Esame del sangue

test chimici sul sangue a scopo diagnostico
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'esame del sangue è una tecnica di diagnostica medica che, attraverso il prelievo di sangue venoso, valuta i parametri ematici del paziente evidenziando il suo stato di salute generale: il sangue umano viene prelevato dal paziente e trasferito ad apparecchiature e analizzatori per valutarne la composizione e i fattori che indicano problemi o patologie.

Spesso gli esami vengono condotti in un laboratorio di analisi, ma negli ultimi anni, grazie alla miniaturizzazione della tecnologia è possibile spostare l'attrezzatura verso il paziente, con gli analizzatori portatili o point of care.

La valutazione dei risultati, per derivarne un quadro clinico, viene fatta da un medico, che considera il complesso di più parametri come elementi essenziali sul paziente, quali l'età, il sesso, l'etnia e l'attuale stato di salute. Il solo confronto con le misure di riferimento (cosiddetti valori di riferimento) è spesso dannoso e disinformativo.

Spesso tali esami, assieme agli esami delle urine, sono necessari per procedere ad eventuali interventi chirurgici in ambito ospedaliero, altre volte costituiscono esami iniziali da cui procedere per ulteriori screening diagnostici per giungere alla diagnosi.

Prelievo e conservazione

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Si utilizza sangue venoso prelevato dalle vene dell'avambraccio o, più raramente e per esami specifici, il sangue capillare dei polpastrelli (digitopuntura).

Diversi fattori possono influenzare o alterare i risultati dei test come ad esempio l'attività fisica, diversi farmaci, l'ora della raccolta, la postura, uso improprio del laccio emostatico durante il prelievo (per alcune tipologie di prelievi esso non andrebbe utilizzato, in quanto altera il risultato)[1][2][3], ecc.

Il prelievo, secondo il Clinical and Laboratory Standards Institute, deve essere eseguito preferibilmente con un determinato ordine delle provette e nel raccordo tra ago e provetta non deve essere presente aria.[4]

Per evitare contaminazioni o la rottura dei globuli rossi (emolisi) sono necessarie diverse precauzioni nel prelievo e nel trattamento del campione ematico, alcuni esempi:

  • l'ago utilizzato deve essere di dimensioni non troppo ridotte
  • tutti gli strumenti e contenitori devono essere puliti, sterili, asciutti e non devono contenere tracce di detergenti
  • il laccio emostatico non va mantenuto per più di 2 minuti

Conservazione

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Il sangue prelevato può essere conservato sotto forma di:

  • Sangue intero con l'aggiunta di anticoagulanti
  • Plasma: ottenuto da sangue intero con anticoagulanti, mediante centrifugazione
  • Siero: ottenuto lasciando coagulare il fibrinogeno e rimuovendo poi il coagulo.

Possibili parametri valutabili

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Proprietà fisico-chimiche

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Esprimono importanti caratteristiche del sangue. Il valore del pH è uno dei parametri più stabili; una sua variazione si osserva negli stati di acidosi ed alcalosi.

L'osmolalità è un indice che valuta la forza osmotica del sangue; stati di eccessiva disidratazione sono eventi patologici frequenti nei diabetici (coma iperosmolare).

La viscosità rappresenta l'insieme delle forze chimiche che contribuiscono allo svilupparsi dell'attrito interno nei fluidi. Una sua diminuzione comporta lo stabilirsi di circoli ipercinetici, ad esempio nell'anemia; l'aumento della viscosità si ha negli stati infettivi e nella disidratazione.

Parametro Sigla e descrizione Valori di riferimento Unità di misura Diminuzione Aumento
pH valore del pH ematico. 7,35 - 7,45 acidosi alcalosi
Osmolalità Misura le (milli)osmoli per chilo del sangue. 275-295 mOsm/kg (giovane adulto)

280-301 mOsm/kg (sopra 60 anni)

mOsm/kg ipoosmolalità iperosmolalità
Viscosità Misura il grado di attrito interno del fluido ematico 1,1-1,22 cP centiPoise
Anidride carbonica Concentrazione dell'anidride carbonica nel plasma. 18-23 mEq/L

