Paopp
Le discussioni dal 15 settembre 2009 al 31 dicembre 2020 sono state archiviate qui.
Pagine da te create e da me riviste
modificaCiao Paopp e ben tornato. In tempi recenti ho passato a tappeto gli stub nella categoria Racconti. Ho notato che molte pagine curate da te sono complete, si può andare ad occhi chiusi (insomma, capisci) e mi sono alquanto stupita di aver trovato il tmp S, che ho quasi sempre rimosso. E non mi sembra di avere apportato altre modifiche. D'accordo, sono appena alla lettera F della categoria, ma spero che il mio operato sia come si deve. A presto, amalia--AmaliaMM (msg) 17:39, 24 mag 2021 (CEST)
Traduzione romanzo di Isaac Bashevis Singer
modificaCiao. Ho comprato ieri su una bancarella una copia usata del romanzo di Singer Nemici. Una storia d'amore, su cui tu hai creato la voce nel 2013. Alcuni dati presenti nella voce "non mi tornano". Nella mia copia (ed. Longanesi, Collana La gaja scienza n. 349) il traduttore risulta essere Bruno Oddera, e non Bruno Fonzi; inoltre, se interpreto bene il copyright, il 1972 è l'anno in cui è stato pubblicato negli USA da "Farrar, Straus & Giroux" col titolo "Enemies, A Love Story", mentre l'anno della prima edizione italiana dovrebbe essere proprio il 1974 che si desume dalla mia copia. Naturalmente, son passati nove anni dal 2013, per cui non pretendo che tu possa controllare la tua fonte... --SolePensoso (msg) 14:33, 24 apr 2022 (CEST)
Minuzzolo (film)
modifica--Wikieohippus (msg) 01:44, 1 mag 2022 (CEST) Ciao. Quando vedo che la trama di un film consta di una sola frase succinta, allora io in genere, volendo ampliarla un po', mantengo la frase così com'è (per non contrariare l'autore) ed aggiungo diversi particolari ed una spiegazione più esauriente. Non potevo fare lo stesso con la tua trama per Minuzzolo (film), perché la frase che hai apposto non corrisponde a quanto accade nel film (del che potrai convincerti guardandolo – te lo consiglio, tra l'altro, se ti piacciono questi vecchi film… è piuttosto bello). Quindi, se sei d'accordo, si potrebbe sostituire la tua succinta trama con quanto segue:
Fred Tiflin, proprietario di un ranch nella Salinas Valley in California, regala al figlio Tom, in età scolare, un cavallino fulvo. Nel ranch abita, in qualità di addetto ai cavalli, anche il riservato Billy Buck, ed il piccolo Tom si avvale della sua notoria esperienza con questi quadrupedi per chiedergli consigli su come vada allevato, in che modo abituarlo all'essere umano, e simili. Billy, seguendo le inclinazioni del ragazzino - contento di avere un cavallo tutto suo - pone lo stesso Tom in carica per l'addestramento.
La famiglia Tiflin è solo apparentemente felice. Alice, la moglie di Fred, è spesse volte contrariata dall'atteggiamento di suo marito verso il padre di lei, che vive insieme a loro: il nonno di Tom, infatti, è uso raccontare – in modo quasi monomaniacale e senile - le sue avventure di quando era giovane, ed il West era ancora popolato di indiani; e Fred ritiene che tali storie, specie quando ripetute a non finire, siano fastidiose e fuori luogo – mentre Tom è evidentemente appassionato da esse. Fred, inoltre, originario di un'altra località californiana, si sente come straniero a Salinas Valley, e addirittura un poco alienato dagli altri membri della sua famiglia. Il figlio stesso ha maggior fiducia nell'esperienza di Billy coi cavalli piuttosto che in quella del suo stesso padre. Fred fa ritorno temporaneamente al suo paese natale.
Ma la piena fiducia che Tom nutre nei confronti di Billy si incrina quando il cavallino – al quale il ragazzo aveva insegnato ad aprire la porta della stalla -, in un giorno di violenta tempesta si avventura all'aperto, e si ammala. Tom si mette in testa che l'incidente sia dovuto ad una disattenzione di Billy. Quando il puledro, all'aggravarsi della sua condizione, muore, Tom accusa apertamente Billy di averlo lasciato morire. Billy se ne risente, ma promette al ragazzo di regalargli il puledro che la sua cavalla Rosie avrebbe partorito di lì a poco.
Tom, scontroso ed ostinato, inizialmente rifiuta l'offerta; Billy, altrettanto ostinato, è deciso ad ottemperare alla sua promessa riguadagnandosi in tal modo la fiducia del ragazzo, anche a costo di dover uccidere la giumenta – il cui parto appare essere estremamente travagliato – pur di estrarre vivo ed in salute il puledrino. Quando Tom si rende conto della decisione di Billy, si erge a difensore della cavalla Rosie, e non vuole sia eliminata.
Fred intanto è tornato a casa e si è riappacificato con la famiglia, ed anche il nonno ha riconosciuto le proprie manchevolezze. Una notte, giunge il momento del parto per Rosie. Tutti gli abitanti del ranch sono mobilitati, e quando entrano nella stalla per assistere a quello che si prospettava essere un pericoloso sgravamento, vedono il puledrino neonato barcollare accanto alla madre, entrambi in ottima salute.
Sappimi dire. Grazie. Saluti.
