il Mausoleo del re Mohammed V completato nel 1971 e l'enorme moschea di Hassan II di Casablanca completata nel 1993.

Itinerari

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Dune Scigaga
Con più tempo a disposizione si possono fare interessanti escursioni come quella a Ifrane da Fes, o a Volubilis da Meknes o ancora alle casba del deserto e dell'Alto Atlante da Marrakech.
  • Giro del Marocco sahariano Un itinerario per gli appassionati di paesaggi desertici o "giurassici", cosparsi di canyon, gole di fiumi e dune di sabbia dalle forme e dai colori cangianti, alte come colline dai 150 ai 300m.
  • Da Tangeri ad Agadir — Un itinerario che si snoda sul litorale atlantico tranne nel tratto Casablanca-Marrakech-Agadir. Lungo 800 km, è un tracciato autostradale che si percorre con facilità.


Cosa fare

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  • Bagni di mare e sport acquatici possono essere praticati lungo la costa mediterranea e atlantica. I centri balneari più famosi del Mediterraneo sono Al Hoceima e Nador mentre sull' Atlantico, Agadir, Larache.
  • Escursioni nel deserto a dorso di cammello - Il villaggio di Zagora ha acquisito una fama consolidata per questo tipo di svago.


Valuta e acquisti

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La valuta nazionale è il Dirham marocchino (MAD) (1 $=11,60 dh, 1 euro=10,28 dh). Il valore delle banconote è scritto in arabo e francese, quello delle monete solo in arabo. È assolutamente vietato importare ed esportare valuta marocchina mentre non vi sono restrizioni per quanto riguarda la quantità e il tipo di valuta straniera che si può portare con sé. Per cambiare è necessario rivolgersi alle banche o agli uffici di cambio autorizzati (tutti i giorni con orario 10-14,16-20; è necessario conservare la ricevuta). È illegale cambiare il denaro per strada. Le carte di credito sono accettate nei grandi alberghi, ristoranti, negozi e spesso persino nei souk. Con quelle dotate di codice PIN si può prelevare dagli sportelli automatici anche se è sempre preferibile rivolgersi alle banche. Non ci sono problemi a cambiare euro, moneta che viene anche accettata direttamente in moltissimi negozi per pagare i vostri acquisti. Attenzione: sono ancora in circolazione banconote da 10 dh ormai fuori corso. Non accettatele e fatevi dare invece la corrispettiva moneta metallica.

Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD

A tavola

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La scelta è estremamente ampia: dai ristoranti di lusso con spettacoli di musica e di danze ai piccoli locali dove l'unico piatto da ordinare è costituito dal kebab. Di conseguenza i prezzi sono assai variabili anche se, di solito, la cucina è ovunque buona (max 300 dh, min 20 dh, pasto medio 60-80 dh). La cucina marocchina è una delle migliori e più variate del mondo e non è particolarmente grassa né speziata. Del tajne e del cuscus, piatti che compaiono nella tavola di ogni ristorante, esistono innumerevoli varianti a seconda delle zone. Il tajine è uno stufato di carne o pesce e verdure cucinato lentamente in una caratteristica pentola conica in coccio che ne prende il nome: è ottimo e costituisce spesso un piatto completo così come il cuscus (che si dovrebbe mangiare con le mani).

Ottimo anche il pesce che si trova soprattutto nelle località di mare e viene spesso cucinato appena pescato sulle bancarelle che si trovano sui moli. Squisiti i dolci, in genere dolcissimi poiché prevedono impasti di mandorle, miele e farina. Se ne avete l'occasione, accettate l'invito a casa di qualche marocchino così da aver l'opportunità di assaggiare i piatti migliori. Magari potete farvi fare la pastilla, un piatto complicato che richiede un'intera giornata di preparazione e che consiste in strati di pasta farcita di carne di piccione o di pollo e di mandorle, il tutto ricoperto di zucchero o cinnamomo. Quando si è stanchi della cucina marocchina si può ripiegare su quella europea.

Bevande

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L'acqua imbottigliata è facilmente reperibile. Marche famose sono Oulmes (frizzante), Sidi Ali, Sidi Harazem e Ain Saiss Danone. Quest'ultima ha un gusto leggermente minerale e metallico.

