Castelseprio
Castelseprio (Sìbrion o Visevar in dialetto varesotto[5]) è un comune italiano di 1 335 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Il capoluogo è posto in Vico Seprio (Visèvar in dialetto varesotto), mentre a Castel Seprio restano i ruderi dell'abitato distrutto nel XIII secolo, ora protetto da una zona archeologica dichiarata nel 2011 Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO quale parte del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere.
Castelseprio comune | |
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La Chiesa di Santa Maria foris portas | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Varese |
Amministrazione | |
Sindaco | Silvano Martelozzo (lista Sepriese - Insieme possiamo) dal 27-5-2019[1] (2º mandato dal 10-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 45°42′49.39″N 8°51′41.8″E |
Altitudine | 310 m s.l.m. |
Superficie | 3,75 km² |
Abitanti | 1 335[2] (31-10-2023) |
Densità | 356 ab./km² |
Frazioni | Castel Seprio (scavi), Vico Seprio |
Comuni confinanti | Cairate, Carnago, Gornate-Olona, Lonate Ceppino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21050 |
Prefisso | 0331 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 012044 |
Cod. catastale | C273 |
Targa | VA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 572 GG[4] |
Nome abitanti | sepriesi, vicosepriesi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Castelseprio nella provincia di Varese | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaIdrografia
modificaCastelseprio è lambito dal fiume Olona, si trova nella valle omonima sulla riva destra ed è interessato da alcuni corsi d'acqua minori, come il Tenore e il suo affluente Ronchè, il Refreddo e la Roggia Milinara. Il Tenore, scorre nei boschi ad ovest del paese, nei quali scorre anche il Ronchè, un suo affluente. Da Castelseprio scende nell'Olona il Refreddo, che raccoglie le acque di alcune sorgive. In Valle Olona, si trova lo Stagno Buzonel, alimentato da alcune sorgive.
A Castelseprio, l'Olona dà origine ad una Roggia Molinara, che un tempo muoveva le pale dell'antico Mulino Zacchetto, ora in avanzato stato di degrado.
Storia
modificaCastelseprio è conosciuto per la zona archeologica, il borgo fortificato che fu capoluogo del Contado del Seprio. Castelseprio sorse intorno al IV secolo, in epoca romano-bizantina,[6] come postazione difensiva nell'epoca delle invasioni barbariche, fenomeno anche indicato con il termine tedesco Völkerwanderung ("migrazioni di popoli"). Da Sibrium, nome latino di Castelseprio, passava la via Novaria-Comum, strada romana che congiungeva Novaria (la moderna Novara) con Comum (Como) passando per Sibrium (Castelseprio).
I domini del Seprio andavano dal Lago di Lugano al monte Ceneri, a Parabiago, fino a Ponte Chiasso, alla valle d'Intelvi e al Ticino, al lago Maggiore. Castelseprio divenne in epoca bizantina capitale amministrativa, giudiziaria e militare e mantenne la propria importanza fino a quando Milano e Como cominciarono a insidiarlo per impadronirsi del vasto territorio.
Fu distrutta dai milanesi nel 1287 con il tradimento di alcuni alpigiani della valle dell'Ossola. Ottone Visconti, arcivescovo di Milano, decretò che la roccaforte non venisse mai più ricostruita.[6][7] Vennero risparmiati solo gli edifici sacri.
Per cinque secoli la vegetazione ricoprì i resti del castrum. Il castrum è considerato un sito archeologico di importanza europea. Affreschi nella chiesa di Santa Maria foris portas, i resti della Basilica di San Giovanni e quelli di San Paolo. Dello stesso unicum archeologico è il Monastero di Torba, gestito dal FAI.
La zona archeologica è stata dichiarata il 26 giugno 2011 Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, quale parte del complesso di siti archeologici legati al dominio dei Longobardi in Italia ("Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774)").
Società
modificaEvoluzione demografica
modifica- 301 nel 1751
- 364 nel 1771
- annessione a Carnago nel 1809
- 466 nel 1853
- 491 nel 1859
- annessione a Carnago nel 1928
Abitanti censiti[8]
Amministrazione
modificaCastelseprio fu in provincia di Como dal 1801 al 1927.
Note
modifica- ^ Elezioni 2019 live Archiviato il 27 maggio 2019 in Internet Archive. - VareseNews, 27 mag 2019
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 175, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ a b Contino, Castello di Castelseprio.
- ^ I luoghi dell'arte volume 2, ISBN 9788863080131, p. 22
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
modifica- Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castelseprio
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Castelseprio
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.castelseprio.va.it.
- Castelsèprio, su sapere.it, De Agostini.
- Sito ufficiale relativo alle informazioni storiche, su castelseprio.net.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 149020167 · SBN TO0L004382 · LCCN (EN) n87870204 · J9U (EN, HE) 987007559993805171 |
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