Andrea Barbato

giornalista, scrittore, politico e sceneggiatore italiano (1934-1996)

Andrea Barbato (Roma, 7 marzo 1934Roma, 12 febbraio 1996) è stato un giornalista, scrittore, politico e sceneggiatore italiano.

Andrea Barbato

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato1983 –
1987
LegislaturaIX
Gruppo
parlamentare
Sinistra Indipendente
CircoscrizioneRoma
Incarichi parlamentari
  • membro della X commissione trasporti (12 luglio 1983 - 1º luglio 1987)
  • membro della commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi (11 ottobre 1983 - 1º luglio 1987)
  • membro della sottocommissione permanente per l'accesso (18 novembre 1983 - 1º luglio 1987)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Sinistra Indipendente
ProfessioneGiornalista

Biografia

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Barbato cominciò l'attività giornalistica in giovane età: a 22 anni entrò alla BBC, prendendo poi ad alternare collaborazioni con televisione e carta stampata; lavorò a il Messaggero, L'Espresso e Il Giorno, anche come inviato speciale in Africa ed Estremo Oriente.

Entrato in Rai "in quota" per il Partito Socialista Italiano (aderendo in particolare alla corrente di Riccardo Lombardi), nel 1968 fu incaricato di condurre la neo-istituita edizione di mezzogiorno del Telegiornale[1]; parallelamente realizzò alcuni servizi per il settimanale TV7.

Nel 1961 la televisione di stato italiana creò un secondo canale e gli affidò la conduzione del relativo notiziario, che ancora non era stato istituito come testata autonoma, ma era una diretta emanazione della redazione del Programma Nazionale.

Nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969 fu il conduttore "coordinatore" dell'edizione straordinaria del Telegiornale che seguì in diretta il primo sbarco umano sulla Luna. Collaborò inoltre con Michelangelo Antonioni alla scrittura di Chung Kuo, documentario Rai sulla vita quotidiana nella Repubblica popolare Cinese sotto la guida di Mao Zedong.

Nel 1971 cominciò a collaborare con La Stampa e successivamente divenne vice-direttore de la Repubblica.[2] Nel 1974 curò la sceneggiatura del film L'invenzione di Morel[3]; fu anche nominato direttore del TG2[4] e di Paese Sera dal 1982 al 1983.[5]

Nel 1983 venne eletto alla Camera dei deputati come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano per la IX Legislatura; a Montecitorio aderì al gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente.

Concluso il mandato, nel 1987 rientrò in RAI e riprese la sua attività "in video", lavorando soprattutto su Rai 3: tra gli altri realizzò i programmi Cartolina (1989-1994), Italiani, Fluff, processo alla TV e Va' pensiero.[6] Nel 1991 sceneggiò il film Una storia semplice.

Fu anche autore teatrale e televisivo (nel 1967 Caravaggio[7]) e scrisse diversi libri.

Morì il 12 febbraio 1996 al Policlinico Umberto I di Roma, in seguito a complicazioni successive a un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto dieci giorni prima per una malformazione all'aorta addominale. Riposa al cimitero del Verano.

Vita privata

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Fu sposato in seconde nozze con l'attrice Ivana Monti, da cui ebbe il figlio Tommaso nel 1989. L'altro suo figlio, Nicola, era nato dal precedente matrimonio.

Filmografia

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Soggettista

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Sceneggiatore

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  1. ^ Piero Angela, su emsf.rai.it. URL consultato il 17 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2010).
  2. ^ Principianti assoluti e grandi firme tutto iniziò così - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 16 dicembre 2008. URL consultato il 15 settembre 2023.
  3. ^ Andrea Barbato, su IMDb. URL consultato il 15 dicembre 2016.
  4. ^ Rainews24 | È morta Ilda Bartoloni, inviata del Tg3. Una vita dalla parte delle donne
  5. ^ Copia archiviata, su paeseserastory.it. URL consultato il 22 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2011).
  6. ^ Rai Teche | Storia Rai | Varietà Archiviato il 6 marzo 2010 in Internet Archive.
  7. ^ Rai Teche | Storia Rai | Sceneggiati - Fiction Archiviato il 14 ottobre 2009 in Internet Archive.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN34616218 · ISNI (EN0000 0000 6654 1628 · SBN CFIV100865 · LCCN (ENno91021004 · GND (DE119324830 · BNF (FRcb13524621f (data)
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