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Vetrina
Vipsania Agrippina (in latino Vipsania Agrippina; 23 ottobre 14 a.C. – Ventotene, 18 ottobre 33), meglio conosciuta come Agrippina maggiore (Agrippina maior, per distinguerla dalla figlia Agrippina minore), è stata una nobildonna romana, appartenente alla dinastia giulio-claudia.
Figlia di Giulia maggiore, a sua volta figlia del primo imperatore romano Augusto, e del generale Marco Vipsanio Agrippa, Agrippina maggiore andò in sposa all'età di circa vent'anni a Germanico Giulio Cesare, figlio adottivo del futuro imperatore Tiberio, a sua volta figlio adottivo ed erede di Augusto. Di nobili natali, fu anche una moglie e madre molto attiva: seguì il marito nelle sue campagne militari in Germania Magna e in Siria, dandogli nove figli, sei dei quali sopravvissero fino all'età adulta. Tra questi figli, celebri sono il futuro imperatore Caligola e Agrippina minore, moglie dell'imperatore Claudio e madre dell'imperatore Nerone. Dopo essere stata una delle donne più importanti dell'impero, cadde in disgrazia in seguito alla prematura morte del marito, avvenuta nel 19. Agrippina finì per inimicarsi il suocero Tiberio e il suo prefetto del pretorio Seiano e, a causa delle trame di quest'ultimo, fu esiliata a Ventotene, dove morì all'età di circa quarantasette anni.
Voci di qualità
Per diritto in età moderna si intende il diritto vigente in Europa a partire dalla fine del Basso Medioevo, solitamente collocata intorno alla metà del XV secolo, fino alla Rivoluzione francese, un periodo che parte della storiografia tradizionale indica come età moderna. Alla fine del medioevo lo scenario giuridico europeo continentale era dominato dal diritto comune, un diritto elaborato perlopiù dalla "scuola dei commentatori"; l'affermarsi dell'umanesimo rinascimentale rivoluzionò l'approccio agli antichi testi legislativi che vennero sottoposti ad una analisi filologicamente rigorosa in particolare dai giuristi della "scuola culta". Un'altra novità della nuova epoca fu l'affermazione dello stato assoluto che sempre di più si impadronì del mondo giuridico per mezzo delle sue leggi, dei suoi funzionari e dei suoi tribunali, relegando ad un ruolo di secondo piano la giurisprudenza dei dottori che aveva plasmato il diritto medievale. Ma fu anche l'invenzione della stampa a caratteri mobili a mutare radicalmente il contesto rispetto al passato. Grazie ad essa in breve tempo in Europa iniziò a circolare una mole di pubblicazioni, commentari, raccolte di consilia, trattati, pareri e compendi riguardanti tutto l'universo del diritto. La conseguenza di una tale enormità di materiale giuridico, molto spesso afflitto da contraddizioni, fu una sostanziale incertezza nella applicazione del diritto.
Se il cinquecento fu un secolo di spaccatura con il passato, nel seicento si assistette alla sviluppo di diverse branche del diritto, come il diritto commerciale e il diritto penale, e l'elaborazione di nuove teorie. Tra queste grande fortuna ebbe il giusnaturalismo moderno in cui si rielaborarono i concetti classici del diritto naturale in chiave razionalistica e umanistica spesso con il fine di spiegare e giustificare l'autorità conferita ad un sovrano nel fare le leggi e a imporle. Diverse furono le risposte elaborate dai filosofi e giuristi del tempo, tra i quali quelle di Grozio, Hobbes, Locke e Pufendorf, ma praticamente tutte introdussero il concetto di "contratto sociale". Negli stessi anni Christian Thomasius e Gottfried Wilhelm von Leibniz anticiparono con il loro pensiero molte delle teorie che caratterizzeranno il secolo successivo. Il seicento vide anche la rivoluzione inglese che portò l'Inghilterra a virare da stato assoluto a stato costituzionale; contestualmente, oltremanica, continuò lo sviluppo del common law (il diritto comune non giunse mai sull'isola, se non marginalmente) soprattutto nel campo del diritto commerciale.