Esame emocromocitometrico

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Emocromo.
Parametro Sigla e descrizione Valori di riferimento Diminuzione Aumento
Globuli bianchi WBC (White Blood Cells): il numero di GB per µL o mm³ di sangue. 4.000-11.000 leucopenia leucocitosi
Globuli rossi RBC (Red Blood Cells): il numero di GR per µL o mm³ di sangue. 4.000.000-5.500.000 (donna)

4.500.000-5.900.000 (uomo)

poliglobulia, eritrocitosi
Emoglobina Hb (Hemoglobin): la quantità in grammi di Hb presente in un L o in un dL di sangue. 12-16 g/dL (donna)

13-17 g/dL (uomo)

anemia
Ematocrito Ht (Hematocrit): la percentuale del volume del sangue che è occupato dalle cellule. 36-47% (donna)

39-50% (uomo)

Volume corpuscolare medio MCV (Mean Corpuscular Volume): il volume medio dei globuli rossi. 80-100 fL[5] microcitosi macrocitosi
Contenuto cellulare medio di emoglobina MCH (Mean Corpuscolar Hemoglobin): la quantità media di emoglobina in ogni globulo rosso. 27-31 pg[5] anemia ipocromica
Concentrazione cellulare media di emoglobina MCHC (Mean corpuscolar Hemoglobin Concentration): la concentrazione media di emoglobina in un globulo rosso. 32-36 g/dL[5]
Ampiezza della distribuzione eritrocitaria RDW (Red cells Dispersion Width): l'ampiezza della distribuzione del volume dei GR attorno al suo valore medio. 11,5-14,5%
Reticolociti Percentuale (%) di reticolociti circolanti nel sangue. I reticolociti sono i precursori degli eritrociti maturi. 0.5-2,0% reticolocitosi
Piastrine PLTS (Platelets): il numero di piastrine presenti nel campione esaminato. 150.000-400.000/µL o mm³ piastrinopenia o trombocitopenia piastrinosi o trombocitosi
Volume piastrinico medio MPV (Mean platelet Volume): il volume medio delle piastrine. 9,9-15,7fL

Prove di emocoagulazione

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Parametro Sigla e descrizione Valori di riferimento
Antitrombina III Concentrazione dell'antitrombina III nel plasma. 21-30 mg/100 mL
Fibrinogeno Concentrazione del fibrinogeno nel plasma. 200-400 mg/100 mL
Tempo di protrombina PT: tempo necessario alla formazione del coagulo dopo aggiunta di tromboplastina e calcio. 11-15 sec
Tempo di Tromboplastina PTT: tempo necessario affinché il plasma citrato addizionato di calcio e fosfolipidi coaguli. 60-85 sec

Elettroliti sierici

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Gli elettroliti contenuti nel plasma possono essere misurati nel plasma o nel siero con un elettrodo a membrana.

Parametro Sigla e descrizione Valori di riferimento
Basi totali Concentrazione nel numero totale delle basi che concorrono alla genesi del pH ematico. 145-160 mEq/L
Calcio Concentrazione totale del calcio, sia libero che legato alle sieroproteine. 8,4-10,2 mg/100mL
Cloruro Concentrazione dello ione cloro nel plasma. 98-106 mEq/L
Fosfato inorganico Concentrazione dello ione fosfato nel plasma. 2,3-4,1 mg/100 mL (giovani adulti)

4,5-5,5 mg/100 mL (bambino)

Magnesio Concentrazione dello ione magnesio nel plasma. 1,3-2,1 mEq/L
Potassio Concentrazione dello ione potassio nel plasma. 3,5-4,5 mEq/L
Sodio Concentrazione dello ione sodio nel plasma. 136-146 mEq/L
Ferro Concentrazione del ferro nel plasma. 75-175 µg/100mL
Piombo Concentrazione del piombo nel plasma < 40 µg/100mL (adulti)

< 30 µg/100mL (bambini)

