Dorylus
Dorylus Fabricius, 1793 è un genere di formiche legionarie della sottofamiglia Dorylinae[1], conosciute anche come "formiche scacciatrici", "formiche safari", "formiche Matabele" o "siafu". Può essere rinvenuto principalmente nell'Africa centrale ed orientale, ma il suo areale si estende fino all'Asia tropicale.
A differenza delle formiche legionarie del nuovo mondo (appartenenti al genere Eciton), esse costruiscono formicai veri e propri anche se temporanei (con una durata media da pochi giorni a pochi mesi). Ogni colonia può contenere più di 20 milioni di individui. Come nelle loro controparti del nuovo mondo, in ogni colonia è presente anche una casta di soldati (major) oltre alle normali operaie; essi si distinguono da queste ultime per il capo molto grande e le mandibole a tenaglia. Sono capaci di pungere, ma raramente adottano questa tattica difensiva, basandosi quasi interamente sulle loro potenti mascelle.
Ciclo vitale
modificaStagionalmente, quando la disponibilità di cibo comincia a decrescere, esse abbandonano il formicaio e formano delle colonne di marcia con più di 50 milioni di formiche che, per il loro elevatissimo numero, sono considerate potenzialmente pericolose anche per gli esseri umani, nonostante possano essere facilmente evitate; infatti una colonia può percorrere solo 20 metri di distanza in un'ora. Il maggior livello di rischio si manifesta per persone incapaci di muoversi o quando una colonna passa attraverso le case. Sono stati effettivamente riportati casi di persone - normalmente invalidi, bambini o in ogni caso debilitati che non hanno avuto la forza di scappare - uccise e talvolta divorate dalle formiche. Spesso la morte sopraggiunge per soffocamento. La presenza di questa specie è tuttavia benefica per certe comunità umane, come i Maasai, poiché esse forniscono un servizio di prevenzione dei parassiti nelle comunità agricole, mangiando la maggior parte dei parassiti del grano, compresi insetti e ratti di grossa taglia. Le caratteristiche, lunghe colonne di formiche tendono a difendersi violentemente contro qualsiasi cosa incontrino sul loro percorso. Tali colonne sono strutturate in modo che le più piccole e deboli operaie siano affiancate e difese da più strette schiere di soldati, lunghi dai 10 ai 15 mm. Essi prendono automaticamente posizione come sentinelle e creano un perimetro percorribile in cui le operaie possono correre in maggiore sicurezza. Esistono due tipi di operaie: quelle grandi la metà dei soldati, hanno l'addome affusolato e la testa più piccola dei soldati, il loro compito è di massacrare le prede e spezzarle, con l'ausilio spesso delle mandibole dei soldati. Ma le formiche più piccole della colonia, sono le operaie secondarie, le più numerose, lunghe solo 2–3 mm. Nonostante la mole inferiore, possono demolire, costruire, e ricavare passaggi nella terra, aiutando anche le operaie primarie nel trasporto del cibo.
Il loro morso è molto doloroso e ogni soldato lascia due piccole ferite puntiformi quando rimosso. La rimozione è altresì difficile, poiché le loro mandibole sono estremamente forti, e una persona può tirare un soldato tanto violentemente da strapparne il corpo senza però riuscire a liberarsi dal suo morso. Un gran numero di formiche può uccidere animali piccoli o immobilizzati e mangiarne le carni, ma la gran parte della loro dieta è costituita da vermi di terra. Tutte le specie del genere Dorylus sono cieche e comunicano, come molte altre specie di formiche, attraverso feromoni.
Nella stagione degli accoppiamenti vengono generati gli esemplari alati fertili (fuchi e regine vergini). I fuchi sono ancora più grandi dei soldati ma un po' più piccoli delle regine. Maschi e femmine adulti si accoppiano in volo, e la regina fecondata va a costruire una nuova colonia. Come nella maggior parte delle formiche, operaie e soldati sono sterili. I maschi delle formiche scacciatrici, talvolta vengono conosciuti come "mosche salsiccia" (termine anche utilizzato per le formiche legionarie del nuovo mondo) a causa del loro grande addome, ed erano inizialmente considerati come appartenenti ad un'altra specie. I fuchi abbandonano la colonia qualche tempo dopo la nascita, ma sono attratti dalle scie di feromoni rilasciate dalle scie di formiche quando raggiungono la maturità sessuale. Quando una colonia incontra un maschio, le operaie lo catturano, ne strappano le ali e lo conducono al nido per farlo accoppiare con una regina vergine. Come in tutte le formiche, il fuco muore poco dopo.