Di regola, non bisogna bere acqua di rubinetto; le condizioni degli impianti idraulici negli alberghi e nelle abitazioni private sono discutibili. Dato che una bottiglia d'acqua da 1 litro costa solo da 5 a 7 dirham, la maggior parte dei viaggiatori preferirà questa soluzione anziché correre il rischio di 2 giorni di diarrea.

A tutti i viaggiatori verrà offerto del tè alla menta almeno una volta al giorno. Anche il marocchino economicamente più modesto è dotato di una teiera e di alcuni bicchieri. Sebbene a volte l'offerta sia più un richiamo in un negozio che un gesto di ospitalità, è educato accettare. L'etichetta impone all'ospite, prima di bere, di guardare negli occhi il padrone di casa e pronunziare "ba saha ou raha" o semplicemente saha che vuol dire "gustalo e rilassati". Il tè alla menta è te verde cui viene aggiunta la menta dopo una prima macerazione. Può risultare di sapore piuttosto forte per palati non abituati

Altre varietà sono il tè con chiba (assenzio), disponibile in inverno nella regione del Nord e tè con zafferano, nella regione di Ouarzazate.

Spremute

Bancarelle con succhi di frutta si trovano ovunque nelle città, in particolare a Marrakech. La spremuta di arance è la più diffusa, ma a seconda della stagione se ne trovano molte altre. La spremuta di melograno (rumman) è tipica dell'inverno. In generale l'attrezzatura per spremere e i bicchieri sono puliti e il succo è sicuro da bere, ma nulla è garantito.

Alcol

Sebbene sia un paese prevalentemente musulmano, il Marocco non lesina alcolici ai visitatori stranieri.

L'alcol è disponibile in alcuni ristoranti, bar, nei supermercati (Carrefour e Attacadao), club, alberghi e discoteche; si trovano anche alcuni negozi di liquori (non strettamente legali) sia pur con difficoltà. Molti marocchini si godono un drink nei luoghi pubblici anche se anche se la loro religione lo disapprova. La birra locale più einomata porta il nome di Casablanca Beer. È una birra chiara dal gusto pieno e piacevole che si sposa bene con la cucina locale. Le altre due principali birre marocchine sono Flag Special e Stork. Sono inoltre reperibili vodka giudeo-berbera locale, leggermente aromatizzata all'anice e prodotta con fichi. Bisogna fare attenzione, però, perché nessuna è prodotta legalmente e i controlli di qualità sono inesistenti. Se il gusto ricorda la lucidatura dei mobili, bisogna stare alla larga. Il Marocco produce anche vari vini, alcuni di notevole qualità. Una bottiglia nei supermercati parte da 35 dirham e arriva fino a 1.000 dirham; un vino di buona qualità si può già avere per 50 dirham. Nella maggior parte dei riad o degli hotel che servono cibo ma non alcol, bisogna chiedere esplicitamente una bottiglia di vino e questala apparirà magicamente 20 minuti dopo.

Guidare sotto l'influenza di alcol è illegale anche se si è trangugiato un solo sorso di birra.

Locali

I caffè e i bar sono per lo più frequentati solo da uomini, una donna sola può sentirsi più a suo agio con un drink o uno spuntino in una pasticceria o in un ristorante. Questo però non si applica alle coppie.

Infrastrutture turistiche

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Il Marocco ha una vasta gamma di alloggi, dagli alberghi senza classificazione a quelli di lusso sistemati in palazzi principeschi o nelle qasba del deserto.

Come ovunque nel mondo, anche in Marocco gli alberghi sono classificati con stellette da 1 a 5 a seconda della varietà di servizi offerti ma spesso la catalogazione non riflette la situazione reale e non è raro il caso che un albergo di categoria inferiore presenti maggior vantaggi di un altro a più stelle.

Molto ricercate le sistemazioni nelle antiche magioni della medina, soprattutto in quella di Marrakech. Esse sono dette "maisons d'hôte" o riads. Quasi sempre non sono a buon mercato ma sono curate negli arredi e piene di atmosfera, tutte cose che naturalmente si pagano. Spesso non offrono i vantaggi di un corrispondente albergo a 4 stelle e possono difettare di aria condizionata, un bene indispensabile se si viaggia d'estate. Cenare sul roof garden di una di queste antiche case con la luce soffusa del plenilunio che rischiara i minareti e le terrazze della medina è comunque un'esperienza da provare.

