Barbara Prammer
Barbara Prammer, nata Thaller (Ottnang am Hausruck, 11 gennaio 1954 – Vienna, 2 agosto 2014), è stata una politica austriaca, ministra per gli affari femminili e la tutela del consumatore dal 1997 al 2000 e successivamente vicepresidente e presidente del Nationalrat.
Barbara Prammer | |
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Presidente del Nationalrat | |
Durata mandato | 30 ottobre 2006 – 2 agosto 2014 |
Predecessore | Andreas Khol |
Successore | Doris Bures |
Vicepresidente del Nationalrat | |
Durata mandato | 16 giugno 2004 – 30 ottobre 2006 |
Predecessore | Heinz Fischer |
Successore | Michael Spindelegger |
Ministro della Cancelleria per gli affari femminili e la tutela del consumatore | |
Durata mandato | 28 gennaio 1997 – 4 febbraio 2000 |
Capo del governo | Viktor Klima |
Predecessore | Helga Konrad |
Successore | Elisabeth Sickl |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialdemocratico d'Austria |
Biografia
modificaPrimi anni e inizi politici
modificaNata in un paesino dell'Alta Austria, studiò sociologia presso l'Università di Linz e successivamente lavorò come educatrice sociale e professionale. Fu a capo del dipartimento per gli affari femminili presso il centro per l'impiego di Linz[1].
Dal 1980 al 2001 fu sposata con Wolfgang Prammer, dal quale ebbe due figli, Bertram e Julia[1]. Quest'ultima fu vicepresidente dell'Unione degli studenti austriaci ed esponente dei Verdi di Salisburgo.
Nel 1990 Barbara Prammer venne eletta presidente della sezione femminile del Partito Socialdemocratico. Divenne poi membro e vicepresidente del Landtag dell'Alta Austria[1].
Ministra per gli affari femminili
modificaNel 1997 l'allora cancelliere Viktor Klima la nominò Ministro della Cancelleria per gli affari femminili e la tutela del consumatore. Nel 2000 si schierò contro la parificazione dell'età pensionabile tra uomini e donne, giustificando la sua posizione con la disparità e gli svantaggi subiti dalle donne nel mercato del lavoro[2]. Rivendicò questo pensiero anche negli anni successivi[3], opponendosi fortemente all'equiparazione dell'età pensionabile e sostenendo che l'uguaglianza professionale dovesse partire ampliando i fondi a favore del sostegno all'occupazione femminile, ai centri per l'assistenza all'infanzia e alle strutture di consulenza per le donne in difficoltà[4]. Fu una grande sostenitrice delle politiche a favore della conciliazione tra vita personale e vita lavorativa, tramite misure assistenziali di welfare[5]. Durante il suo mandato ottenne un aumento di 30mila posti negli asili nido[1].
Da ministra, fu particolarmente impegnata nella promozione dell'uguaglianza di genere. La sua predecessora, Helga Konrad, si era resa autrice di un programma denominato "Halbe-halbe" (lett. "metà e metà"): tale iniziativa mirava ad inserire un obbligo di legge per gli uomini nella partecipazione alle attività domestiche affinché il peso del ménage familiare non ricadesse interamente sulle donne[6]. Si trattava di un programma sociale ispirato al modello scandinavo, ma risultò particolarmente impopolare[7][8] e criticato anche dalle associazioni femministe. La campagna si interruppe con la fine del governo e il termine del mandato ministeriale di Helga Konrad. Barbara Prammer ne raccolse il testimone[9], ma adottò un approccio differente che riuscì a raggiungere il consenso tra le parti sociali[10]; la condivisione del lavoro di cura tra i coniugi venne inserita tra gli obblighi matrimoniali nel 1999[11].
Consiglio Nazionale
modificaNel 1999 divenne deputata presso il Nationalrat. Nel 2004, venne eletta vicepresidente dell'assemblea con 96 voti su 157, succedendo ad Heinz Fischer che era divenuto Presidente federale dell'Austria[1]. Quando, a seguito delle elezioni parlamentari del 2006 il Partito Socialdemocratico riconquistò la maggioranza, Barbara Prammer fu eletta alla presidenza del Nationalrat con 135 voti su 157[1]. Venne riconfermata anche nel 2008 (con 140 voti su 168) e nel 2013 (147 voti su 179)[1]. Risultò la prima donna della storia austriaca a rivestire il ruolo di presidente del Consiglio Nazionale[12].
Convinta antifascista, si impegnò spesso nella commemorazione delle vittime dell'Olocausto[1][13]. Incontrò personalmente i sopravvissuti e si spese più volte per condannare il passato nazista dell'Austria[14][15][16]. Sui temi sociali, fu una convinta sostenitrice dei diritti degli omosessuali[17] e del sostegno alle categorie più fragili[1][18]. Nel suo discorso inaugurale da presidente, si espresse a favore del consolidamento e della tutela dei diritti delle minoranze.
Malattia e morte
modificaA settembre del 2013, Barbara Prammer comunicò tramite il suo portavoce di aver ricevuto una diagnosi di tumore pancreatico e di essere "gravemente malata"[19][20]. Manifestò la sua volontà di continuare a svolgere le proprie funzioni politiche ed istituzionali.
