de Havilland Canada DHC-4 Caribou

aereo da trasporto tattico de Havilland Canada

Il de Havilland Canada DHC-4 Caribou era un aereo da trasporto tattico bimotore monoplano ad ala alta con caratteristiche STOL (Short Take Off and Landing) sviluppato dall'azienda aeronautica canadese de Havilland Canada negli anni cinquanta.

de Havilland Canada DHC 4 Caribou
Descrizione
Tipoaereo da trasporto tattico
Equipaggio2-3
CostruttoreCanada (bandiera) de Havilland Canada
Data primo vololuglio 1958
Data entrata in servizio1961
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) U.S. Army
Altri utilizzatoriAustralia (bandiera) RAAF
Esemplari307
Dimensioni e pesi
Lunghezza22,12 m (72.58 ft)
Apertura alare29,13 m (95.58 ft)
Altezza9,65 m (31.66 ft)
Superficie alare84,72 (912 ft²)
Peso a vuoto7 675 kg (16 920 lb)
Peso carico12 927 kg (28 500 lb)
Capacità3 628 kg (8 000 lb) di carico o
32 soldati o
24 paracadutisti o
14 barelle più personale medico
Propulsione
Motore2 radiali Pratt & Whitney R-2000-7M2
Potenza1 450 hp (1 081 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max348 km/h (216 mph)
Velocità di crociera291 km/h (181 mph)
Velocità di salita413 m/min (1 355 ft/min)
Corsa di decollo280 m (910 ft)
Atterraggio260 m (850 ft)
Autonomia2 060 km (1,280 mi) (di trasferimento)
Raggio di azione390 km (240 mi) (a pieno carico)
Tangenza7 559 m (24 800 ft)
Notedati relativi alla versione DHC-4A

dati estratti da Macdonald Aircraft Handbook[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Entrato in servizio negli anni sessanta, trovò impiego oltre che in campo militare anche nel mercato dell'aviazione commerciale, utilizzato da numerosi paesi tra i quali: Stati Uniti, Canada, Australia, Kenya, Tanzania, Zambia, Camerun, Spagna, Thailandia, Malesia, India, Ecuador, Nuova Guinea e Colombia.

Storia del progetto

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Negli anni cinquanta la United States Army emise una specifica per la fornitura di un velivolo capace di poter trasportare materiali e truppe sulla linea di fronte ed evacuare i feriti nel viaggio di ritorno. In risposta la de Havilland Canada in collaborazione con il Canada's Department of Defence Production presentò il progetto del DHC-4 Caribou.

Il Caribou venne sviluppato come aereo da trasporto tattico leggero con prestazioni STOL (Short Take Off and Landing, decollo ed atterraggio corto), in grado di atterrare e decollare su piste corte e semi preparate.

Venne portato in volo per la prima volta nel luglio del 1958 ed entrò in linea nel 1961. Dopo la realizzazione dei primi 23 esemplari la produzione passò alla versione migliorata designata DHC - 4A e continuò fino al 1973 per un totale di 307 esemplari.

Tecnica

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Era caratterizzato da ala e coda alta con due motori stellari a pistoni, impennaggio orizzontale in posizione media sulla deriva, rampa ventrale per l'accesso alla stiva (8,76 × 2,21 × 1,90 m), ipersostentatori a doppia fessura su tutta l'apertura alare e pneumatici a bassa pressione.

Impiego operativo

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Venne impiegato durante la guerra del Vietnam dove si distinse per la sua robustezza e la versatilità di impiego che andava dal trasporto tattico di truppe e materiali al lancio di paracadutisti ed allo sgancio del carico mediante il sistema LAPES (Low Altitude Parachute Extraction System), che permetteva di scaricare il carico pallettizzato mediante un sistema di estrazione a paracadute senza richiedere l'atterraggio del velivolo.

Utilizzatori

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DHC-4A Caribou della compagnia canadese Propair in sosta all'aeroporto di Rouyn-Noranda nell'1984.
  Australia
operò con un esemplare in Nuova Guinea.
  Canada
  Ecuador
  Gabon
  Indonesia
  Malta
  Papua Nuova Guinea
  Taiwan
  Stati Uniti

Governativi

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  Costa Rica
3 C-7A consegnati, non se ne conosce il numero degli esemplari ancora in servizio (forse uno) e se in grado di volare al febbraio 2019.[2]
  Thailandia
operò con 3 DHC-4A dal 1966 al 2005.[3]
  Uganda

Militari

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Un de Havilland C-7B Caribou USAF (s/n 63-9725) del 535th Tactical Airlift Squadron, 483d Tactical Airlift Wing, alla Cam Ranh Air Base, Vietnam del Sud, nell'ottobre 1971.
 
Un de Havilland C-7 Caribou dello United States Army.
 
Il Caribou in esposizione presso il Museo del Aire di Madrid.
  Australia
  Brasile
  Cambogia
  Canada
ritirati con le Canadian Forces
  Camerun
  Colombia[senza fonte]
  Emirati Arabi Uniti
  Ghana
  India
  Kenya
  Kuwait
operò con 2 esemplari dal 1963.[6]
  Liberia[senza fonte]
operò con 2 esemplari ricondizionati nella Liberian Army's, Air Reconnaissance Unit nel 1989. Gli aerei rimasero distrutti durante la guerra civile.
  Malaysia
ritirati dal servizio operativo.[7]
  Oman
  Spagna
  Stati Uniti
  Svezia
utilizzò un DHC-4 Caribou designato Tp 55 tra il 1962 e il 1965 in prove di valutazione nella F7 Wing.[9]
  Tanzania
  Vietnam
operò con diversi esemplari catturati dalla sudvietnamita Khong Quan Viet Nam.
  Vietnam del Sud
  Zambia
4 DHC-4A ricevuti nel 1965, più 1 ulteriore esemplare ricevuto nel 1961.[10][11]
  1. ^ Green 1964, p. 249.
  2. ^ "Le forze aeree del mondo. Costarica" - "Aeronautica & Difesa" N. 388 - 02/2019 pag. 70
  3. ^ Royal Thai Police[collegamento interrotto].
  4. ^ Andrade 1982, p. 231.
  5. ^ Andrade 1982, p. 141.
  6. ^ Kuwait Air Force (KAF) entry at the Scramble magazine website Archiviato il 17 febbraio 2012 in Internet Archive..
  7. ^ Malaysian Forces Overview entry at the Scramble magazine website Archiviato il 7 febbraio 2012 in Internet Archive..
  8. ^ Royal Air Force of Oman entry at the Scramble magazine website Archiviato il 1º luglio 2007 in Internet Archive..
  9. ^ a b Caribou Roster.
  10. ^ (EN) Zambia Air Force (PDF), su ab-ix.com. URL consultato l'8 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  11. ^ Taylor 1971, p. 19.

Bibliografia

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  • (EN) John Andrade, Militair 1982, London, Aviation Press, 1982, ISBN 0-907898-01-7.
  • (EN) William Green, Macdonald Aircraft Handbook, London, Macdonald & Co. (Publishers) Ltd., 1964, ISBN non esistente.
  • (EN) Fred W. Hotson, The de Havilland Canada Story, Toronto, CANAV Books, 1983, ISBN 0-07-549483-3.
  • (EN) John W.R. Taylor (ed.), Jane's All The World's Aircraft 1971-72, London, Janes's Yearbooks, 1971, ISBN 978-0-7106-1262-5.

Riviste

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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