Data la popolarità di questo tipo di sistemazione è facile incorrere in fregature. Molte maisons d'hôte che possono sembrare stupefacenti grazie a un sito sapientemente allestito sul web, si rivelano nella realtà scadenti e scomode.

Raramente le maisons d'hôte concedono sconti in periodo di bassa stagione, cosa che invece gli alberghi spesso fanno.

Tra le catene alberghiere che operano in Marocco, oltre a Hilton, Hyatt, Sofitel e Sheraton troverete anche l'economica Ibis hotel i cui alberghi sono dislocati in vicinanza delle stazioni dei treni e degli autobus. Un'altra catena alberghiera che offre un buon rapporto qualità/prezzo è Atlas Hospitality Group.

Chi invece mira al risparmio e non privilegia né comodità né atmosfera troverà modeste sistemazioni nelle medina. Con tutta probabilità il bagno, se così si può chiamare, sarà in comune e spesso non disporrà di doccia e tanto meno di acqua calda, servizi per i quali vi sarà chiesto un prezzo a parte. Il consiglio, in questo caso, è di andare in uno dei tanti hamam (bagno turco) che abbondano nelle medina delle città marocchine.

Le prenotazioni sono generalmente necessarie se si viaggia in alta stagione (giugno-settembre) o in concomitanza delle vacanze natalizie quando molti emigrati fanno ritorno a casa.

Se preferite prenotare rivolgendovi direttamente all'albergo fate attenzione perché potreste trovarvi addebitata sulla vostra carta di credito una commissione bancaria pari al 5% del prezzo della camera.

Potete consultare anche il sito della Fédération Nationale de l'industrie Hôtelière, un'associazione costituita all'inizio degli anni Sessanta del '900, comprendente più di 4.000 strutture ricettive.

Eventi e feste

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In Marocco si celebrano numerose feste religiose e popolari. Particolarmente seguiti sono i moussem, raduni annuali in onore di un marabutto o santo locale; ve ne sono oltre 650 e quindi per averne le date aggiornate è bene informarsi presso gli uffici turistici locali. (I più importanti sono quelli che si tengono a el-Jadida e a Zerhoun). Molteplici anche le feste popolari tra cui ricordiamo:

  • Febbraio: la Festa dei mandorli in fiore a Tafraoute
  • Maggio: la Festa delle rose a Essaouira, della Musica sacra a Fès, dei Ceri a Salè e delle Ciliegie a Sefrou
  • Giugno: il Festival nazionale del folclore a Marrakech
  • Agosto: il Festival della cultura ad Assilah
  • Settembre: il Moussem dei fidanzati a Imilchil
  • Ottobre: la Festa dei datteri a Erfoud

Festività nazionali

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DataFestivitàNote
1 gennaio Capodanno Festività internazionale
11 gennaio Festa della dichiarazione d'indipendenza Memoriale (1944)
1 maggio Festa dei lavoratori Festività internazionale
30 luglio Festa dell'incoronazione Memoriale della salita al trono del re Mohammed VI (1999)
14 agosto Festa del Oued Ed-Dahab Memoriale del recupero della provincia di Oued Ed-Dahab dalla Spagna (1979)
20 agosto Festa della rivoluzione Memoriale (1953)
21 agosto Festa della gioventù Compleanno del re Mohammed VI (1963)
6 novembre Anniversario della marcia verde Memoriale della rivendicazione del Sahara Occidentale nei confronti della Spagna (1975)
18 novembre Festa dell'indipendenza Indipendenza dalla Francia (1956)
1 muharram Ras as-Sana Festività musulmana che segna l'inizio del nuovo anno islamico
12 rabi' al-awwal Mawlid Festività musulmana che segna la nascita del profeta Maometto
1 shawwal Id al-fitr Festività musulmana che segna la fine del Ramadan. Ha una durata di 3 giorni.
10 dhul-hijja Id Al Adha Festività musulmana del sacrificio o del montone detta anche Id El Kabir (grande festa). Ha una durata di 4 giorni.