Solo in parte
modificaCarissimo hai corretto solo in parte, i due discorsi di Kierkegaard sono (DUE DISCORSI EDIFICANTI 1844)
- Preservare la propria anima nella pazienza Lc. 21,19
- Pazienza nell’attesa Lc. 2, 33-40
non quindi "Pazienza in prospettiva" come ha corretto (o meglio vandalizzato) il nostro IP. Un caro saluto --Fcarbonara (msg) 17:53, 12 set 2022 (CEST)
- Caro Paopp ho corretto io, un caro saluto--Fcarbonara (msg) 23:58, 12 set 2022 (CEST)
- Caro Paopp l'aggiornamento di "pazienza" con "prospettiva" per un discorso di K. mi lascia molto perplesso, significa che Cornelio Fabro e tutti i traduttori di Kierkegaard hanno sempre sbagliato e.... fino ad oggi. A parte le competenze della Longo (ho letto che fa parte della Società Italiana per gli Studi kierkegaardiani (S.I.S.K.)) ma significa poco, può tradurre un'altro testo di Kierkegaard ed usare per quello nuovi termini.... che facciamo corriamo a correggere i titoli dei suoi discorsi perchè esiste un testo aggiornato al nostro anno corrente? Tu che hai il libro con quella modifica...come giustifica la Longo quella traduzione???
- Anche perché non so se lo sai, ma qualche anno fa (se quel suo libro è recente) proprio nella sua tesi di laurea di dottorato in filosofia teoretica (dove oggi lavora) la pensava diversamente come tutti gli altri traduttori, ed era lei stessa a titolare il secondo discorso di K. '"Pazienza nell’attesa" Lc. 2, 33-40 p. 321 ' come puoi controllare da questo, nelle prime due pagine della sua tesi (nella seconda pagina ci sono i titoli dei suoi discorsi con "pazienza"). Per cui come giustifica oggi il cambiamento di quella sua precedente traduzione? e poi a quale nuovo suo libro ti riferisci?--Fcarbonara (msg) 17:07, 13 set 2022 (CEST)
- Il libro l'ho trovato ed è proprio di questo anno : Due discorsi edificanti 1844 di Søren Kierkegaard (Autore) Giulia Longo (curatore). Il Nuovo Melangolo, 2022. Tu che hai il libro la Longo come giustifica la sua traduzione? Mi lascia perplesso che è ancora una "guagliona", sarà anche un enfant prodige ma se è cosi' dovrebbero esserci minimo fonti secondarie che l'attestano non credi? :) --Fcarbonara (msg) 17:36, 13 set 2022 (CEST)
- Carissimo Paopp, vedi cosa ho scoperto su quella traduzione del nuovo libro della Longo in tue mani (che giustificherebbe ampiamente la tua nuova modifica di quel discorso kierkegaardiano). Ricordo ancora oggi il notevole lavoro (questo) che avevi fatto anni fa per l'elenco di tutte le opere di Kierkegaard, un tuo "immenso lavoro" (quando abbiamo lavorato in tandem per alcune alcune voci che riguardavano Kierkegaard)........mi sembra che quell'"incombenza" (non proprio facile per la verità) continua a "perseguitarti" ː) ː) perché mi pare, da quanto ho capito, che quello che hai modificato non sarà poi l'unico titolo che cambierà. Avvolgo il nastro per un attimo .... se leggi la recensione sul libro che hai, (io l'ho ordinato stamattina ma sinceramente non ne conoscevo assolutamente l'esistenza), dice una cosa estremamente interessante e precisamente qui ː
- Carissimo Paopp, vedi cosa ho scoperto su quella traduzione del nuovo libro della Longo in tue mani (che giustificherebbe ampiamente la tua nuova modifica di quel discorso kierkegaardiano). Ricordo ancora oggi il notevole lavoro (questo) che avevi fatto anni fa per l'elenco di tutte le opere di Kierkegaard, un tuo "immenso lavoro" (quando abbiamo lavorato in tandem per alcune alcune voci che riguardavano Kierkegaard)........mi sembra che quell'"incombenza" (non proprio facile per la verità) continua a "perseguitarti" ː) ː) perché mi pare, da quanto ho capito, che quello che hai modificato non sarà poi l'unico titolo che cambierà. Avvolgo il nastro per un attimo .... se leggi la recensione sul libro che hai, (io l'ho ordinato stamattina ma sinceramente non ne conoscevo assolutamente l'esistenza), dice una cosa estremamente interessante e precisamente qui ː
- «Due discorsi edificanti 1844, qui proposti per la prima volta in traduzione italiana dalla più recente edizione integrale danese, sono riflessioni "filosofiche" e non "prediche religiose»
- «Due discorsi edificanti 1844, qui proposti per la prima volta in traduzione italiana dalla più recente edizione integrale danese, sono riflessioni "filosofiche" e non "prediche religiose»
- Quindi, in Danimarca è stata prodotta recentemente una nuova edizione integrale delle opere di Kierkegaard ed è da quella che la Longo ha tradotto, per cui sono stati cambiati già in danese alcuni termini delle sue pubblicazioni (suppongo quindi che in futuro chi vorrà tradurre dal danese in italiano altre sue opere farà ancora cambiamenti su termini da noi conosciuti perchè il curatore e il traduttore si baseranno proprio su quella nuova edizione integrale danese). Interessante poi che gli studiosi danesi abbiano in quella nuova edizione integrale cambiato anche il tipo di "collocazione" di quei due discorsi, infatti la su citata recensione afferma che non si tratta di "prediche religiose" bensì di " "riflessioni filosofiche"......la lunga mano....... della Kierkegaard Renaissance ?? ː) ː) un carissimo saluto --Fcarbonara (msg) 18:17, 14 set 2022 (CEST)