Morì il 2 agosto del 2014[21], circondata dai familiari, all'età di sessantun anni[22][23][24]. Venne onorata con una cerimonia solenne di fronte al Parlamento, equivalente dei funerali di Stato[25]. Il Presidente Fischer la ricordò affermando: "Barbara Prammer è stata una delle grandi personalità femminili della vita pubblica del nostro Paese ed è stata conosciuta e apprezzata anche oltre i confini del nostro Paese. È stata una presidentessa impegnata e indiscussa del Consiglio Nazionale austriaco, una socialdemocratica di spicco e una politica di assoluta integrità"[1][26]. Il cancelliere Werner Faymann la elogiò ricordandola così: "Barbara Prammer è stata un'importante socialdemocratica, una donna politica impegnata, una grande democratica e dal 2006 un'eccezionale presidente del Consiglio Nazionale […] Come combattente per l'uguaglianza per le donne, ha plasmato la società tanto quanto con il suo impegno a suscitare nei giovani l'entusiasmo per la democrazia e la partecipazione politica. Il suo impegno per stare insieme nella società, contro l'incitamento all'odio, il razzismo e l'antisemitismo è stato particolarmente forte. Per Barbara Prammer era molto importante che le atrocità del nazionalsocialismo non venissero dimenticate, soprattutto dai giovani"[1][27].
Venne seppellita presso il Zentralfriedhof[28], accanto ad un'altra femminista socialdemocratica di spicco, Johanna Dohnal[1]. Alla sua memoria, furono intitolate una strada di Vienna[29] ed un edificio destinato all'edilizia popolare[30].
Onorificenze
modificaOnorificenze austriache
modificaOnorificenze straniere
modifica— 2007[34]
Opere
modifica- Barbara Prammer, Barbara Rosenberg e Karl A. Duffek (a cura di), Die Qualität der Demokratie. Kriterien, Befunde, Herausforderungen, Vienna, Löcker, 2011, ISBN 9783854095569.
- Wer das Ziel nicht kennt, wird den Weg nicht finden. Neue Antworten auf alte Fragen, Vienna/Graz/Klagenfurt, Styria Premium, 2011, ISBN 9783222133329.
- Wir sind Demokratie. Eine Ermunterung, Vienna/Ohlsdorf, Ausblick, 2013, ISBN 9783903798014.
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l Barbara Prammer, su rivoluzionedemocratica.it. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Kampf gegen Pensionsreform, su derstandard.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Prammer zu Mazal: Unterschiedliches Pensionsantrittsalter gerechtfertigt, su ots.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Prammer und Dohnal: Pensionsantrittsalter an Gleichstellungspaket gekoppelt, su ots.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Mit Herz und Courage für unser Oberösterreich, su spooe.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Halbe-halbe, su oe1.orf.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Nachruf auf Barbara Prammer, su frauenfuerfrauen.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Halbe-halbe bei Postenschacher, su taz.de. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Hausarbeit als Chance für Männer, su wienerzeitung.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Prammer fordert gesellschaftliches Umdenken bei Halbe/Halbe, su derstandard.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) „Halbe-Halbe“ – SPÖ rollt alte Forderung neu auf, su vorarlberg.orf.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) WOMAN: Barbara Prammer ganz privat: Wie lebt die Erste Nationalratspräsidentin?, su news.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (EN) Austria commemorates Holocaust victims, su sandiegouniontribune.com. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (EN) Barbara Prammer In Memoriam, su nationalfonds.org. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (EN) Incidents make Jews wary, 75 years after Hitler annexed Austria, su jp.reuters.com. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (EN) Austria remembers Nazi annexation, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Prammer: Noch große Hürden bis zur Gleichstellung Homosexueller, su parlament.gv.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Prammer: Höchste Zeit für nachhaltige Integration der Roma und Sinti, su parlament.gv.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Barbara Prammer "ernsthaft erkrankt", su oe24.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Parlament muss auf Prammer verzichten, su kurier.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ È morta la prima presidente donna del Parlamento austriaco, su diblas-udine.blogautore.repubblica.it. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Trauer um Barbara Prammer: "Große Demokratin und Vorbild", su kurier.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Nationalratspräsidentin Barbara Prammer: Tod einer großen Parlamentarierin, su derstandard.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Prammer wird im Parlament aufgebahrt, su derstandard.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Barbara Prammer: Abschied mit einem Staatsakt, su kurier.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Bundespräsident Heinz Fischer zum Ableben von Barbara Prammer, su ots.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Bundeskanzler Werner Faymann tief betroffen vom Ableben von Barbara Prammer, su ots.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Mag. Barbara Prammer, su traueranzeigen.tt.com. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Barbara-Prammer-Allee, su geschichtewiki.wien.gv.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Erster neuer Gemeindebau: Barbara Prammer-Hof in Wien fertig, su diepresse.com. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Anfragebeantwortung (PDF), su parlament.gv.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Barbara Prammer, Mag. geb. Thaller, su e-gov.ooe.gv.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ (DE) Höchste französische Auszeichnung für Barbara Prammer, su ots.at. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ Barbara Prammer, su quirinale.it. URL consultato il 3 marzo 2024.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barbara Prammer
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su barbara-prammer.at (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2013).
- (EN) Barbara Prammer, su IMDb, IMDb.com.
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