Giuseppe La Placa

vescovo cattolico italiano

Giuseppe La Placa (Resuttano, 16 novembre 1962) è un vescovo cattolico italiano, dall'8 maggio 2021 vescovo di Ragusa.

Giuseppe La Placa
vescovo della Chiesa cattolica
Mons. La Placa a Caltanissetta, il 22 settembre 2021
In simplicitate cordis
 
TitoloRagusa
Incarichi attualiVescovo di Ragusa (dal 2021)
 
Nato16 novembre 1962 (62 anni) a Resuttano
Ordinato presbitero29 giugno 1986 dal vescovo Alfredo Maria Garsia
Nominato vescovo8 maggio 2021 da papa Francesco
Consacrato vescovo16 luglio 2021 dal vescovo Mario Russotto
 

Biografia

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Nasce a Resuttano, in provincia e diocesi di Caltanissetta, il 16 novembre 1962 da Rosario e Giuseppa Rivituso.[1]

Formazione e ministero sacerdotale

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Studia al liceo classico "Pietro Mignosi" di Caltanissetta dove ottiene la maturità nel 1981. Compie i suoi studi teologici presso l'Istituto teologico pastorale "Mons. G. Gruttadauro" di Caltanissetta.

Il 29 giugno 1986 è ordinato presbitero dal vescovo Alfredo Maria Garsia.

Nel 1993 consegue, presso la Pontificia Università Gregoriana, la licenza in filosofia teoretica.[2]

Dal 1986 al 1989 è vicario parrocchiale di San Pietro di Caltanissetta e dal 1989 al 1991 vicario parrocchiale della chiesa madre e di Santa Maria del Rosario in San Cataldo. Dal 1993 al 2002 è vicario parrocchiale di San Biagio di Caltanissetta e dal 1993 al 1998 assistente diocesano della pastorale familiare e direttore diocesano della pastorale giovanile. Direttore dell'Istituto superiore di scienze religiose "Sant'Agostino" dal 1995 al 2001, è anche cappellano delle monache clarisse dal 1998 al 2002. Dal 2000 al 2006 è membro del consiglio di facoltà della Pontificia facoltà teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista", nonché, dal 2002 al 2006, parroco dell'abbazia di Santo Spirito di Caltanissetta.[3]

Dal 1993 è docente di filosofia presso il liceo classico "Pietro Mignosi" e presso l'Istituto teologico pastorale "Mons. G. Guttadauro" di Caltanissetta, diventandone il prefetto. Dal 2002 è assistente spirituale del gruppo di famiglie Notre Dame e dal 2003 gestore della scuola cattolica Giovanni Paolo II di Caltanissetta. Dal 2006 è canonico della cattedrale di Caltanissetta, responsabile diocesano per la formazione permanente del clero, direttore dell'ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, assistente diocesano dell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), direttore responsabile del periodico diocesano L'Aurora e del Monitore Diocesano. È iscritto all'ordine dei giornalisti.

Dal 2006 al 2009 è pro-vicario generale della diocesi di Caltanissetta e, dal 2009, vicario generale.[3][4]

Aderisce alla Comunità dei Figli di Dio, fondata da don Divo Barsotti.[3]

Ministero episcopale

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L'8 maggio 2021 papa Francesco lo nomina vescovo di Ragusa;[5][6][7] succede a Carmelo Cuttitta, precedentemente dimessosi per motivi di salute.

Il 16 luglio successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Ragusa, dal vescovo Mario Russotto, co-consacranti gli arcivescovi Salvatore Gristina e Francesco Lomanto e il vescovo Carmelo Cuttitta. Durante la stessa celebrazione prende possesso della diocesi.

Araldica

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Blasonatura

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Partito d'azzurro e d'oro: nel primo alla stella d'argento, nel secondo alla torre al naturale, aperta e finestrata di tre del campo, sormontata da una colomba al naturale, posta di fronte, al volo spiegato e nimbata d'oro; al capo di rosso, caricato di un agnello d'argento, rivoltato, tenente una banderuola dello stesso, crociata di rosso, nimbato e accovacciato su di un libro chiuso d'oro da cui pendono sette sigilli dello stesso.

Spiegazione dello stemma

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Lo stemma di monsignor Giuseppe La Placa esprime da un lato il legame del vescovo alla propria terra di origine, ma dall'altro anche alla diocesi che è chiamato a servire, utilizzando il linguaggio specifico della tradizione araldica e dell'iconografia cristiana.

