Eric Schmidt

dirigente d'azienda statunitense

Eric Emerson Schmidt (Falls Church, 27 aprile 1955) è un imprenditore, dirigente d'azienda e collezionista d'arte statunitense, amministratore delegato (CEO) di Google dal 2001 al 2011, presidente esecutivo di Google dal 2011 al 2015,[1][2] presidente esecutivo di Alphabet Inc. dal 2015 al 2017[3][4] e il consigliere tecnico di Alphabet dal 2017 al 2020.[5].

Eric Emerson Schmidt

Nel 2008, durante il suo mandato come presidente di Google, Schmidt ha fatto una campagna per Barack Obama,[6] e successivamente è diventato membro del Consiglio dei consulenti per la scienza e la tecnologia del presidente Obama, con Eric Lander che in seguito divenne il consulente scientifico di Joe Biden. Nel frattempo, Schmidt aveva lasciato Google e nel 2017 aveva fondato l'impresa filantropica Schmidt Futures.[7]

Dal 2016 al 2020 è stato presidente del Defense Innovation Advisory Board, legato al Pentagono. Ad aprile 2022, il Bloomberg Billionaires Index ha classificato Schmidt come la 54a persona più ricca del mondo, con un patrimonio netto stimato di 25,1 miliardi di dollari[8]

Biografia

modifica

Schmidt è nato a Falls Church ed è cresciuto tra la sua città e Blacksburg, entrambe in Virginia. È uno dei tre figli di Eleanor, che ha conseguito un master in psicologia, e Wilson Emerson Schmidt, professore di economia internazionale alla Virginia Tech e all'Università Johns Hopkins, che ha lavorato presso il Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d'America durante l'Amministrazione Nixon.[9][10] Schmidt ha trascorso parte della sua infanzia in Italia, precisamente a Bologna, a causa del lavoro di suo padre.[11]

Schmidt si è diplomato alla Yorktown High School nel quartiere Yorktown della contea di Arlington, in Virginia, nel 1972, dopo aver vinto otto premi.[12][13] Ha frequentato l'Università di Princeton, iniziando in architettura e passando poi all'ingegneria elettrica, laureandosi nel 1976.[14][15] Nel 1979 si è specializzato, presso l'Università di Berkeley, nella progettazione e implementazione di una rete (Berknet) che collega il centro informatico del campus con vari dipartimenti. Lì, ha anche conseguito un dottorato di ricerca nel 1982 in EECS,[16] con una tesi sui problemi della gestione dello sviluppo di software distribuito e sugli strumenti per risolvere questi problemi.[17]

Nel 2024 ha contribuito con un milione di euro alla ristrutturazione della torre della Garisenda di Bologna, città alla quale è affettivamente legato. Questa donazione fa seguito a quella di tre milioni di euro in favore della Bologna Business School.

  1. ^ (EN) Google Biography for Dr. Eric Schmidt, su plus.google.com. URL consultato il 18 luglio 2016.
  2. ^ (EN) Google's Eric Schmidt Talks About How to Run the World (Not That He Wants To), in Los Angeles Times, 9 giugno 2008. URL consultato il 18 luglio 2016.
  3. ^ E. Schmidt si dimette da presidente esecutivo di Alphabet, su cnbc.com.
  4. ^ (EN) Eric Schmidt is stepping down as the executive chairman of Alphabet, in CNBC, 21 dicembre 2017.
  5. ^ (EN) Eric Schmidt, who led Google's transformation into a tech giant, has left the company [Eric Schmidt, che ha trasformato Google in un gigante, ha lasciato l'azienda], su cnet.com.
  6. ^ (EN) Google CEO Backs Obama, in Wall Street Journal, 20 ottobre 2008.
  7. ^ (EN) Google Billionaire Joe Biden science office, in Politico, aprile 2022.
  8. ^ (EN) Bloomberg Billionaires Index: Eric Scmidt, in Bloomberg, 5 ottobre 2021. URL consultato il 5 ottobre 2021.
  9. ^ (EN) Corona Brezina, Sergey Brin, Larry Page, Eric Schmidt, and Google, 15 luglio 2012, ISBN 9781448869244. URL consultato il 30 dicembre 2012.
  10. ^ (EN) Tim Walker, Is The Executive Chairman of Google Really the Arrogant Defender of Tax Avoidance that His Critics Claim?, in The Independent, Londra, 14 dicembre 2012. URL consultato il 17 dicembre 2012.
  11. ^ (EN) Center, Eric Schmidt on the Life-Changing Magic of Systematizing, Scaling, and Saying Thanks (Ep. 53-Live), in Medium, 7 novembre 2018. URL consultato l'8 novembre 2018.
  12. ^ (EN) Scott McCaffrey, New Inductees Named to Yorktown Hall of Fame (TXT), in Sun Gazette, 15 maggio 2008. URL consultato il 23 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2016).
  13. ^ (EN) HOF – Eric Schmidt, su yorktownalums.org. URL consultato il 19 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
  14. ^ (EN) Ken Auletta, Googled: The End of the World As We Know It, 3 novembre 2009, ISBN 9781101151402. URL consultato il 17 dicembre 2012.
  15. ^ (EN) Josephine Wolff, University Library joins Google Book Search, in The Daily Princetonian, 6 febbraio 2007. URL consultato il 28 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2008).
  16. ^ (EN) Eric Schmidt, The Berkeley Network – A Retrospective (PDF), in Computer Science Division, Department of Electrical Engineering and Computer Science, University of California, Berkeley, 1979. URL consultato il 14 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2008).
  17. ^ (EN) Eric Schmidt, Controlling Large Software Development in a Distributed Environment, University of California, Berkeley, 1982.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN181632109 · ISNI (EN0000 0003 5619 648X · ORCID (EN0000-0001-6595-1219 · LCCN (ENn2011066279 · GND (DE142238074 · BNE (ESXX5423568 (data) · BNF (FRcb167467728 (data) · J9U (ENHE987007520859305171 · NDL (ENJA001163668
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie
  NODES
innovation 1
INTERN 1
Note 2