Giacomo IV di Maiorca
Giacomo IV di Maiorca (Perpignano, 24 agosto 1336 – Soria, 20 gennaio 1375), figlio di Giacomo III di Maiorca, ultimo re di Maiorca, e di Costanza d'Aragona, fu re titolare e pretendente al trono del Regno di Maiorca, conte titolare di Rossiglione e di Cerdagna e principe titolare d'Acaia dal 1349 alla morte. Fu inoltre il terzo marito di Giovanna I d'Angiò, regina di Napoli, ma non fu mai incoronato e fu solo suo consorte dal 1363 alla morte, anche se lasciò il Regno di Napoli nel 1366 per cercare invano di riconquistare i territori appartenuti al padre.
Giacomo IV | |
---|---|
Ritratto di Giacomo IV del XVI secolo | |
Re titolare di Maiorca | |
In carica | 25 ottobre 1349 – 20 gennaio 1375 |
Predecessore | Giacomo III di Maiorca come re regnante |
Successore | Elisabetta di Maiorca come regina titolare |
Duca di Calabria (come consorte di Giovanna I di Napoli) | |
In carica | 26 settembre 1363 – 20 gennaio 1375 |
Predecessore | Luigi d'Angiò (Luigi I) |
Successore | Ottone di Brunswick-Grubenhagen |
Altri titoli | Conte titolare di Rossiglione e di Cerdagna (1349–1375) Principe titolare d'Acaia (1349–1375) |
Nascita | Perpignano, 24 agosto 1336 |
Morte | Soria, 20 gennaio 1375 (38 anni) |
Dinastia | Aragona di Maiorca |
Padre | Giacomo III di Maiorca |
Madre | Costanza d'Aragona |
Consorte | Giovanna I d'Angiò |
Religione | Cattolicesimo |
Origine
modificaFiglio primogenito del re di Maiorca, conte di Rossiglione e di Cerdagna, signore di Montpellier e principe d'Acaia, Giacomo III il Temerario e della principessa di Aragona Costanza d'Aragona, figlia del re d'Aragona Alfonso il Benigno e della contessa di Urgell, Teresa d'Entença.[1][2][3]
Biografia
modificaAlla morte del padre sopraggiunta durante la battaglia di Llucmajor (1349) ereditò solo nominalmente (i feudi erano definitivamente perduti), il regno di Maiorca, le contee di Rossiglione e di Cerdagna, mentre entrò in possesso del titolo di principe d'Acaia (dove non si recò mai) e fu anche conte di Clarença e barone di Matagrifó.
Durante la battaglia, di cui sopra, restò ferito e fu quindi fatto prigioniero da Pietro il Cerimonioso, re d'Aragona, insieme alla seconda moglie del padre e dunque regina madre, Violante de Villaragut e sua sorella Elisabetta. Rimase prigioniero nel castello di Játiva e nel Castello Nuovo di Barcellona, dove in entrambe le carceri fu rinchiuso in una gabbia di ferro[1], un'esperienza che gli causò uno squilibrio mentale[1].
Giacomo venne aiutato a evadere dalla prigione dal nobile Jaume de Santcliment, nel maggio del 1362, e fuggì ad Avignone da papa Urbano V, che gli combinò il suo matrimonio con Giovanna I di Napoli[1].
Il 14 dicembre 1362, a Napoli, fu celebrato il matrimonio per procura e, nel maggio 1363, a Château-Neuf, sposò la regina di Napoli, Giovanna I[1] (1328-1382), figlia quartogenita[4] di Carlo di Calabria, primogenito del re di Napoli, Roberto d'Angiò, e della sorella del re di Francia, Filippo di Valois, Maria di Valois (1311 - 1341), figlia di Carlo di Valois e di Mahaut de Saint-Pol (1293 - 1358). Giacomo era il terzo marito per Giovanna e come principe consorte divenne Duca di Calabria, ma, come da contratto matrimoniale, fu escluso da ogni incarico nel governo del regno di Napoli[1].
Nel 1366, verso la fine di gennaio, anche perché in assenza di figli, separandosi dalla moglie, abbandonò la corte napoletana e ritornò nella penisola iberica con l'obiettivo di riconquistare il regno di Maiorca e le altre contee, senza però riuscirvi[1].
Giacomo allora si recò in Francia in cerca di aiuto per riconquistare il regno perduto. Le buone relazioni tra Francia e Aragona però fecero abortire subito il suo progetto. Si aggregò allora al duca d'Aquitania, Edoardo il Principe Nero, figlio di Edoardo III d'Inghilterra, e partecipò alla spedizione in favore di Pietro il Crudele contro Enrico di Trastámara[5] dove, nella battaglia di Nájera (1367), fu fatto prigioniero dalle truppe di Enrico di Trastámara[1], che non solo aveva perso la battaglia, ma il comandante del suo esercito, Bertrand du Guesclin era stato catturato dal Principe Nero.
