Ferrovia Parma-Suzzara

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Parma-Suzzara è una linea ferroviaria italiana di proprietà regionale che collega Parma, in Emilia-Romagna, con Suzzara, in provincia di Mantova.

Parma-Suzzara
Stati attraversatiItalia (bandiera) Italia
InizioParma
FineSuzzara
Attivazione1883
GestoreFER
Precedenti gestoriSAFPS (1883-1884)
SV (1885-1986)
FPS (1986-1989)
FV (1990-1996)
FS (1997-2000)
Lunghezza43 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazioneassente (in corso)[1]
Ferrovie

L'infrastruttura è gestita dalla Ferrovie Emilia Romagna Srl (FER), mentre il servizio passeggeri è svolto da Trenitalia Tper, prevalentemente impiegando treni regionali tra le due località capolinea.

La linea entrò nella lista delle ferrovie di quarta categoria previste dalla legge 29 luglio 1879, n. 5002[2]. Il progetto originario prevedeva che la linea ferroviaria Parma-Guastalla-Suzzara fosse a scartamento ridotto: solo all'approssimarsi del completamento dei lavori si optò per utilizzare quello standard a 1435 mm, grazie anche al soccorso straordinario da parte dello Stato. La concessione per la costruzione e l'esercizio della strada ferrata fu ottenuta dalla Società per la ferrovia Parma-Guastalla-Suzzara, costituitasi il 23 maggio 1881 e con sede a Parma[3], il cui capitale era formato dall'impresa costruttrice Weil-Scott & C, dalla provincia e dal comune[4].

La linea ferroviaria fu inaugurata il 27 dicembre 1883[5].

La società anonima subconcesse la ferrovia alla Società Veneta che la esercì a partire dal 1º gennaio 1885[6] fino al 6 febbraio 1986 quando subentrò la Gestione commissariale governativa della Ferrovia Parma Suzzara (FPS)[7]. Nel luglio 1969, nell'ambito di una ristrutturazione aziendale che riguardava la Società Veneta, essa avrebbe dovuto cedere l'esercizio a una sua controllata: la Società Veneta Autoferrovie (SVA). La società concessionaria originaria, ora semplice Consorzio Intercomunale, pose il veto alla sostituzione dell'ente esercente, per cui la Società Veneta dovette mantenere la gestione diretta della linea emiliana[8]. Tuttavia, l'esercizio fu svolto dalla SVA per conto della società subconcessionaria tramite mandato institutorio[9].

Nel tratto ferroviario della bassa reggiana fu danneggiata dall'alluvione del 1951. A causa di questo evento, l'esercizio ferroviario fu dapprima sospeso, quindi riattivato una volta finito l'evento.

Dal 1º gennaio 1990, con l'eccezione di quella relativa alla Ferrovia Bologna-Portomaggiore, le gestioni commissariali governative della vecchia Società Veneta, compresa la FPS, furono unificate sotto un'unica amministrazione: la gestione commissariale governativa delle Ferrovie Venete. A seguito della legge n. 662/1996, dal 1º gennaio 1997 l'esercizio della ferrovia fu affidato, a titolo provvisorio, alle Ferrovie dello Stato allo scopo di regolare il previsto passaggio di gestione alla regione Emilia-Romagna. Il passaggio si verificò il 31 dicembre 2000, quando la FER subentrò all'azienda ferroviaria di stato[7].

Tra il 2004 e il 2010 il tronco fra Brescello e Parma è rimasto chiuso per i lavori necessari alla costruzione dell'interconnessione di Parma Est fra la linea Milano-Bologna Tradizionale e quella ad Alta Velocità e per quelli relativi alla messa in sicurezza del ponte sul torrente Enza.

Nel 2012 il servizio passeggeri è passato a TPER e, dal 1º gennaio 2020, a Trenitalia Tper.

il 16 marzo 2018 è stato annunciato che la linea verrà elettrificata[10].

