13ª Divisione fanteria "Re"
La 13ª Divisione di Fanteria Re fu una grande unità di fanteria del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale.
13ª Divisione fanteria "Re" | |
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Stemma della 13ª Divisione fanteria "Re" | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1939 - 8 settembre 1943 |
Nazione | Italia |
Servizio | Regio esercito |
Tipo | divisione di fanteria |
Dimensione | 464 ufficiali e 11.624 graduati e truppa (11 ottobre 1942[1]) |
Guarnigione/QG | Udine |
Battaglie/guerre | Occupazione della Jugoslavia Difesa di Roma |
Parte di | |
1940-1941: XI Corpo d'armata 1942: V Corpo d'armata 1943: XVII Corpo d'armata | |
Reparti dipendenti | |
1940-1941: 1º Rgt. fanteria "Re" 2º Rgt. fanteria "Re" 75ª Legione CC.NN. "XX dicembre" (dal 1941) 23º Rgt. artiglieria 13° Btg mortai da 81 13ª Cp. cannoni controcarro da 47/32 2ª Cp. Genio 13ª Cp. mista telegrafisti/marconisti 1 Sez. fotoelettricisti 20ª Sez. Sanità 28ª Sez. Sussistenza 555ª Autosezione pesante | |
Simboli | |
Mostrine dei reparti della 13ª Divisione fanteria "Re" | |
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Storia
modificaLe origini della Divisione risalgono alla Brigata Savoia dell'Armata Sarda, costituita il 25 ottobre 1831 sul 1º e sul 2º Reggimento di Fanteria, sciolta il 15 ottobre 1871 insieme a tutte le brigate permanenti. Viene ricostituita nel 1926 come XIII Brigata di Fanteria, su base ternaria: il terzo reggimento è il 55º Reggimento di Fanteria "Marche", sostituito nel 1928 dal 56º Reggimento di Fanteria "Marche", della stessa disciolta Divisione Marche. La Brigata, insieme al 15º Reggimento di Artiglieria da Campagna, entra nell'organico della Divisione Militare Territoriale di Udine (13ª), trasformata nel 1934 in unità operativa con il nome di Divisione di Fanteria del Monte Nero (13ª). Nell'ambito del riordino del 1939, la Brigata, anch'essa ridenominata Brigata di Fanteria del Monte Nero (XIII), viene soppressa, ponendo il 1º Reggimento di Fanteria Re ed il 2º Reggimento di Fanteria Re, con il 34º Reggimento di Artiglieria, alle dirette dipendenze del Comando della 13ª Divisione di Fanteria Re. Nel 1940, prima dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, sostituisce il 34º con il 23º Reggimento di Artiglieria Timavo. Dopo il 10 giugno si schiera sulla linea Circhina-Idria-Montenero d'Idria-Santa Lucia d'Isonzo, dove rimane fino al 28 marzo 1941. Nello stesso mese riceve in organico la 75ª Legione CC.NN. Italo Balbo.
Il 6 aprile, con l'inizio dell'invasione della Jugoslavia, i reparti varcano il confine a Raune, occupando il 10 Ledine e Govecco e l'11 Žiri. Insegue il nemico in rotta in Slovenia fino a Lubiana e Dranska e dopo la fine delle ostilità si schiera come forza di occupazione. In maggio viene trasferita in Croazia per operazioni di rastrellamento. Da novembre i reparti della Divisione devono affrontare una lotta accanita contro reparti della resistenza jugoslava sempre più organizzati e forti. Gli attacchi continuano nel 1942 alle vie di comunicazione ed ai presidi tenuti dai reparti in Croazia e Slovenia. In ottobre la grande unità attacca e distrugge le posizioni partigiane sul Carso sloveno, poi a Gračac ed a Medak, sulla linea ferroviaria Ogulin-Spalato. Le operazioni contro i partigiani continuano nel 1943 in Dalmazia ed in Erzegovina, dove la Divisione prende parte alla Battaglia della Neretva, fino al 28 agosto, quando inizia il rientro in patria. Con l'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre il Comando di Divisione viene sciolto, ma alcuni reparti partecipano alla difesa di Roma fino al 10, schierati sulla Via Aurelia a ridosso di Ladispoli, sul litorale tirrenico settentrionale.