Enrico di Trastámara, dopo qualche mese consegnò Giacomo IV a Bertrand du Guesclin, che, nel frattempo, dopo aver pagato il riscatto, era tornato libero; Giacomo venne trasferito a Montpellier dove venne tenuto prigioniero per circa due anni[1].
Giacomo venne liberato nel 1370, solo grazie al riscatto pagato dalla moglie, Giovanna.
Fece un ultimo tentativo con Luigi I d'Angiò, fratello di Carlo V di Francia, che gli permise di reclutare un esercito di 6.000 mercenari e di marciare sulla Catalogna. Nell'agosto del 1374 valicò i Pirenei a Conflent e riuscì ad arrivare a Cugat del Vallés alle porte di Barcellona ma fu respinto e dopo alcuni inutili tentativi di recuperare le contee di Rossiglione e di Cerdagna, abbandonò il tentativo e si ritirò a Soria, in Castiglia, dove poco dopo morì[1]. Giacomo fu tumulato a Soria, nel monastero di San Francesco[1].
Dopo la sua morte divenne regina titolare di Maiorca la sorella Elisabetta (1337 - 1406) con il nome di Elisabetta di Maiorca.
Discendenza
modificaGiacomo da Giovanna non ebbe discendenza e neppure si conoscono figli illegittimi.[1][2][6]
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Giacomo II di Maiorca | Giacomo I d'Aragona | ||||||||||||
Iolanda d'Ungheria | |||||||||||||
Ferdinando d'Aragona | |||||||||||||
Esclarmonde di Foix | Ruggero IV di Foix | ||||||||||||
Brunisenda di Cardona | |||||||||||||
Giacomo III di Maiorca | |||||||||||||
Isnardo di Sabran | Ermengaud II di Sabran | ||||||||||||
Laudune d'Albe | |||||||||||||
Isabella di Sabran | |||||||||||||
Margherita di Villehardouin | Guglielmo II di Villehardouin | ||||||||||||
Anna Comnena Ducas | |||||||||||||
Giacomo IV di Maiorca | |||||||||||||
Giacomo II d'Aragona | Pietro III d'Aragona | ||||||||||||
Costanza II di Sicilia | |||||||||||||
Alfonso IV d'Aragona | |||||||||||||
Bianca di Napoli | Carlo II di Napoli | ||||||||||||
Maria d'Ungheria | |||||||||||||
Costanza d'Aragona | |||||||||||||
Gombaldo di Entenza | Bernardo Guglielmo di Entenza | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Teresa di Entenza | |||||||||||||
Costanza di Antillòn | Sancho di Antillòn | ||||||||||||
Eleonora di Cabrera-Urgell | |||||||||||||
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Dinastie reali d'Aragona
- ^ a b (EN) Barcellona - Genealogy
- ^ (DE) Giacomo III di Maiorca genealogie mittelalter Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.
- ^ Al momento della sua nascita, la sorella Eloisa era già morta, il fratello Carlo Martello morì in quello stesso anno, mentre la sorella Maria morì l'anno successivo, come la sorellastra, anche lei di nome Maria.
- ^ Enrico di Trastámara era il fratellastro di Pietro il Crudele e passò alla storia col soprannome di fratricida, perché, nel 1369, divenne re di Castiglia dopo aver ucciso il fratellastro, Pietro il Crudele.
- ^ (DE) Giacomo IV di Maiorca genealogie mittelalter Archiviato il 13 agosto 2004 in Internet Archive.
Bibliografia
modifica- Oliveres De Pico, El rei sense reialme (Jaume IV de Mallorca), Rafael Dalmau Editor, Barcelona, 1965.
- Martinez Ferrando, J.Ernest, La tràgica història dels reis de Mallorca. Jaume I, Jaume II, Sanç, Jaume III, Jaume IV, Aedos, Biblioteca Biogràfica Catalana, Barcelona, 1960
- Romolo Caccese, Italia: 1313-1414, in Storia del mondo medievale, vol. VI, 1999, pp. 297–331
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giacomo IV di Maiorca
Collegamenti esterni
modifica- (ES) Giacomo IV di Maiorca, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Genealogia completa della Casa Reale di Maiorca, su idd0098d.eresmas.net. URL consultato il 21 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95400392 · CERL cnp01179803 · GND (DE) 138772398 |
---|