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Jeannot Bullet

Jeannot Bullet (? - Novembre 1791) è stato un leader della ribellione degli schiavi durante la rivoluzione haitiana e un membro della Confraternita di Saint-Domingue degli Assassini.

Biografia

Insieme ai suoi fratelli, Bullet pianificò la rivolta contro i coloni bianchi di Saint-Domingue, sperando di garantire la libertà agli schiavi della colonia. Durante una cerimonia vudù condotta a Bois Caïman nel 1791 da Dutty Boukman, Bullet, Jean-François Papillon e Georges Biassou furono profetizzati come i nuovi leader dell'imminente ribellione.[1]

Tuttavia, fin dall'inizio della rivoluzione, Bullet condusse dei feroci attacchi contro i bianchi e i mulatti che vivevano nella colonia, uccidendoli brutalmente con diversi metodi di morte. I suoi fratelli Assassini Toussaint Bréda ed Eseosa rimasero disgustati dalle sue azioni, dato che Eseosa non voleva che si commettessero gli stessi errori fatti da François Mackandal decenni prima. Tuttavia, nel novembre del 1791, si ritrovò costretto ad ordinare a Biassou e a Papillon di catturarlo, quando iniziò ad uccidere anche i neri sotto il suo comando che gli si opponevano. Eseosa, alla fine, lo condannò a morte per aver infranto il primo principio del Credo, ma Bullet gli rise in faccia affermando che la loro ribellione non avrebbe mai vinto.[1]

Apparizioni

Fonti

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