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Vetrina

La battaglia di Fort Sumter (nota anche come assedio, bombardamento o prima battaglia di Fort Sumter) fu uno scontro avvenuto tra il 12 e il 13 aprile 1861 nei pressi del porto di Charleston, in Carolina del Sud, tra le truppe dei neonati Stati Confederati d'America e il presidio unionista di Fort Sumter, che aveva rifiutato di arrendersi. I confederati, i quali già da vari mesi assediavano il forte, lo bombardarono e ne ottennero la resa il giorno successivo in quanto impossibile da difendere per gli unionisti.

L'episodio, benché relativamente incruento (ci furono complessivamente solo due vittime, per di più accidentali), fu in realtà il culmine dei molti mesi di tensioni succeduti alle elezioni presidenziali del 1860 e all'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln, visto dai sudisti come incompatibile col sistema di valori del Profondo Sud schiavista e quindi proprio nemico dichiarato. A differenza del predecessore James Buchanan, che aveva mantenuto posizioni più concilianti e ambigue, Lincoln chiarì di non voler cedere alle pretese sudiste, e ordinò al comandante della guarnigione di Charleston Robert Anderson di presidiare Fort Sumter a ogni costo. I nordisti rifiutarono quindi ogni richiesta di resa, e dopo un lungo assedio i sudisti risposero bombardando il forte e facendo esplodere il conflitto armato.

Il bombardamento di Fort Sumter funse da casus belli per lo scoppio della guerra civile americana, funzionale a entrambe le parti: per i sudisti era la prova che il Nord non aveva alcuna intenzione di allentare il proprio giogo sul Sud, mentre i nordisti interpretarono l'azione come una pericolosa rivolta armata da reprimere, portando così all'inasprimento delle relazioni e allo scoppio del conflitto. La guerra che ne conseguì durò quattro anni e devastò gli Stati Uniti, portando alla sconfitta finale e all'occupazione del Sud da parte del Nord. La battaglia di Fort Sumter, in quanto primo scontro della guerra civile, è considerata come uno degli eventi più importanti della storia degli Stati Uniti d'America.

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Voci di qualità

Jaco Van Dormael (Ixelles, 9 febbraio 1957) è un regista, sceneggiatore e drammaturgo belga.

Durante la sua carriera, Van Dormael ha sviluppato un nuovo stile narrativo e visivo che ha reso i suoi film riconoscibili dal pubblico di tutto il mondo per la loro forte componente sperimentalista, le sequenze brillanti e oniriche, il sonoro estremamente suggestivo. I suoi film sono noti per la rappresentazione rispettosa e solidale di persone con disabilità mentali e fisiche.

Van Dormael trascorse la sua infanzia viaggiando in Europa prima di studiare cinema all'INSAS di Bruxelles, dove scrisse e diresse il suo primo cortometraggio, Maedeli la brèche (1981), vincitore del premio onorario per il miglior cortometraggio straniero agli Student Academy Awards. Il suo debutto nel cinema con Toto le héros - Un eroe di fine millennio (1991) fu un immediato successo di critica e pubblico e vinse la Caméra d'or al Festival di Cannes.

Cinque anni dopo, Van Dormael fu nuovamente premiato a Cannes con L'ottavo giorno (1996), quando i suoi attori principali, Daniel Auteuil e Pascal Duquenne, ricevettero il premio per la miglior interpretazione maschile. Il terzo film del regista, Mr. Nobody (2009), riscosse un ulteriore successo di critica e numerosi riconoscimenti, vincendo sei premi Magritte, tra cui miglior film e miglior regia.

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Lo sapevi che...

Lo sgabello d'oro (in lingua ashanti-twi sika dwa kofi) è un oggetto sacro del popolo Akan, in particolare della tribù degli Ashanti.

Risalente al tardo XVII o primo XVIII secolo, secondo la leggenda lo sgabello d'oro apparve per volontà divina e fu consegnato a Osei Tutu I, fondatore dell'impero ashanti, e divenne presto un simbolo nazionale. Nel 1900 i britannici, per tentare di abbattere l'impero ashanti e sottomettere l'intero popolo, cercarono di requisire l'oggetto sacro, facendo scoppiare la guerra dello sgabello d'oro. Il conflitto risultò in una sconfitta africana e nella scomparsa dello sgabello, nascosto dietro ordine della regina Yaa Asantewaa. Lo sgabello fu rinvenuto per caso solo vent'anni più tardi, e dal 1935 è di proprietà del sovrano ashanti.

Adoperato nelle cerimonie più importanti, il re può adoperare lo sgabello d'oro solo in determinati modi e occasioni, e mai per sedercisi. L'artefatto è diventato oggetto di venerazione per tutti gli akan, e di conseguenza ha portato ogni sgabello ad acquisire valenza mistico-religiosa.

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Ricorrenze del 29 dicembre

Jacques-Louis David

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Davide, Martiniano di Milano e Tommaso Becket.

 

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Alluvioni in Slovenia del 2023)

Mantieni ad ogni costo una mente aperta, ma non così aperta che il tuo cervello caschi fuori.
proverbio inglese

Interno della cattedrale di Canterbury. Nel 1170 fu sede dei cruenti eventi che rappresentarono il culmine dello scontro tra il re d'Inghilterra Enrico II e Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury e primate d'Inghilterra. Dopo che il giorno di Natale ebbe denunciato pubblicamente i suoi nemici, Thomas Becket fu assassinato sull'altare della cattedrale il 29 dicembre seguente, durante la celebrazione del messa.

Khajuraho

È una delle mete turistiche più popolari dell'India. Questo villaggio ha il più grande numero di templi medievali induisti e giainisti dell'India, fatto che ha portato l'UNESCO nel 1986 ad inserire Khajuraho nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità sotto il titolo di Gruppo di monumenti di Khajuraho. Il nome di Khajuraho deriva dal termine hindī khajur, che significa "palma da datteri".

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