Le festività religiose islamiche quali il Capodanno islamico, la nascita di Maometto, la vigilia e la fine del Ramadan, la Festa che commemora il sacrificio di Isacco, tutte festività che seguono il calendario lunare islamico. Di conseguenza, ogni anno cadono sempre una settimana prima rispetto all'anno precedente.

Sicurezza

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Prima di intraprendere un viaggio consultare il sito Viaggiare sicuri della Farnesina per le indicazioni aggiornate sulla sicurezza del Paese.

Il Marocco è un Paese che non presenta particolari problemi dal punto di vista della sicurezza anche se ultimamente è da segnalare un incremento di scippi e rapine nella città di Casablanca.

I controlli stradali della polizia possono essere assai frequenti per ragioni di sicurezza e controllo della produzione delle droghe. A questo proposito si segnala difficoltà a visitare la regione nord del Paese verso il confine con l'Algeria. Da Chefchaouen infatti parte la strada n.39, lunga 278 km, che attraversa la catena del Rif: oltre la metà del percorso è sotto il controllo degli spacciatori che obbligano ad acquistare hascish, una vera e propria specie di "permesso di transito". Questo anche se l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti è severamente vietato e la polizia effettua controlli meticolosi soprattutto nelle zone di Tangeri, Tétouan, Nador e Issaguen (ex Ketama).

Non sono tollerate tracce di alcol in chi guida; se un guidatore è sospettato di essere sotto l'influenza di alcol può essere sottoposto a prelievo o a qualsiasi altro test di rilevamento. Il traffico, molto indisciplinato, è particolarmente pericoloso in Marocco (numero di incidenti mortali tra i più alti del mondo).

In alcuni ksour, antichi villaggi fortificati, la presenza di turisti può non essere molto gradita; è meglio farsi accompagnare da una guida locale e chiedere il permesso del mokkadem, la maggior autorità del ksar, o quello del kaid della zona. La frontiera meridionale tra Sahara occidentale e Mauritania è a rischio per la presenza di campi minati.

Nel complesso, il Marocco rimane un luogo relativamente sicuro; tuttavia, l'omosessualità è criminalizzata ed è punibile fino a 3 anni di carcere sia in Marocco che nel Sahara occidentale. I turisti gay e lesbiche dovrebbero essere consapevoli e attenti. Nel 2014, il viaggiatore britannico di 70 anni Ray Cole è stato processato e imprigionato per quattro mesi dopo che la polizia aveva perquisito il suo telefono cellulare e aveva trovato fotografie incriminanti. È finito per dormire sul pavimento di una prigione marocchina sovraffollata piena di criminali incalliti, nonostante gli interventi del Foreign Office britannico e di un membro del parlamento britannico a suo favore.

Come ogni paese, il Marocco ha la sua parte di problemi. Molti possono essere facilmente evitati seguendo il buon senso. Evita i vicoli bui. Viaggia in gruppo quando possibile. Conserva denaro e passaporti in un portafoglio di sicurezza o in una cassetta di sicurezza dell'hotel. Tieni sempre con te zaini e borsette. Assicurati che non ci sia nulla di importante nelle tasche esterne o posteriori. C'è una certa intolleranza per la pratica pubblica delle religioni non abramitiche e delle denominazioni non sunnite.

Le donne in particolare subiranno molestie quasi costanti se da sole, ma di solito si tratta solo di chiamate di gatto e sibili (inquietanti). Non sentire il bisogno di essere educata: nessuna donna marocchina sopporterebbe un comportamento del genere. Gli occhiali da sole scuri rendono più facile evitare il contatto visivo. Se qualcuno non ti lascia solo, cerca famiglie, un negozio affollato o una donna del posto e non aver paura di chiedere aiuto. Se sei così incline, potresti indossare un hijab (velo), ma non è necessario. Il Marocco può essere un paese liberale e molte donne marocchine non portano il velo. Tuttavia, le donne dovrebbero sempre vestirsi in modo conservativo (niente top scollati, addominali o pantaloncini), per rispetto della cultura locale. Nelle città, le donne possono indossare abiti più rivelatori, ma come regola generale dovrebbero seguire l'esempio delle donne locali. La gente del posto presumerà anche che le donne marocchine che si avventurano nei nightclub o nei bar di ville nouvelle da sole siano prostitute in cerca di clientela. Le donne straniere che entrano in tali luoghi non saranno considerate così, ma saranno considerate avvicinabili.

