Trittico (Puccini)
Il Trittico è il titolo cumulativo con cui sono conosciute tre opere in un atto di Giacomo Puccini: Il tabarro su libretto di Giuseppe Adami, Suor Angelica e Gianni Schicchi su libretto di Giovacchino Forzano.
Il Trittico | |
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Rappresentazione d'epoca di Gianni Schicchi | |
Lingua originale | italiano |
Musica | Giacomo Puccini |
Libretto | Il tabarro:Giuseppe Adami (libretto online); Suor Angelica: Giovacchino Forzano (libretto online); Gianni Schicchi: Giovacchino Forzano (libretto online) |
Fonti letterarie | Il tabarro: La houppelande di Didier Gold; Suor Angelica: Giovacchino Forzano; Gianni Schicchi: Divina Commedia |
Atti | tre opere di un solo atto |
Epoca di composizione | estate-autunno 1913 / primavera 1918 |
Prima rappr. | 14 dicembre 1918 |
Teatro | Metropolitan, New York |
Prima rappr. italiana | 11 gennaio 1919 |
Teatro | Teatro Costanzi, Roma |
Autografo | Archivio Storico Ricordi, Milano |
Sviluppo e composizione
modificaIntorno al 1904, Puccini iniziò la pianificazione di una serie di opere in un atto, in gran parte a causa del successo di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.[1] In origine, aveva in mente di scrivere ogni opera per riprendere ognuna delle tre cantiche della Divina Commedia di Dante. Tuttavia, alla fine basò solo Gianni Schicchi sul poema di Dante.[2] Inizialmente Puccini compose solo Il tabarro (l'idea originaria gli fu suggerita dall'ascolto a Parigi, nel 1912, del dramma La houppelande di Didier Gold). Solo in seguito pensò di accompagnare questo truce dramma con altri due lavori di carattere contrastante, appunto Suor Angelica, scritta tra la fine del 1916 ed i primi mesi del 1917, e Gianni Schicchi, terminato nella primavera del 1918.
Prima rappresentazione
modificaLe tre opere furono rappresentate in prima assoluta il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York, poche settimane dopo la firma dell'armistizio che aveva posto fine alla prima guerra mondiale. Gatti Casazza aveva procurato gli interpreti migliori disponibili sul mercato americano (Claudia Muzio, Luigi Montesanto, e Giulio Crimi per Il Tabarro , Geraldine Ferrar per Suor Angelica, Giuseppe De Luca il Crimi e Florence Easton per Gianni Schicchi Per i collegamenti problematici sulle rotte transoceaniche, Puccini non potè recarsi a New York. La direzione del Metropolitan preparò uno spettacolo impeccabile, il teatro era gemito e l'incasso superò le 75.000 Lire. L'esito fu positivo per Gianni Schicchi e per Il Tabarro mentre Suor Angelica venne giudicata un pò fredda[3]. La "prima" fu diretta dal Maestro Roberto Moranzoni, un maestro barese allievo di Mascagni.
Critica
modificaSebbene all'inizio fosse apprezzato soprattutto Gianni Schicchi (che comunque rimane la più rappresentata fra le tre opere anche per la famosa aria O mio babbino caro[4]), mentre Puccini preferiva Suor Angelica, oggi l'orientamento della critica è mutato e tutte e tre le opere sono entrate a pieno titolo nei repertori dei teatri lirici.
Posto nel repertorio
modificaPuccini voleva che tutte e tre le opere fossero eseguite come un insieme, e scrisse a Casa Ricordi per lamentarsi del permesso nel 1920 alla Royal Opera House di Londra di eseguire Il tabarro e Gianni Schicchi senza Suor Angelica. Accettò con riluttanza che le due opere fossero date in un programma con i Balletti russi di Sergej Djagilev, ma quando venne a sapere che Il tabarro era stato lasciato cadere, scrisse all'amica Sybil Seligman per dire "Mi spiace molto che il Trittico venga rappresentato in pezzi - ho dato il permesso per due opere, e non una, in collaborazione con il Balletto russo ".[5] Raramente, però, vengono eseguite tutte assieme, sebbene abbiano conquistato un posto stabile in cartellone.
In televisione è nota la versione del 2008 del Teatro alla Scala di Milano diretta da Riccardo Chailly per la regia di Luca Ronconi ripresa da Rai 2 e trasmessa anche da Classica HD e Rai 5.
Sinossi
modificaLuogo: Una chiatta sulla Senna a Parigi.
Tempo: 1910.
L'opera è molto scura e cupa, piena di violenza: ha un carattere verista.
Luogo: Un convento vicino a Siena.
Tempo: L'ultima parte del XVII secolo.
Questa seconda opera, la preferita di Puccini[6] (ma di solito è quella che viene omessa se sono eseguite solo due opere), è un racconto edificante sulla redenzione religiosa.
Luogo: Firenze.
Tempo: 1299.
La terza opera è la più famosa, una farsa piena di avidità e connivenze.
Discografia parziale
modifica- Trittico, Bartoletti/Freni/Nucci/Alagna - 1991 Decca
- Trittico, Gardelli/Del Monaco/Tebaldi - 1962 Decca
Note
modificaBibliografia
modifica- Daniele Vogrig, Crepuscoli pucciniani. Suor Angelica. Un soggetto «inedito» di Giovacchino Forzano, Terracina, Innuendo, 2014. ISBN 978-88-909076-9-2
- Daniele Vogrig, Gianni Schicchi. Ritratti di un folletto fiorentino, Roma, Lithos, 2019. ISBN 978-8899581848
- Julian Budden, Puccini, traduzione di Gabriella Biagi Ravenni, Roma, Carocci Editore, 2005, ISBN 88-430-3522-3.
Collegamenti esterni
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 235645848 · LCCN (EN) n97125055 · GND (DE) 300234775 · J9U (EN, HE) 987007599716505171 |
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