American Enterprise Institute

L'American Enterprise Institute for Public Policy Research, noto semplicemente come American Enterprise Institute (AEI), è un think tank liberista che si occupa di ricerche nei campi della politica, governo, economia e benessere sociale.[1][2] AEI è un'organizzazione senza scopo di lucro sostenuta principalmente da donazioni e contributi da parte di fondazioni, aziende e privati.

American Enterprise Institute
TipoThink tank
Fondazione1938
FondatoreLewis H. Brown
Sede centraleStati Uniti (bandiera) Washington
Sito web

Fondata nel 1938 da un gruppo di uomini di affari guidati dall'industriale Lewis H. Brown, la sua missione è:[3]

«Difendere i principi e migliorare le istituzioni della libertà Americana e il capitalismo democratico—governo costituzionale, imprese private, libertà e responsabilità individuali, difesa vigilante ed efficace e politiche estere, responsabilità politica, e dibattito aperto»

Secondo il 2011 Global Go To Think Tank Index Report (Think Tanks and Civil Societies Program, University of Pennsylvania), AEI è la 17a nella classifica delle prime trenta Think Tanks del mondo e la decima nelle prime cinquanta degli Stati Uniti.[4]

L'AEI è strettamente collegata al liberismo e al neoconservatorismo, sebbene non ufficialmente di parte.

Arthur C. Brooks ne è presidente dal gennaio 2009. Questa organizzazione ha avuto un ruolo nella negazione del riscaldamento globale.[5][6]

Tra gli attuali membri si annoverano Kevin Hassett, Ayaan Hirsi Ali, Michael Barone, Nicholas Eberstadt, Jonah Goldberg, Phil Gramm, Glenn Hubbard, Frederick Kagan, Leon Kass, Jon Kyl, Charles Murray, Norman Ornstein, Mark J. Perry, Danielle Pletka, Michael Rubin, Gary Schmitt, Christina Hoff Sommers, Jim Talent, Peter J. Wallison, Michael R. Strain, Bill Lenner e W. Bradford Wilcox.[7]

Tra i più noti si annoverano: l'ex Presidente Gerald Ford, William J. Baroody Jr., William J. Baroody Sr., Robert Bork, Arthur F. Burns, Ronald Coase, Dinesh D'Souza, Alfred de Grazia, Christopher DeMuth, Martin Feldstein, Milton Friedman, David Frum, Reuel Marc Gerecht, David Gergen, Newt Gingrich, James K. Glassman, Jeane Kirkpatrick, Irving Kristol, Michael Ledeen, Seymour Martin Lipset, John Lott, James C. Miller III, Joshua Muravchik, Michael Novak, Richard Perle, Nathan Roscoe Pound, Laurence Silberman, Antonin Scalia, Ben Wattenberg e James Q. Wilson.

Alcuni membri dello staff dell'AEI sono considerati tra gli artefici della politica pubblica ed estera della presidenza di George W. Bush.[8] Più di venti membri hanno prestato servizio o nell'amministrazione Bush o in una delle tante commissioni governative del periodo. Tra i più eminenti esponenti ufficiali del governo ora affiliati alla AEI troviamo: il membro del Consiglio di amministrazione dell'AEI[9] Dick Cheney, vicepresidente di George W. Bush; John R. Bolton, ex Ambasciatore presso le Nazioni Unite; Lynne Cheney, ex presidentessa del National Endowment for the Humanities; Paul Wolfowitz, ex vice-segretario della Difesa.

  1. ^ (EN) Why the American Enterprise Institute chief is so popular, su washingtonpost.com, The Washington Post. URL consultato il 26 novembre 2015.
  2. ^ Jennifer Steinhauer, In New Home, Policy Group Gets Big Gift, New York Times, 25 febbraio 2014. URL consultato il 28 dicembre 2015.
  3. ^ AEI's Organization and Purposes, su aei.org, American Enterprise Institute. URL consultato il 12 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2009).
  4. ^ James G. McGann (director), The Global Go To Think Tank Report, 2011 (PDF), su gotothinktank.com, 20 gennaio 2012. URL consultato il 10 giugno June 2014 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2013).
  5. ^ The Climate Denial Machine: How the Fossil Fuel Industry Blocks Climate Action, su The Climate Reality Project, 5 settembre 2019. URL consultato il 7 ottobre 2019 (archiviato il 4 novembre 2021).
  6. ^ Iris Borowy, Defining Sustainable Development for Our Common Future: A History of the World Commission on Environment and Development, Routledge, 2014, p. 44, ISBN 978-1-135-96122-0. URL consultato il 9 giugno 2015 (archiviato il 1º giugno 2021).
    «Corporations and conservative think tanks such as The Heritage Foundation, Marshall Institute, the Cato Institute and the American Enterprise Institute waged campaigns to obscure scientific evidence about acid rain, ozone depletion and climate change and, thereby, to prevent or rollback environmental, health and safety regulations.»
  7. ^ (EN) Scholars & Fellows, su aei.org, AEI. URL consultato il 12 febbraio 2009 (archiviato l'8 maggio 2009).
  8. ^ (EN) Michael Abramowitz, Conservative Anger Grows Over Bush's Foreign Policy, in Washington Post, 19 luglio 2006, p. A01. URL consultato il 12 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2012).
  9. ^ (EN) Board of Trustees, su aei.org, AEI. URL consultato il 13 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2017).

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN128564449 · ISNI (EN0000 0004 0480 3345 · SBN BVEV001762 · LCCN (ENn78083381 · GND (DE1004042-0 · BNF (FRcb11870675p (data) · J9U (ENHE987007257764505171
  Portale Stati Uniti d'America: accedi alle voci di Wikipedia che parlano degli Stati Uniti d'America
  NODES
Note 2
Project 1