Citrinitas
La citrinitas in alchimia, detta anche xanthosis,[1] denota la «fase al giallo» della Grande Opera, costituendo il passo successivo all'albedo e anteriore alla rubedo nel percorso di creazione della pietra filosofale. Suoi simboli sono il Sole e l'aquila.[2]
Spesso la citrinitas non è menzionata nei trattati di alchimia perché a partire dal XV secolo venne fusa in un'unica fase con l'albedo,[5] oppure con la rubedo.[6]
Proprietà e analogie
modificaLa fase della citrinitas è caratterizzata dalla combustione, associata alla luminosità del fuoco e del Sole: la materia alchemica, precedentemente putrefatta (nigredo) e poi purificata (albedo), viene adesso illuminata dall'energia forte e virile della consapevolezza.[5] Mentre l'albedo era infatti una fase essenzialmente femminile, la citrinitas assume un carattere maschile: con l'unione delle due polarità avverrà infine il matrimonio sacro che darà luogo al figlio, ovvero la pietra rossa (rubedo).[5]
La citrinitas è dunque la sublimazione contraddistinta dal colore dell'oro che va a tingere il precedente bianco lunare.[7] Fra i quattro elementi è posta in analogia all'aria,[8] fra le quattro stagioni all'estate,[8] fra i periodi del giorno al calore del meriggio,[8] fra le età della vita umana alla giovinezza,[8] fra i quattro temperamenti al collerico,[8] oppure al sanguigno.[9]
Nell'interpretazione dello psicanalista Carl Jung, che ha svolto un'interpretazione del processo alchemico associata ai simboli della psicologia analitica, se la nigredo è l'Ombra, e l'albedo si riferisce all'Anima o all'Animus (gli aspetti dell'anima rispettivamente contrapposti nell'uomo e nella donna), la citrinitas rappresenta invece l'archetipo del Vecchio Saggio, corrispondente maschile della Grande Madre, mentre la rubedo esprimerà il Sé che ha raggiunto la totalità del proprio essere.[10]
Note
modifica- ^ Gabriele Mandel, Il sufismo, vertice della piramide esoterica, pag. 193, SugarCo, 1977.
- ^ Stefano Valente, Breve storia dell'alchimia, Graphofeel, 2019.
- ^ Xilografia del XVI secolo acclusa ad una stampa del trattato alchemico Rosario dei filosofi (Francoforte, 1550).
- ^ Ovvero «purgazione ignea» dell'umida terra dei filosofi, cfr. Johannes Fabricius, L'alchimia. L'arte regia nel simbolismo medievale, pag. 145, trad. it. di Paolo Lucarelli, introduzione di Gianfranco de Turris, Mediterranee, 1997.
- ^ a b c La Citrinitas e l'immagine archetipica del maschile, su sentieriniziatici.it, 2019. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
- ^ Mircea Eliade, Le forme della Tradizione e del Sacro, pp. 1984-2016, Roma, Edizioni Mediterranee, 2012.
- ^ Iryna Parepskaya, I segreti della zarina, pp. 30-31, Milano, Anima Edizioni, 2020.
- ^ a b c d e Vincenzo Schettino, Scienza e Arte: Chimica, arti fi gurative e letteratura, pag. 39, Firenze University Press, 2014.
- ^ L'Arte, Volumi 5-8, pag. 127, Istituto editoriale italiano, 1969.
- ^ Giuseppe Carrara, Il chierico rosso e l'avanguardia, pag. 86, Ledizioni, 2019.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- La Citrinitas e l'immagine archetipica del maschile, su sentieriniziatici.it, 2019. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
- Alessandro Orlandi, La sublimazione alchemica e "le aquile", su esonet.it. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2021).