Benvenuto reverendo!
Benvenuto reverendo! è un film del 1950 diretto da Aldo Fabrizi.
Benvenuto reverendo! | |
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Aldo Fabrizi in una scena del film | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1950 |
Durata | 77 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33: 1 |
Genere | commedia |
Regia | Aldo Fabrizi |
Soggetto | Piero Tellini |
Sceneggiatura | Aldo Fabrizi e Piero Tellini |
Produttore | Aldo Fabrizi |
Casa di produzione | Alfa Film XXXVII |
Distribuzione in italiano | regionale |
Fotografia | Aldo Giordani |
Montaggio | Mario Bonotti |
Musiche | Carlo Innocenzi |
Scenografia | Alfredo Montori |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Trama
modificaGiuseppe è un ladro che, subito dopo essere stato liberato dalla prigione, si reca a Bellegra di Sopra, un piccolo paese del Lazio meridionale, per consegnare al parroco del paese, don Valerio, una lettera di raccomandazione perché lo aiuti a trovare lavoro. Giuseppe non riesce però a incontrare don Valerio, perché quest'ultimo è ammalato. Spinto dalla fame, ruba 100 lire dalla cassetta delle elemosine nella chiesa, con l'intenzione di restituire la somma una volta trovato lavoro. Viene tuttavia sorpreso da una donna che dà l'allarme e fa accorrere numerosi abitanti armati di bastoni e forconi. Per sfuggire agli inseguitori, Giuseppe si traveste da prete e, appena dispersa la folla, si allontana dal paese.
Strada facendo, ancora vestito da prete, viene visto da un brigadiere dei carabinieri che lo scambia per un vero sacerdote e lo invita ad andare nel castello di Bellegra di Sotto. Don Fernando, il castellano, è un latifondista preoccupato perché i suoi contadini hanno iniziato una serie di agitazioni occupando le terre e gli allevamenti. Egli chiede a Giuseppe di convincere i contadini a rinunciare alle loro rivendicazioni: in cambio gli offre 300 000 lire per il restauro della chiesa bombardata durante la guerra. Il sedicente Don Peppino si reca nella chiesa del villaggio, occupata da una ragazza madre priva di abitazione, e fraternizza con la giovane donna a cui confida la sua condizione di ladro e fa intendere che entrambi potrebbero aiutarsi l'uno con l'altro. Interviene nell'assemblea dei contadini in sciopero dando loro ragione circa la bontà delle loro rivendicazioni e impedisce alcuni tentativi di violenza da parte degli scioperanti, sia contro i crumiri che contro il figlio del padrone catturato mentre si recava in un paese vicino per chiedere l'intervento della forza pubblica conto i contadini. Agisce inoltre da catalizzatore sociale, per cui lo stesso castellano viene meno al suo atteggiamento aggressivo e concede le terre da bonificare ai contadini. Giuseppe rinuncia ad Anna, la giovane donna che aveva occupato la chiesa e alla quale si stava affezionando, quando comprende che il figlio del castellano, che l'aveva sedotta e messa incinta, è disposto a far fronte ai suoi doveri. Infine, questa volta in abiti borghesi, restituisce tutto il denaro ricevuto dai fedeli e lascia la comunità dalla quale, come prete, ha ottenuto affetto e riconoscenza.
Produzione
modificaDistribuzione
modificaBotteghino
modificaL'incasso accertato fino al 31 dicembre 1952 è stato di 170.100.000 £.
Bibliografia
modifica- Giacomo Manzoli, Benvenuto reverendo, Bresso: Hobby & Work, 2007, Collezione Aldo Fabrizi Dvd Collection, 2007.
- Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1945/1955 a cura di Gianni Rondolino
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Benvenuto, reverendo!
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Benvenuto, reverendo!
Collegamenti esterni
modifica- Benvenuto, reverendo!, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Benvenuto reverendo!, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Benvenuto reverendo!, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Benvenuto reverendo!, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Benvenuto reverendo!, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Benvenuto reverendo!, su FilmAffinity.
- (EN) Benvenuto reverendo!, su Box Office Mojo, IMDb.com.