Le avventure di Saffo
Le avventure di Saffo, poetessa di Mitilene è un romanzo di Alessandro Verri, pubblicato nel 1782. L'autore dà di Saffo una rappresentazione di estrema purezza: il motivo del suicidio della poetessa a causa dell'amore non ricambiato non è esente da influssi della moda wertheriana allora dilagante per l'Europa. La prima edizione fu stampata dal Giunchi di Roma nel 1780 con il falso luogo di Padova.
Le avventure di Saffo, poetessa di Mitilene | |
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Autore | Alessandro Verri |
1ª ed. originale | 1782 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Grecia |
Protagonisti | Saffo |
Trama
modificaVerri utilizza l'espediente letterario tipico dei suoi tempi, cioè il ritrovamento di un raro manoscritto in greco antico che lui traduce in italiano.
Lesbo,VI secolo a.C., la poetessa Saffo è ormai anziana e ha percorso diversi viaggi, insegnando la danza e il canto alle fanciulle. Ora che è anziana, è sola e non riesce più a celebrare Venere. Incontra il giovane e bello Faone, con cui intreccia una intensa relazione amorosa. Ella però, così facendo, incorre nello scherno dei concittadini e soprattutto nelle ire di Venere, che decide di rovinare l'idillio amoroso con una maledizione.
Quando Saffo apprende che Faone è innamorato di una ragazza più giovane, Saffo impazzisce e decide di suicidarsi dalla rupe Leucade.
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