Indici di funzionalità renale ed epatica

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Parametro Sigla e descrizione Valori di riferimento
Azotemia Concentrazione dell'azoto non proteico nel plasma. 10-50 mg/100mL
Creatinina Concentrazione della creatinina nel plasma. 0,8-1,2 mg/100mL
Clearance della creatinina Volume di sangue depurato dalla creatinina in un minuto. 80-120 mL/minuto
Proteinemia Concentrazione delle proteine nel plasma. 6,5-7,5 g/dL
Albuminemia Concentrazione dell'albumina nel plasma. 3,5-4,5 g/dL
Bilirubina totale Concentrazione della bilirubina glicosilata e non nel plasma. massimo 1,2 mg/dL
GOT Concentrazione della aspartato transaminasi (AST) nel plasma. 10-50 U/L (unità per litro)
GPT Concentrazione della alanina transaminasi (ALT) nel plasma. 10-40 U/L (unità per litro)
γ-GT Concentrazione della gammaglutammiltransferasi nel plasma. 7-33 U/L (unità per litro)
ALP Concentrazione della fosfatasi alcalina nel plasma. 80-260 U/L (unità per litro)

Indici metabolici

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Parametro Descrizione Valori di riferimento
Acido lattico Concentrazione dell'acido lattico nel plasma. Aumenta dopo attività fisica, attività anaerobica e coma da biguanidi. 4,5-19,8 mg/100mL (sangue venoso)

4,5-14,4 mg/100mL (sangue arterioso)

Acido piruvico Concentrazione della acido piruvico nel plasma. 0,3-0,9 mg/100mL
Acido urico Concentrazione dell'acido urico nel plasma. Elevate concentrazioni si riscontrano dopo trattamento con chemioterapici e nella gotta cronica. 4,5-8,2 mg/100mL (maschi)

3,0-6,5 mg/100mL (femmine)

Ceruloplasmina Concentrazione della ceruloplasmina nel sangue, proteina responsabile del trasporto dello ione rame. 23-43 mg/100ml
Coenzima Q10 Concentrazione del coenzima Q10 nel plasma; una sua diminuzione è documentata nei cardiopatici e in talune malattie neurologiche. 0,4-1,9 µg/mL
Corpi chetonici Concentrazione dei corpi chetonici nel plasma. Aumentano in caso di chetoacidosi, grave conseguenza in caso di iperglicemia. 0,3-2,0 mg/100mL
Crioglobulina Concentrazione della crioglobulina nel plasma. Assente
Fenilalanina Concentrazione della fenilalanina nel plasma, utile parametro per il follow-up dei pazienti con fenilchetonuria. 0,8-1,8 mg/100mL
Glucosio Concentrazione del glucosio nel plasma, parametro richiestissimo e utile per il controllo dei pazienti diabetici. 20-60 mg/dL (nei neonati prematuri)

40-80 mg/dL (neonati)

60-100 mg/dL (bambini)

70-100 mg/dL (adulti)

Colesterolo Concentrazione del colesterolo nel plasma.
  • < 200 mg/100mL (totale)
  • 30-70 mg/100mL (HDL)
  • < 100 mg/100mL (LDL)
Trigliceridi Concentrazione dei trigliceridi nel plasma. < 170 mg/100mL
Vitamina A La concentrazione plasmatica della vitamina A viene valutata per stabilire eventuale carenza, caratterizzata da ritardi della crescita e turbe visive. 30-65 µg/100mL (adulti)

30-80 µg/100mL (bambini)

Vitamina B12 Da tenere in considerazione nel trattamento delle atrofie della mucosa gastrica, connesse alla scarsa capacità di garantire un corretto assorbimento della vitamina B12.

La carenza di vitamina B12 può portare ad anemia perniciosa, aumento dei livelli ematici di omocisteina e danni neurologici.

330-990 pg/mL
Vitamina C La concentrazione della vitamina C si valuta per diagnosticare eventuali complessi sindromici riconducibili allo scorbuto. 0,6-2 mg/100mL

Elettroforesi delle sieroproteine

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Diversi tracciati elettroforetici con patologie connesse.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Elettroforesi delle sieroproteine.
Parametro Valori di riferimento Significato
Albumina 55-70% L'albumina è la proteina quantitativamente più presente nel plasma. Diminuisce negli stati di iponchia.
Alfa1 globulina, (α1) 2,5-6 % Antitripsina e glicoproteina acida sono le proteine che costituiscono principalmente la banda Alfa1 . Si ha un aumento della sua percentuale nei processi infiammatori acuti.
Alfa2 globulina, (α2) 6,5-14% Aptoglobulina, alfa2-antiplasmina e alfa;2-macroglobulina sono le proteine che costituiscono principalmente la banda Alfa2. Si ha un aumento della percentuale nei processi infiammatori acuti, nei processi infiammatori cronici e nella sindrome nefrosica.
Beta, (β) 5-15% La transferrina, le lipoproteine a bassa densità (LDL) e la frazione c3 del complemento, costituiscono principalmente la banda beta. Si ha un aumento nella sindrome nefrosica (unitamente all'aumento di α2).
Gamma, (γ) 11-21% In questa banda si concentrano le immunoglobuline. Un aumento si può avere in cirrosi epatica (curva a cupola) e nel mieloma multiplo (curva a campanile).

