Auguraculum
L'Auguraculum (plurale: auguracula), collocato sull'Arx del Campidoglio,[1] era il principale templum di Roma.[2]
Auguraculum | |
---|---|
Civiltà | Romana |
Utilizzo | area sacra |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Roma |
Descrizione
modificaIl Templum, il "recinto augurale", era un'area sacra definita dagli àuguri prima in cielo e quindi sulla terra, all'interno della quale i sacerdoti interpretavano il volere degli Dei, osservando il volo degli uccelli, il percorso dei fulmini e la volta celeste.
Il sacerdote osservatore si posizionava al centro del tempio, in una tenda o in una capanna, e osservava le porzioni di cielo da cui provenivano gli uccelli, demarcate dai cippi astronomici posizionati lungo il perimetro del tempio. Da questa osservazione il sacerdote poteva predire il futuro e sapere di quale dio fosse la volontà.
Il templum sull'Arx capitolina veniva utilizzato per la cerimonia dell'inauguratio in relazione all'elezione del nuovo Re;[2] qui gli Auguri dovevano interpretare la volontà degli dei rispetto alla scelta fatta dal Senato e dai Comizi curiati per l'elezione del nuovo Re.
Ancora dibattuta la posizione originaria dell'Auguraculum; questo infatti poteva sorgere sulla parte più elevata dell'Arx, dove attualmente si trova il propileo orientale del Vittoriano, o dove si trova il cosiddetto Giardino dell’Aracoeli, di fronte all'ingresso laterale del Palazzo Senatorio (il cosiddetto "ingresso di Sisto IV"), dove persistono muri in opus caementicium e filari di blocchi di tufo.[2]
Note
modificaBibliografia
modifica- Samuel Ball Platner, Thomas Ashby, Auguraculum, in Topographical Dictionary of Ancient Rome, Londra, Oxford University Press, 1929, pp. p. 61.
- Lawrence Richardson, Jr., Auguraculum, in A New Topographical Dictionary of Ancient Rome, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1992, pp. p. 45.
- Francesco Paolo Arata, Osservazioni sulla topografia sacra dell’Arx capitolina, in Mélanges de l'École française de Rome - Antiquité, n. 122-1, 2010, pp. 117-146.
- Cristòfor Salom I Garreta, El auguraculum de la Colonia Tárraco: Sedes inaugurationis coloniae Tarraco, in Archivo Español de Arqueología, vol. 79, 2006, pp. 69-87, DOI:10.3989/aespa.2006.v79.4.