Fanny Geefs
Isabelle Marie Françoise Geefs, detta Fanny (Bruxelles, 2 maggio 1807 – Schaerbeek, 23 gennaio 1883), è stata una pittrice belga nota particolarmente per i ritratti e la pittura di genere.
Biografia
modificaFanny Geefs è la secondogenita di una coppia d'irlandesi migrata a Bruxelles, Mathieu Corr e Monique Landy. I genitori, di origini modeste, s'impegnano ad offrire il meglio ai propri figli che svilupperanno una notevole sensibilità artistica e riusciranno a innalzarsi nella scala sociale. Il primogenito Erin (1803-1862) divenne un famoso incisore belga,[1] Mary (1805-1846) traduttrice,[2] Fanny divenne pittrice, Henri (1810-1875) ingegnere ma anche pittore, Mathilde (1813-1888) anche lei pittrice ed infine Hortense Louise (1822- ??). Nel 1830 segue i corsi del pittore belga François-Joseph Navez, all'epoca molto noto e che aveva creato un atelier speciale per le signore dove ci si focalizzava molto sui ritratti. Inizia rapidamente a presentare le sue opere ai saloni belgi di pittura dove ottiene numerosi apprezzamenti.[3]
Il 6 ottobre 1836 si sposa, nel comune di Saint-Josse, con lo scultore belga Guillaume Geefs.[4] Fanny è già una pittrice conosciuta che ha ricevuto numerose medaglie a differenti saloni. I riconoscimenti più prestigiosi dai suoi pari arriveranno dopo qualche anno e saranno quelli di Parigi dove riceve una medaglia di 3ª classe nel 1843 per la sua opera La vie d'une femme[5] e una medaglia di 2ª classe nel 1845.[6] Fanny è molto apprezzata anche in Belgio dove le vengono commissionate alcune opere dalla famiglia reale fra cui un ritratto del re Leopoldo ora conservato presso la Camera dei rappresentanti[7] un ritratto a mezzo busto della regina Luisa[8] e uno dei suoi quadri, Femme en prière viene acquistato dal Museo reale delle belle arti del Belgio.[9]
Si parlò molto di Fanny Geefs quando uscì l'ultimo romanzo di Charlotte Brontë, Villette in cui il personaggio principale di Lucy dopo aver visto il trittico La vie d'une Femme : Piété, Amour, Chagrin ne fa una critica negativa. La scrittrice ammirò l'opera di Greefs durante il suo soggiorno a Bruxelles.[10]
Muore a Schaerbeek quattro giorni dopo suo marito.
Note
modifica- ^ Adolphe Siret, Erin Corr, membre de la classe des beaux-arts de l'académie royale de belgique., Hayez, 1865, p. 3.
- ^ Charles White, Révolution belge de 1830, Volume 3, Hauman, 1836.
- ^ Eliane Gubin, Dictionnaire des femmes belges: XIXe et XXe siècles, Lannoo Uitgeverij, 2006, p. 122.
- ^ M. W. Duckett, Dictionnaire de la conversation et de la lecture, Librairie de Firmin-Didot, frères, fils et Cie, 1865, p. 191.
- ^ Catalogue illustré Salon 15 mars 1843, 1843, p. 65.
- ^ Paris Salon 1867 (PDF), 1867, p. 86 (77).
- ^ (FR) Guillaume Geefs et Fanny Corr, su INVENTAIRE DU PATRIMOINE MOBILIER. URL consultato il 4 marzo 2024.
- ^ Bulletin of the International Committee of Historical Sciences, p. 211.
- ^ (FR) https://fine-arts-museum.be/fr/la-collection/fanny-geefs-nee-corr-femme-en-priere?artist=geefs-fanny-1, su Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique. URL consultato il 4 marzo 2024.
- ^ Lyndall Gordon, Charlotte Brontë: A Passionate Life, Hachette UK, 2009, p. 211.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fanny Corr
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3250964 · Europeana agent/base/8807 · ULAN (EN) 500054684 |
---|