Il progetto DataPortability si propone di trovare una soluzione al problema, sempre più sentito, del controllo e del trasferimento, tra siti diversi, dei dati personali degli utenti.

DataPortability intende raggiungere questi ed altri obiettivi senza inventare nuovi standard ma coordinando quelli esistenti.

Il progetto

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Con l'intensificarsi dell'utilizzo di piattaforme di social web, si moltiplicano i luoghi in cui gli utenti depositano dei loro dati personali come i loro profili, le loro fotografie, i loro filmati o semplicemente l'elenco dei loro amici. Una volta inseriti questi dati, si pongono una serie di problemi relativi alla loro proprietà ed al loro sfruttamento: di chi sono questi dati, che diritti possono rivendicare le società proprietarie dei siti in cui sono inseriti, vi sono eventuali diritti da parte loro anche dopo che l'utente ha abbandonato il sito? Queste ed altre questioni hanno portato gli utenti ad interrogarsi, a cercare delle risposte, sia etiche che tecniche.

Il progetto è stato avviato nel novembre 2007 da Chris Saad e Ashley Angell di Faraday Media e già dal gennaio successivo, si susseguono le manifestazioni di interesse le adesioni da parte di aziende leader: l'8 gennaio Google, Facebook e Plaxo fanno il primo annuncio [1], seguono Drupal, Netvibes e Mystrands [2], LinkedIn, Flickr, Six Apart e Twitter [3], ed infine Digg [4] e Microsoft [5]. Inoltre, in un'intervista anche Mozilla [trovare referenza] lascia intendere di tenere d'occhio il progetto e non esclude di aderirvi.

Alcuni esempi di dati portabili

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Portabilità dell'accesso

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Perché ogniqualvolta voglio accedere ad un nuovo sito o servizio in Internet bisogna richiedere la creazione di un utente e di una password? Perché devo ogni volta verificare la disponibilità del nome utente a, se già utilizzato da un altro utente, inventarmene uno per l'occasione? Perché non utilizzare direttamente l'email, o un altro nome utente univoco e assegnato in modo definitivo a me? A questi, ed altri problemi, si rivolge lo standard OpenID, che viene utilizzato dal progetto DataPortability.

Portabilità dell'identità

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Perché ad ogni sito a cui accediamo dobbiamo reinserire tutti i dati relativi al nostro profilo come: nome, cognome, età, indirizzo, fotografia,...? DataPortability utilizza hCard per esporre tali informazioni senza doverle fornire nuovamente ad ogni nuovo accesso.

Portabilità della rete sociale

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Questo è probabilmente uno dei campi attorno al quale vi è maggiore attesa. Infatti, per ogni sito in cui creiamo un profilo, molta cura ed attenzione viene posta sull'elenco dei nostri amici e sulla rete attraverso la quale riusciamo a tenerci in contatto con loro, a comunicare con loro, a sapere dove sono e cosa fanno. Quando creiamo un nuovo profilo, sempre più spesso ci viene offerta la possibilità di importare questi elenchi da altri siti, ma questo solo fornendo le nostre credenziali di accesso, aprendo un problema di sicurezza e di fiducia nei confronti del nuovo sito. Per ovviare a questo problema, DataProtability propone di sfruttare i microformat, XFN, FOAF e Resource Description Framework (RDF).

Portabilità dei centri di interesse

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Nell'utilizzo dei siti, spesso l'utente dichiara i propri interessi oppure questi vengono dedotti dal suo comportamento online (pagine visitate, parole chiave cliccate, acquisti fatti,...). Questi dati vengono memorizzati in file APML. DataPortability intende utilizzare tale formato per facilitare lo spostamento di tali informazioni ed ottenere servizi più mirati.

Gestione delle autorizzazioni

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Qualora dovessimo centralizzare i nostri profili, non sarebbe opportuno dare libero accesso a tutte le informazioni ivi contenute? Infatti, ad alcuni siti potremmo dare solo il nome ed il paese di provenienza, ad altri invece potremmo invece impedire solamente l'accesso alla nostra rete di amici lasciando libero accesso alle altri informazioni. Una soluzione sarebbe avere un profilo per ogni tipo di utilizzo, ma una soluzione migliore è dare dei permessi personalizzati per sito e per singola informazione. In questo modo il sito X accederà ad un set ristretto di informazioni personali ed invece il sito Y avrà accesso completo. Questo sarà realizzato tramite lo standard OAuth.

Messaggistica istantanea

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Perché non possiamo accedere a tutti i sistemi di messaggistica istantanea contemporaneamente? XMPP è uno standard aperto, supportato da IETF, attraverso il quale è possibile scambiarsi informazioni in maniera decentralizzata.

Logo & Logo Contest

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Il logo di DataPortability è stato scelto a seguito di un mini Logo Contest avvenuto a fine del 2007.

Il 22 febbraio Red Hat spedisce un'e-mail[6] a Chris Saad, uno dei fondatori del progetto DataPortability, per segnalare la forte somiglianza tra il logo di Fedora [7] e quello di DataPortability [8].

La segnalazione, chiamata "Cease and Desist", ha suscitato numerose reazioni, e non solo nel newsgroup di DataPortability [9][10]. Riassumendole, molti hanno concordato con la somiglianza tra i loghi ma non con il rischio di confusione tra i brand. È stata, quindi, proposto di sostituire il logo incriminato con uno di quelli scartati al Logo Contest di fine 2007 ma di fronte alle richieste di diversi membri del newsgroup è stato deciso far svolgere un nuovo Logo Contest [11][12].

Il Logo Contest ha raggiunto in discreto successo: sono stati inviati 400 progetti circa, numerosi sponsor hanno messo in palio dei premi per il vincitore [13], una giuria di esperti si è offerta volontaria per selezionare 15 dei progetti più meritevoli [14] e, grazie ad un sistema di voto [15] messo a disposizione di DP, i naviganti ha selezionato il vincitore[16].

  1. ^ Articolo di TechCrunch
  2. ^ Announcement Archiviato il 18 febbraio 2008 in Internet Archive. di Engaged
  3. ^ Articolo Archiviato l'11 febbraio 2008 in Internet Archive. di Read Write Web Archiviato il 23 febbraio 2011 in Internet Archive.
  4. ^ Announcement Archiviato il 19 febbraio 2008 in Internet Archive. di Digg
  5. ^ Announcement di Microsoft
  6. ^ Chris Saad annuncia al gruppo che Red Hat contesta il logo
  7. ^ Logo Fedora Archiviato il 24 ottobre 2009 in Internet Archive. a cui "assomiglia" troppo quello di DataPortability
  8. ^ Logo DataPortability contestato da Red Hat
  9. ^ Articolo Archiviato il 25 febbraio 2008 in Internet Archive. di ReadWriteWeb Archiviato il 23 febbraio 2011 in Internet Archive. su Red Hat vs DataProtability
  10. ^ Articolo di TechCrunch su Red Hat vs DataProtability
  11. ^ Chris Saad annuncia il nuovo Logo Contest dopo la contestazione di Red Hat
  12. ^ Articolo di TechCrunch sul Logo Contest
  13. ^ Pagina DataPortability.org Archiviato il 21 maggio 2008 in Internet Archive. sul Logo Contest
  14. ^ Progetti dei finalisti del Logo Contest
  15. ^ Sistema di voto Archiviato il 14 maggio 2008 in Internet Archive. su TechCrunch
  16. ^ Logo vincitore, su wiki.dataportability.org. URL consultato il 12 maggio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2008).

Collegamenti esterni

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