Ordine di battaglia: 1940
modifica- 1º Reggimento fanteria "San Giusto"
- 2º Reggimento di Fanteria Re
- 75ª Legione CC.NN. Italo Balbo (dal 1941)
- LXXV Battaglione CC.NN. XX Dicembre
- LXXVI Battaglione CC.NN. Estense
- 75ª Compagnia Mitraglieri CC.NN.
- 23º Reggimento di Artiglieria Timavo
- I Gruppo
- II Gruppo
- III Gruppo
- XIII Battaglione Mortai da 81
- 13ª Compagnia Controcarro da 47/32
- 38ª Compagnia Genio
- 13ª Compagnia Mista Telegrafisti/Marconisti
- 28ª Sezione Fotoelettricisti
- 20ª Sezione di Sanità
- 28ª Sezione di Sussistenza
- 555ª Autosezione Pesante
Ordine di battaglia: 1942/43
modifica- Comando della fanteria divisionale (Gen. B. Antonio Cesaretti dal 1º marzo 1942, Gen. B. Giovanni De Bonis dal 22 dicembre 1942)
- 1º Reggimento fanteria "San Giusto"
- 2º Reggimento di Fanteria Re
- 75ª Legione CC.NN. Italo Balbo
- LXXV Battaglione CC.NN. XX Dicembre
- LXXVI Battaglione CC.NN. Estense
- 75ª Compagnia Mitraglieri CC.NN.
- 23º Reggimento di Artiglieria
- I Gruppo
- II Gruppo
- III Gruppo
- 2ª Batteria/34º Reggimento di Artiglieria
- XII Battaglione Semoventi/12ª Divisione di Fanteria Sassari
- XIII Battaglione Mortai da 81
- 13ª Compagnia Controcarro da 47/32
- 13ª Compagnia Genio
Comandanti: 1939-1943
modifica- 13ª Divisione di Fanteria Monte Nero (1934-1939)
- 13ª Divisione di Fanteria Re (1939-1940)
- Gen. D. Benedetto Fiorenzoli (1939 - 10 ottobre 1941)
- Col. Francesco Soddu Millo (interim)
- Gen. B. Ottorino Battista Dabbeni (15 novembre 1941 - 28 febbraio 1942)
- Gen. B. Raffaele Pelligra (1º marzo 1942 - 11 luglio 1943)
- Gen. B. Ottaviano Traniello (15 luglio - 10 settembre 1943)
C.R.O.W.C.A.S.S.
modificaI nomi di tre appartenenti alla Divisione Re figurano nell'elenco CROWCASS (Central Registry of War Criminals and Security Suspects) (1947), compilato dagli Alleati anglo-americani, delle persone ricercate dalla Jugoslavia per crimini di guerra.[2]
Note
modifica- ^ Crimini di guerra.
- ^ (Name) LANTIERI - (C.R. File Number) 145429 - (Rank, Occupation, Unit, Place and Date of Crime) Col., Army, Re-Div., Artl. Regt., Slovenia, Croatia (Yugo.) 1943 - (Reason wanted) Murder - (Wanted by) Yugo. ; PALERMO - 191050 - Capt. of Carabinieri, Ital.Army, Div."Re", Otocac (Yugo.) 41-43 - Murder - Yugo.; PELLIGRA - 148979 - General, "Re." Div., Gornji-Kozar, Kotar-Caber (Yugo.) 43 - Murder - Yugo.. In: The Central Registry of War Criminals and Security Suspects, Consolidated Wanted Lists, Part 2 - Non-Germans only (March 1947), Naval & University Press, Uckfield 2005, p. 68, 69 (Facsimile del documento originale conservato presso l'Archivio Nazionale Britannico a Kew/Londra)
Bibliografia
modificaGeorge F.Nafziger "Italian Order of Battle: An organizational history of the Italian Army in World War II" (3 vol)