A causa della forza del loro morso, nell'Africa orientale esse sono usate come suture naturali di emergenza. I Maasai moroni, quando hanno un taglio profondo nella pelle, spesso usano i soldati per chiudere la ferita, facendosi mordere ai due lati della lesione e successivamente recidendo il corpo dell'insetto. Tale punto può durare anche per più giorni.
Regina
modificaLa regina delle Dorylus, con i suoi 6 cm, è la più grande formica al mondo. Nella stagione calda, quando i formicai sono troppo popolati, la regina comincia a deporre uova da cui nasceranno maschi e regine. Normalmente, nasce una sola regina che, completato lo sviluppo, si distacca le ali e subisce delle metamorfosi accrescendo il suo addome, inspessendo le zampe e diventando quasi una formica neotenica, ovvero simile ad una grossa larva con le zampe, che depone uova in continuazione. Nel formicaio, quindi, si ritrovano due o più regine che cominciano a suddividersi: la metà della popolazione di formiche si allea alla nuova regina, l'altra metà resta con la regina più vecchia. Se considerassimo i formicai di dorylus come soli individui, la formazione di una nuova colonia equivarrebbe ad un parto. Una regina può vivere anche più di vent'anni, ognuno dei quali è caratterizzato dall'accoppiamento con un diverso maschio proveniente da un altro nido. I maschi fecondano anche le regine preesistenti, e non solo quelle vergini per formare nuovi nidi. I maschi sono di qualche mm più piccoli delle regine, hanno le ali e il loro addome è a forma di salsiccia. Dopo l'accoppiamento, essi muoiono entro pochi giorni.
Tassonomia
modificaIl genere Dorylus comprende le seguenti specie:[1]
- D. acutus Santschi, 1937
- D. aethiopicus Emery, 1895
- D. affinis Shuckard, 1840
- D. agressor Santschi, 1923
- D. alluaudi Santschi, 1914
- D. atratus Smith, 1859
- D. atriceps Shuckard, 1840
- D. attenuatus Shuckard, 1840
- D. bequaerti Forel, 1913
- D. bishyiganus Boven, 1972
- D. braunsi Emery, 1895
- D. brevipennis Emery, 1895
- D. brevis Santschi, 1919
- D. buyssoni Santschi, 1910
- D. congolensis Santschi, 1910
- D. conradti Emery, 1895
- D. depilis Emery, 1895
- D. diadema Gerstaecker, 1859
- D. distinctus Santschi, 1910
- D. ductor Santschi, 1939
- D. emeryi Mayr, 1896
- D. erraticus Smith, 1865
- D. faurei Arnold, 1946
- D. fimbriatus Shuckard, 1840
- D. fulvus Westwood, 1839
- D. funereus Emery, 1895
- D. furcatus Gerstaecker, 1872
- D. fuscipennis Emery, 1892
- D. gaudens Santschi, 1919
- D. gerstaeckeri Emery, 1895
- D. ghanensis Boven, 1975
- D. gribodoi Emery, 1892
- D. helvolus Linnaeus, 1764
- D. katanensis Stitz, 1911
- D. kohli Wasmann, 1904
- D. labiatus Shuckard, 1840
- D. laevigatus Smith, 1857
- D. lamottei Bernard, 1953
- D. leo Santschi, 1919
- D. mandibularis Mayr, 1896
- D. mayri Santschi, 1912
- D. moestus Emery, 1895
- D. montanus Santschi, 1910
- D. niarembensis Boven, 1972
- D. nigricans Illiger, 1802
- D. ocellatus Stitz, 1910
- D. orientalis Westwood, 1835
- D. politus Emery, 1901
- D. rufescens Santschi, 1915
- D. savagei Emery, 1895
- D. schoutedeni Santschi, 1923
- D. spininodis Emery, 1901
- D. stadelmanni Emery, 1895
- D. stanleyi Forel, 1909
- D. staudingeri Emery, 1895
- D. striatidens Santschi, 1910
- D. termitarius Wasmann, 1911
- D. titan Santschi, 1923
- D. vishnui Wheeler, 1913
- D. westwoodii Shuckard, 1840
- D. wilverthi Emery, 1899
Note
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dorylus
- Wikispecies contiene informazioni su Dorylus
Collegamenti esterni
modificaGalleria d'immagini
modifica- A male "sausage fly", ready to have its wings torn off and carried to a queen for mating, su azfotos.com. URL consultato l'8 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2008).
- Swarms of driver ants (note here they are called matabele ants, an uncommon name), su taos-telecommunity.org. URL consultato l'8 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2008).
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