Da fine 2017 alla primavera del 2019 la linea è stata chiusa nel tratto fra Brescello e Parma a causa dei lavori di messa in sicurezza dei binari, in seguito all'alluvione del fiume Enza presso Lentigione.

Nel 2021 la Regione Emilia-Romagna ha finanziato i lavori per l'elettrificazione della linea. La prima tratta a essere elettrificata sarà la Guastalla-Suzzara, con l'intento di attivare un servizio ferroviario diretto fra la stazione di Mantova e la stazione Mediopadana[11]. Il 19 aprile 2021 è stato comunicato che i lavori di elettrificazione della tratta Guastalla-Suzzara partiranno nel 2021 con termine nel 2022,[12] mentre l'intera linea sarà elettrificata entro il 2024[1]; nel 2024 è stato comunicato che i lavori di elettrificazione sarebbero stati completati entro il 2025[13].

Percorso

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Stazioni e fermate
         
per Milano (RFI) / tranvia per Medesano
     
tranvia per Busseto (via Soragna)
     
Fornace Bizzi † 1937
     
fiume Taro
     
tranvia per Busseto (via San Secondo)
     
Crocetta
         
ex Bivio Cristo per La Spezia (RFI)
     
torrente Parma
         
tranvie per Marzolara e per Fornovo
     
Parma Barriera D'Azeglio
     
(0+000) Parma (RFI) / Parma Stazione (CNTC)
 
 
 
raccordo TEP-FS
     
Parma Scalo (RFI) / Parma P. Garibaldi (CNTC)
         
tranvie per Langhirano e per Traversetolo/Montecchio
     
per Bologna (RFI)
 
 
 
ex Bivio Forno del Gallo variante / per Brescia (RFI)
     
(4+564)
4+646
2° Bivio/PC Parma Est
     
     
raccordo Barilla G. e R. Fratelli S.p.A.
     
interconnessione per Bologna (AV) (RFI) Termine elettrificazione e doppio binario
     
Autostrada A1 - Strada europea E35
         
Milano-Bologna (AV) (RFI)
 
6+538 Chiozzola
     
raccordo Cantiere Alta Velocità
 
11+105 Sorbolo
 
11+700 torrente Enza
 
15+023 Lentigione
 
19+782 Brescello-Viadana
 
21+935 canale Fiuma
     
per Reggio Emilia (CCFR) † 1955
 
22+583 Boretto
 
25+995 Pieve Saliceto
 
28+566 Gualtieri
 
30+340 torrente Crostolo
     
per Reggio Emilia
 
31+770 Guastalla
     
raccordo Italy Rail
 
34+445 Tagliata
 
37+610 Luzzara
 
canale Irriguo Principale[14]
 
fossa Pirana[14]
 
scolo Bibina[14]
 
40+626 Codisotto
 
confine Emilia-Romagna-Lombardia
     
DL Suzzara
     
per Modena (RFI) Inizio elettrificazione
 
43+853 Suzzara (RFI)
     
per Ferrara
 
per Verona (RFI)

La linea ferroviaria si stacca dalla stazione di Suzzara, punto di incrocio con la linea statale Mantova–Modena e la regionale Suzzara–Ferrara, per giungere al piazzale binari della stazione di Parma. Poco prima dell'ingresso alla stazione, la linea si congiunge a quella proveniente da Piadena.

Presso la stazione di Guastalla ha termine la linea per Reggio Emilia, mentre presso la stazione di Boretto si diramava un'altra ferrovia diretta al capoluogo emiliano, dismessa dal 1955. Nonostante molti utenti cadano in errore, non esiste nessuna stazione che serve direttamente il paese di Sorbolo a Levante, il quale è a sua volta servito da corse di bus interurbani parallele. Dopo il ponte sull’Enza la ferrovia raggiunge la cittadina di Sorbolo, punto di incrocio fra i treni da e per Parma. Dopo la fermata di Chiozzola, la linea si avvicina al capoluogo ducale.