Lo stemma, infatti, è composto da:

  • l'Agnello Pasquale, che è un riferimento a San Giovanni Battista, patrono della diocesi di Ragusa, il quale riconobbe in Gesù Cristo "l'Agnello di Dio", che "toglie i peccati del mondo" (cfr. Gv 1, 29);
  • lo sfondo del capo di colore rosso, che simboleggia l'amore del Padre che manda il suo unico Figlio per la nostra salvezza, sacrificandolo come un agnello fino all'effusione del sangue;
  • la stella d'argento su sfondo azzurro, che è un riferimento alla Vergine Maria. In particolare, questa simbolo è caratterizzata da 7 raggi, sottolineando che la Madonna è la "Stella matutina", che precede nella storia suo figlio Gesù, il quale è a volte rappresentato con una stella a 8 raggi, per ricordare le Beatitudini evangeliche;
  • il colore azzurro dello sfondo, che simboleggia l'incorruttibilità della volta celeste, delle idealità che salgono verso l'alto e rappresenta il distacco dai valori terreni e l'ascesa dell'anima verso Dio;
  • la torre, che è un omaggio al paese di Resuttano, città natale del vescovo La Placa e nei cui dintorni ha sede un edificio fortificato del XIV secolo. Questo elemento è presente anche nello stemma comunale;
  • la colomba con l'aureola, che simboleggia tradizionalmente lo Spirito Santo, viene posta sulla torre, per evidenziare l'elezione di un vescovo originario di Resuttano, inviato a svolgere la sua missione nella diocesi di Ragusa, e richiamando così un passo del vangelo di Luca: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore». (Lc 4, 18-19);
  • Lo sfondo su cui insistono questi due simboli è di colore oro, il primo tra i metalli nobili e quindi anche simbolo della prima Virtù: la Fede, attraverso la quale possiamo comprendere il messaggio di amore che lo Spirito Santo riversa nei nostri cuori.

Sotto lo scudo episcopale è riportato su un cartiglio dorato il motto in latino di monsignor La Placa, che è "In simplicitate cordis", che significa "Con cuore semplice".

Queste parole sono tratte dal primo capitolo del libro della Sapienza, in cui è scritto:

(LA)

«Diligite iustitiam, qui iudicatis terram, sentite de Domino in bonitate et in simplicitate cordis quaerite illum. Quoniam invenitur ab his, qui non tentant illum, se autem manifestat eis, qui fidem habent in illum.[8]»

(IT)

«Amate la giustizia, voi giudici della terra, pensate al Signore con bontà d'animo e cercatelo con cuore semplice. Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova, e si manifesta a quelli che non diffidano di lui.[9]»

Genealogia episcopale

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Mons. Giuseppe La Placa il 18 marzo 2023

La genealogia episcopale è:

  • Giuseppe La Placa, Eutanasia: una questione tra filosofia, etica e diritto, Caltanissetta, Salvatore Sciascia, 1998, ISBN 88-8241-022-6, OCLC 50339853.
  • Giuseppe La Placa e Mario Russotto, Unus grex unus pastor: scritti in onore di s.e. mons. Mario Russotto vescovo di Caltanissetta, Caltanissetta, Centro studi monsignor Giovanni Jacono, 2013, ISBN 88-98226-05-5, OCLC 898717010.
  1. ^ Mons. Giuseppe La Placa eletto Vescovo di Ragusa, su Diocesi di Caltanissetta, 8 maggio 2021. URL consultato l'8 maggio 2021.
  2. ^ Monsignor Giuseppe La Placa è il nuovo Vescovo di Ragusa: "Ringrazio anche la chiesa di Caltanissetta", su Seguonews.it. URL consultato l'8 maggio 2021.
  3. ^ a b c Mons. La Placa nuovo Vescovo di Ragusa, su Chiesacattolica.it, 8 maggio 2021. URL consultato l'8 maggio 2021.
  4. ^ Il nuovo vescovo di Ragusa è mons. Giuseppe La Placa, su Ragusa Oggi, 8 maggio 2021. URL consultato l'8 maggio 2021.
  5. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo di Ragusa (Italia), su Bollettino Sala Stampa della Santa Sede, 8 maggio 2021. URL consultato il 9 maggio 2021.
  6. ^ Mons. Giuseppe La Placa eletto Vescovo di Ragusa, su Diocesi di Caltanissetta, 8 maggio 2021. URL consultato l'8 maggio 2021.
  7. ^ Conferenza Episcopale Siciliana, Mons. Giuseppe La Placa nominato vescovo di Ragusa, su chiesedisicilia.org, Chiese di Sicilia, 8 maggio 2021.
  8. ^ LIBER SAPIENTIAE, su vatican.va.
  9. ^ Libro della Sapienza, 1, su bibbiaedu.it.

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