Haplocarpha
Haplocarpha Less., 1831 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Descrizione
modificaLe piante di questo genere sono delle erbe perenni senza latice. Alcune piante possono formare dei tappetti erbosi. I fusti, con base quasi legnosa, sono più o meno da eretti a prostrati. Sono presenti molte radici avventizie.[3][4][5][6][7][2]
Le foglie sono solamente basali-rosulate. La forma varia da intera o lobata fino a pennatosetta (talvolta palmata). La superficie è normalmente provviste di peli lanoso-infeltriti (specialmente la superficie inferiore). I bordi non sono spinosi, ma spesso dentati.
Le infiorescenze sono composte da capolini eterogami per lo più singoli, peduncolati o sessili, scaposi. I capolini di tipo radiato, sono formati da un involucro a forma più o meno emisferico composto da brattee disposte in modo embricato e scalato su più serie all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tubulosi (quelli centrali o del disco) e ligulati (quelli periferici o del raggio). Le brattee, simili a foglie e con forme lanceolate, sono libere, quelle esterne hanno degli apici a consistenza fogliacea, quelle interne hanno delle forme ottuse con apici scariosi. Il ricettacolo è piatto o convesso e può essere provvisto di pagliette oppure no (nudo o brevemente frangiato - con scaglie simili a quelle del pappo).
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio sono femminili (talvolta sono presenti degli staminoidi); quelli centrali (del disco) sono ermafroditi e fertili, oppure femminili e sterili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]
Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
Corolla: le corolle dei fiori in genere sono corte. Quelle dei fiori periferici sono raggianti a forma ligulata (zigomorfi) terminati con tre lobi; i colori sono gialli (dorsalmente rossi o verdastri). I fiori centrali, quelli del disco, sono tubulosi (attinomorfi) con delle corolle che terminano con 5 lobi poco profondi.
Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sagittate sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[9] Le appendici apicali delle antere sono brevi e ovate (ottuse). Le teche sono speronate ma senza coda. Le pareti dell'endotecio sono radiali.
Gineceo: lo stilo è filiforme, mentre gli stigmi dello stilo sono due e divergenti e apici arrotondati. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è ingrossato all'apice e con peli concentrati in un anello appena sotto la biforcazione stigmatica.
Il frutto è un achenio con un pappo. Gli acheni hanno delle forme spiraleggianti, sono costoluti e a volte alati; il pericarpo può avere una subepidermide sclerificata. A volte sono trasversalmente rugosi con superficie sericea o glabra. Il pappo è formato da poche scaglie membranose subulate-lineari con bordi ialini disposte su due serie, raramente è assente.
Biologia
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti le brattee dell'involucro possono agganciarsi ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
modificaLa distribuzione delle piante di questa specie è relativa all'Africa (del Sud e dell'Est fino all'Etiopia).
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Filogenesi
modificaLe piante di questa voce appartengono alla sottotribù Arctotidinae (tribù Arctotideae) della sottofamiglia Vernonioideae. Questa assegnazione è stata fatta solo ultimamente in base ad analisi di tipo filogenetico sul DNA delle piante.[13] Precedenti classificazioni descrivevano queste piante nella sottofamiglia Cichorioideae.[14][15]
Haplocarpha così come è descritto attualmente è polifiletico. Alcuni studi suddividono le specie del genere in almeno quattro cladi ben supportati. Le specie H. nervosa e H. rueppelii rappresentano il primo lignaggio divergente (denominato anche Landtia clade). A ridosso del "core" della sottotribù si trova il clade formato dalle specie H. scaposa e H. oocephala. Un clade terminale è formato dalle specie H. lanata e H. lyrata.[16]
Questo genere si differenzia dagli altri della stessa sottotribù per le foglie con bordi fortemente dentati e acheni costoluti senza cavità.[6]
Il numero cromosomico delle specie di questo gruppo è: 2n = 10, 12 e 18.[6]
Elenco delle specie
modificaPer questo genere sono assegnate le seguenti 9 specie:[2]
- Haplocarpha hastata K.Lewin
- Haplocarpha lanata Less.
- Haplocarpha lyrata Harv.
- Haplocarpha nervosa (Thunb.) Beauverd
- Haplocarpha oocephala (DC.) Beyers
- Haplocarpha parvifolia Beauverd
- Haplocarpha rueppelii Beauverd
- Haplocarpha scaposa Harv.
- Haplocarpha schimperi Beauverd
Sinonimi
modificaSono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Landtia Less.
- Schnittspahnia Sch.Bip.
- Ubiaea J.Gay
Note
modifica- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 agosto 2021.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 204.
- ^ Funk & Susanna 2009, pag. 387.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Susanna et al. 2020.
- ^ Funk & Susanna 2009, pag. 336.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 76.
- ^ McKenzie 2006.
Bibliografia
modifica- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, pag. 142-151, ISBN 88-506-2449-2.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione. Volume 3 e 4, Bologna, Edagricole, 2018.
- Robert McKenzie, Elizabeth M. Muller, Amy K.W. Skinner, Per Ola Karis & Nigel P.Barker, Phylogenetic relationships and generic delimitation in subtribe Arctotidinae (Asteraceae: Arctotideae) inferred by DNA sequence data from ITS and five chloroplast regions (PDF) [collegamento interrotto], in American Journal of Botany 2006; 93(8): 1222–1235.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Haplocarpha
- Wikispecies contiene informazioni su Haplocarpha
Collegamenti esterni
modifica- Haplocarpha Royal Botanic Gardens KEW - Database