La crisi del diritto comune, accusata di essere fonte di incertezza e di essere oramai troppo legato ad un passato feudale, fu uno degli argomenti maggiormente trattati dagli illuministi, una corrente di pensiero basata sulla razionalità e sulla critica al sistema di "Ancien Régime" che si diffuse in Europa nel XVIII secolo. Ludovico Antonio Muratori fu uno dei primi a muovere contestazioni al diritto del tempo, seppur proponendo riforme contenute; più radicali furono le posizioni di Voltaire, Pietro e Alessandro Verri o di Montesquieu, quest'ultimo considerato tra i fondatori della teoria della separazione dei poteri. Grande successo ebbe il saggio Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, pubblicato nel 1764, in cui l'autore tra l'altro propone l'abolizione della pena di morte, della tortura giudiziaria, della discrezionalità dei giudici e elabora una formulazione moderna del principio di legalità. Le nuove idee influenzarono alcuni sovrani europei (dispotismo illuminato) che le adottarono almeno in parte. Fu il caso di Maria Teresa e del figlio Giuseppe II che promossero diverse riforme in Austria e un codice, o di Federico II di Prussia che tentò un riordino del diritto secondo i principi del giusnaturalismo moderno. Impresa fortemente innovativa fu il Codice leopoldino emanato nel granducato di Toscana nel 1786 da Leopoldo II d'Asburgo-Lorena con cui per la prima volta si aboliva la pena di morte. Tuttavia, per superare completamente il diritto comune, che rimaneva vigente in chiave sussidiaria ai vari codici, bisognerà aspettare gli esiti della rivoluzione francese e l'inizio del diritto dell'età contemporanea.
Lo sapevi che...
Musique pour Supermarché (titolo inglese Music for Supermarkets) è il quinto album in studio del musicista francese Jean-Michel Jarre, pubblicato nel 1983.
Dell'album ne venne pubblicata una sola copia e ne vennero distrutte deliberatamente tutte le registrazioni presso l'Hôtel Drouot di Parigi. Jarre trasmise una sola volta l'intero Musique pour Supermarché presso la sede parigina di Radio Luxembourg, incitando gli ascoltatori a piratarlo.
Premi Nobel 2024
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- Medicina: Victor Ambros e Gary Ruvkun «per la loro scoperta del microRNA e del suo ruolo nella maturazione dell’mRNA»
- Fisica: John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton «per le scoperte e le invenzioni fondamentali che consentono l'apprendimento automatico con reti neurali artificiali»
- Chimica: David Baker «per la progettazione computazionale delle proteine», Demis Hassabis e John M. Jumper «per i sistemi di predizione delle proteine»
- Letteratura: Han Kang «per la prosa intensamente poetica che si confronta con i traumi storici e che rivela la fragilità della vita umana»
- Pace: Nihon Hidankyō «per i suoi sforzi nel raggiungere un mondo senza armi nucleari e per aver dimostrato, con le proprie testimonianze, che le armi nucleari non devono mai più essere usate»
- Economia: Daron Acemoğlu, Simon Johnson e James A. Robinson «per gli studi su come le istituzioni si formano e impattano sulla prosperità»
Nati...
...e morti
In questo giorno accadde...
- 1851 – Viene brevettato il frigorifero.
- 1852 – I cosiddetti martiri di Belfiore vengono giustiziati.
- 1941 – I giapponesi attaccano la base navale statunitense di Pearl Harbor. L'episodio segna l'ingresso ufficiale degli Stati Uniti d'America nella seconda guerra mondiale.
- 1979 – Le Brigate Rosse uccidono a Roma il maresciallo Mariano Romiti.
- 2000 – A Nizza viene proclamata la carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Ambrogio, Maria Giuseppa Rossello, Serena di Spoleto ed Eutichiano.
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Novità da Wikipedia
Voci nuove in evidenza:
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Voci sostanzialmente modificate in evidenza:
- Conquista normanna dell'Italia meridionale · Haliphron atlanticus · Actarus · Crocifissione di san Pietro · Arcidiocesi di Vienna · Change
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Dagli altri progetti
“Avere un nemico è importante non solo per definire la nostra identità ma anche per procurarci un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori e mostrare, nell'affrontarlo, il valore nostro. Pertanto, quando il nemico non ci sia, occorre costruirlo.„
Umberto Eco
Luminarie natalizie sugli Champs-Élysées, a Parigi, nel 2020.
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Il romanzo d'un maestro
Edmondo De Amicis, Milano, 1900.
È una delle mete turistiche più popolari dell'India. Questo villaggio ha il più grande numero di templi medievali induisti e giainisti dell'India, fatto che ha portato l'UNESCO nel 1986 ad inserire Khajuraho nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità sotto il titolo di Gruppo di monumenti di Khajuraho. Il nome di Khajuraho deriva dal termine hindī khajur, che significa "palma da datteri".