Fai attenzione a non essere drogato, soprattutto se sei un viaggiatore solitario. Il farmaco comune e facile da produrre GHB dura solo 3 ore e non è rilevabile nel corpo dopo 7 ore, quindi se vieni attaccato agisci immediatamente.

Gli imbroglioni possono essere un grosso problema per le persone che viaggiano in Marocco, e Tangeri in particolare. Spesso è difficile camminare per strada senza essere avvicinati da qualcuno che si offre di darti indicazioni o di venderti qualcosa. La soluzione migliore è rifiutare educatamente i loro servizi e continuare a camminare, poiché tutto ciò che cercano sono i soldi. Ci sono alcune guide turistiche legittime, ma la tua guida riceverà una commissione su tutto ciò che acquisti mentre sei con loro, quindi non lasciarti costringere ad acquistare qualcosa che non desideri.

Guidare sotto l'influenza di alcol è rigorosamente illegale anche se hai bevuto solo una birra.

In alcuni luoghi, i truffatori faranno del loro meglio per intimidirti e possono essere molto appiccicosi, insistendo sul fatto che tu dia loro dei soldi o offri i loro "servizi". Non lasciarti intimidire da questo; di solito un "No" deciso fa il trucco. Alcuni di loro possono diventare cattivi e offensivi, ma prima di arrivare a quel palco camminano verso un negozio o una folla. La maggior parte dei marocchini lo sgriderebbe immediatamente se vede che sei molestato.

I combattimenti armati nelle aree contese del Sahara occidentale sono ormai meno frequenti, ma continuano a verificarsi scontri tra le forze governative e il Fronte Polisario. Non allontanarti troppo dai sentieri battuti, poiché anche questa regione è fortemente minata.

Situazione sanitaria

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L'acqua è potabile in tutto il Marocco e in teoria si potrebbe bere senza preoccupazioni; per evitare noiose diarree che potrebbero compromettere il viaggio è comunque consigliabile bere acqua minerale imbottigliata e non mangiare verdura cruda, frutti di mare e frutta non sbucciata. Evitare di bagnarsi in fiumi e laghi spesso infestati da parassiti. È bene sapere che l'assistenza sanitaria per i cittadini italiani è a pagamento, per avere una copertura meglio stipulare un'assicurazione privata. Le strutture medico-sanitarie pubbliche sono di livello insoddisfacente, solo nelle maggiori città esistono adeguate strutture private. Le farmacie sono aperte da lunedì a venerdì con orario 8-12, 14-18 (il venerdì la pausa di metà giornata è più lunga). Ogni farmacia reca all'esterno l'elenco delle farmacie di turno reperibile anche alla reception degli alberghi.

Rispettare le usanze

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Ramadan

Il Ramadan è il nono e il più sacro mese del calendario islamico e dura 29-30 giorni. I musulmani digiunano ogni giorno per tutta la sua durata e la maggior parte dei ristoranti resterà chiusa fino al crepuscolo. Niente (compresa l'acqua e sigarette) dovrebbe passare attraverso le labbra dall'alba al tramonto. Gli stranieri e i viaggiatori sono esentati, ma dovrebbero comunque astenersi dal mangiare o bere in pubblico in quanto considerato maleducato. Le ore di lavoro diminuiscono anche nel mondo aziendale. Le date esatte del Ramadan dipendono da osservazioni astronomiche locali e possono variare da Paese a Paese. Il Ramadan si conclude con la festa di Eid al-Fitr, che può durare diversi giorni, di solito tre nella maggior parte dei Paesi.

  • 11 marzo – 9 aprile 2024 (1445 AH)
  • 1 marzo – 29 marzo 2025 (1446 AH)
  • 18 febbraio – 19 marzo 2026 (1447 AH)
  • 8 febbraio – 8 marzo 2027 (1448 AH)

Se avete in programma di viaggiare in Marocco durante il Ramadan, prendere in considerazione la lettura dell'articolo Viaggiare durante il Ramadan.

Leccarsi le dita significa "Essere sazio";

Agitare il braccio (come facciamo noi per salutare) significa "Vieni qua!".

Per gli adulti è normale tenersi per mano durante una conversazione per segno di rispetto e non significa che siano omosessuali.

Come restare in contatto

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