Immunoglobuline

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Parametro Valori nei maschi Valori nelle femmine
IgA 90-410 mg/100mL 50-373 mg/100mL
IgD 0-15 mg/100mL (valore medio: 3) 0-15 mg/100mL (valore medio: 3)
IgE 0-250 UI/mL 0-175 UI/mL
IgG 565-1765 mg/100mL (valore medio: 1047) 565-1765 mg/100mL (valore medio: 1047)
IgM 60-250 mg/100mL 70-280 mg/100mL

Attività enzimatiche

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Markers tumorali

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  • Alfa-fetoproteina (AFP): è una glicoproteina con pm 72.000 sintetizzata dagli epatociti embrionali e presente nel siero del feto in quantità elevate che però vanno a diminuire nelle prime settimane di vita. Nella vita adulta possono mantenersi dei valori non superiori a 20 ng/ml (range 10-40 ng/ml). Valori superiori ai 40 ng/ml in un adulto sono quasi sempre indice di una neoplasia (epatoma, carcinoma embrionale, gastrico, polmonare, pancreatico, del colon, della prostata); valori più elevati sono sempre presenti nei carcinomi epatocellulari primitivi. Il dosaggio dell'AFP è un test specifico per l'epatoma maligno in quanto una parte del tessuto neoplastico riprende la capacità del fegato embrionale di sintetizzare tale proteina. È stato osservato che anche alcune patologie epatiche quali cirrosi ed epatite virale possono sviluppare tale sintesi, probabilmente come espressione di un processo rigenerativo parenchimale. Nelle patologie fetali un aumento dei valori sono espressione di malformazioni del tubo neurale e nella sofferenza fetale grave nei casi di iperbilirubinemia e nella tirosine mia ereditaria. L'AFP si determina con i test radioimmunologici, elettroforesi, immunoelettroforesi, immunodiffusione radiale e metodiche enzimoimmunologiche. Oltre che nell'epatoma, un aumento di tale proteina si riscontra nel teratoblastoma e in corso di metastasi epatiche.
  • CA 15-3: È un antigene glicoproteico espresso dalle cellule tumorali umane della mammella. Non ha valore diagnostico in senso stretto. Un aumento dei valori del Ca 15.3 si trova in caso di formazione neoplastica della ghiandola mammaria e in altre forme tumorali, anche se può essere presente in alcune patologie non tumorali. La sua concentrazione decresce a seguito della terapia antiblastica o può innalzarsi in caso di recidive, patologie residue e metastasi. Il dosaggio di tale antigene è utile quindi nel monitoraggio dei trattamenti dei pazienti con neoplasie maligne e per la valutazione della terapia. Una diminuzione del valore può essere indicativa di una risposta positiva alla terapia e quindi di andamento favorevole della malattia. Un aumento invece indica un incremento nefasto della patologia o di una cattiva risposta alla terapia. Valori normali attesi: < 30 U/ml

Indici reumatici

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  1. ^ Prelievi venosi il laccio monouso (PDF), su medtriennaliasl4.campusnet.unito.it.
  2. ^ errori durante il prelievo, su preanalitica.com (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2015).
  3. ^ prelievo, preparazione, conservazione ed invio campioni che necessitano di particolari manipolazioni Archiviato il 24 marzo 2017 in Internet Archive.
  4. ^ Manuale del Prelevatore (PDF), su cdi.it (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2015).
  5. ^ a b c MedlinePlus Medical Encyclopedia: RBC indices, su nlm.nih.gov. URL consultato il 28 giugno 2013.

Bibliografia

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  • Simonetta Adamanti, Dati di laboratorio (valori normali), Roma, Casa editrice scientifica internazionale, 1992, ISBN 8886062036.

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Collegamenti esterni

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