Girolamo Pittoni
Girolamo Pittoni (Lumignano, 1490 – 1568) è stato uno scultore e architetto italiano, cittadino della Repubblica di Venezia, operante a Vicenza nel XVI secolo in società con Giovanni di Giacomo da Porlezza in un'importante bottega, che diede lavoro anche al giovane Andrea Palladio. Gli è attribuito il mausoleo di Celestino V nella basilica di Santa Maria di Collemaggio all'Aquila, firmato col nome Girolamo da Vicenza.[1]
Biografia
modificaGirolamo da Lumignano operò a Vicenza insieme al collega Giovanni di Giacomo da Porlezza in una bottega sita a Pedemuro San Biagio, nella parte settentrionale della città, dove ebbe modo di formarsi — dal 1524 e per una dozzina d'anni — anche il giovane Andrea Palladio[2]. All'interno della bottega si ritiene che Girolamo lavorasse soprattutto come scultore, mentre Giovanni come architetto.[1]
Contribuì, col collega Giovanni, a numerose opere, tra le quali l'altare maggiore e del sepolcro del vescovo Girolamo Bencucci nel Duomo di Vicenza che alcuni attribuiscono almeno in parte al Palladio anziché al suo maestro.[3][4] Tra le opere dello scultore vicentino sono inoltre considerate alcune statue poste sugli altari della chiesa di Santa Corona e della chiesa di San Pietro, oltre che il campanile della chiesa di San Bartolomeo, tutte a Vicenza.
Principale opera individuale di Girolamo sembra essere tuttavia il monumentale sepolcro — firmato semplicemente come "Girolamo da Vicenza" — realizzato nel 1517 nella basilica di Santa Maria di Collemaggio all'Aquila e destinato ad ospitare le spoglie di papa Celestino V[5]. Il mausoleo, in stile rinascimentale, venne eretto ad imitazione del mausoleo di San Bernardino completato pochi anni prima per l'omonima basilica ad opera di Silvestro dall'Aquila e fu interamente finanziato dall'Arte aquilana della Lana.[6]
Opere
modifica- Mausoleo di Celestino V nella basilica di Santa Maria di Collemaggio (1517), L'Aquila
- Statue dei santi Andrea e Giacomo, Chiesa e monastero di San Pietro, Vicenza
- Altare maggiore e del sepolcro del vescovo Girolamo Bencucci nella cattedrale di Vicenza (anni 1530)
- Gruppo scultoreo raffigurante Cristo, il beato Bartolomeo Breganze e il re di Francia san Luigi IX nella cripta della chiesa di Santa Corona (1530 circa), Vicenza (attribuito).[7]
- Ampliamento del campanile della Chiesa e monastero di San Bartolomeo (1540 circa, con Giovanni da Porlezza)
Note
modifica- ^ a b Chiara Rigoni, Scultura a Vicenza, Silvana, 1999, p. 95.«Come attestano ampiamente i documenti raccolti da Zorzi, si ritiene che, all'interno della bottega, Giovanni sia stato di preferenza architetto, mentre Girolamo Pittoni fu soprattutto scultore. Poco si conosce della fase iniziale della sua attività, documentata unicamente dal Mausoleo di san Pietro Celestino in Santa Maria di Collemaggio all'Aquila. L'artista «vicentino», che lo firma e lo data «Opus Hyeronimi Vincentini sculptoris MDXVII», lo avrebbe appunto eseguito durante un suo lungo periodo di assenza, quando, dal 1504 al 1520, scende, strano quanto impenetrabile, il silenzio[...]»
- ^ Guido Beltramini, Girolamo Pittoni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 80, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014. URL consultato il 28 settembre 2016.
- ^ Girolamo Pittoni, in Mediateca, Palladio Museum.
- ^ Barbieri, p. 77.
- ^ Gianfranco Ruggieri, Il rilievo del Mausoleo di Papa Celestino V (sec. XVI), in Rappresentazione e formazione tra ricerca e didattica, Roma, Aracne Editrice, 2008, ISBN 978-88-548-1633-6.
- ^ Antonini, p. 192.
- ^ Tempio di Santa Corona [collegamento interrotto], su koinexpo.com.
Bibliografia
modifica- Orlando Antonini, Architettura religiosa aquilana, Todi (Pg), Tau Editrice, 2010.
- Franco Barbieri, Scultori a Vicenza 1480-1520, Vicenza, Neri Pozza, 1984.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Girolamo Pittoni
Collegamenti esterni
modifica- Foto storiche di opere di Girolamo Pittoni [collegamento interrotto], su Studio Vajenti.
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