Il posto di comunicazione "2° Bivio/PC Parma Est" è nato in funzione dell'interconnessione di Parma Est fra la Milano-Bologna Tradizionale e quella ad AV/AC. Tra questa località ferroviaria e la stazione di Parma il binario è doppio ed è elettrificato in corrente continua, alla tensione di 3 000 V. Prima dei lavori di costruzione della linea ad alta velocità, il tronco in uscita dalla stazione di Parma fino alla località denominata Bivio Forno del Gallo era in comune con la Parma-Brescia.

Traffico

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La linea presso Luzzara

Il servizio passeggeri è svolto da treni regionali lungo tutta la linea. Gli orari dei treni sono cadenzati prevalentemente ogni ora. Il servizio ferroviario è sospeso nei giorni festivi e sostituito da autobus.

Nonostante questa linea non attraversi di certo paesi molto popolati, essa registra, soprattutto negli orari di punta, un buon numero di utenti diretti verso il capoluogo Parma o verso i paesini rivieraschi.

Il servizio ferroviario è svolto da automotrici di Trenitalia Tper quali ALn 668, ALn 663, ATR 220 e alcune de Le turche ALn 067-082 dell'Azienda Consorziale Trasporti (ACT) di Reggio Emilia. Il traffico merci sulla linea è generato principalmente dal trasporto di coils dallo scalo merci di San Giacomo, sulla linea Reggio Emilia-Guastalla, mediante immissione in linea nella stazione di Guastalla e dallo stabilimento Barilla raccordato direttamente con la linea.

Sicurezza

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La linea da marzo 2020 è attrezzata con Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT).[15]

Curiosità

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La ferrovia compare in molte scene dei film della saga di Don Camillo soprattutto nella conosciuta stazione di Brescello-Viadana.

  1. ^ a b https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/sicuro-moderno-ed-ecologico-ecco-il-nuovo-piano-ferroviario-regionale-investimenti-per-325-milioni-di-euro/gli-investimenti-per-la-transizione-ecologica-oltre-80-milioni-per-l2019elettrificazione-delle-linee
  2. ^ Legge 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno, testo su Wikisource
  3. ^ Ferdinando Piccinelli, Le società industriali italiane per azioni, Hoepli, Milano, 1902, p. 390
  4. ^ La Storia della FER - Linea Parma-Suzzara [collegamento interrotto], su fer-online.it. URL consultato il 2 giugno 2008.
  5. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it. URL consultato il 2 giugno 2008.
  6. ^ Cornolò (2005), pp 16-17.
  7. ^ a b Cornolò (2005), p. 11.
  8. ^ Cornolò (2005), p. 10.
  9. ^ Cornolò (2005), p. 200.
  10. ^ Addio ai treni diesel sulla Parma-Suzzara
  11. ^ Treni, nel reggiano investimenti per 67 milioni di euro: elettrificazione, nuovi convogli, sicurezza e riqualificazione stazioni, su Regione Emilia-Romagna. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  12. ^ ilrestodelcarlino.it, Emilia Romagna, nuovo piano ferroviario: "Ecco la rivoluzione", su ilrestodelcarlino.it, 19 aprile 2021. URL consultato il 19 aprile 2021.
  13. ^ Miriam Figliuolo, I treni elettrici a fine 2025, su gazzettadireggio.it, 29 marzo 2024. URL consultato il 29 marzo 2024.
  14. ^ a b c Reticolo Idrico di Competenza con Comuni (PDF), su gonzagadxpo.it.
  15. ^ Ferrovie Emilia Romagna (FER), lavori "in progress" per la sicurezza, su teleborsa.it, 17 agosto 2018. URL consultato il 31 ottobre 2018 (archiviato il 17 agosto 2018).

Bibliografia

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  • Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, Ponte San Nicolò, Duegi Editrice, 2005. ISBN 8890097965.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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