La Legio I Pontica ("del Ponto") fu un'antica legione romana, costituita dall'imperatore Diocleziano ed era ancora esistente all'inizio del V secolo. Non va confusa con una legio Pontica reclutata nel I secolo a.C. da Domizio Calvino per combattere Farnace re del Bosforo.

Legio I Pontica
Descrizione generale
Attiva288-V secolo
Tipolegione romana
CampiTrapezus ed in Isauria sotto Diocleziano
Battaglie/guerreguerre romano-persiane di Galerio
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La Legio I Pontica fu costituita da Diocleziano attorno al 288, come testimonierebbe un'iscrizione riguardante uno dei suoi primi prefetti, un certo T.Aurelius Victor,[1] e comunque in occasione, o poco dopo, l'istituzione della provincia romana del Ponto Polemoniaco. È possibile che abbia preso parte alle campagne persiane di quegli anni del cesare Galerio, mentre l'accampamento principale della legione era a Trapezus a partire dal 297[2] (già sede della Legio XV Apollinaris), come attestato da un'iscrizione lì ritrovata (CIL III, 6746). Sembra, inoltre, abbia mantenuto sue vexillationes nella regione dell'Isauria, nella provincia di Cilicia, durante il regno di Diocleziano.[3]

Nella Notitia dignitatum (Orientis XXXVIII v.16), un documento risalente agli inizi del V secolo, compare ancora a Trapezus, sotto il comando del dux Armeniae.

  1. ^ AE 1972, 636; J.Fitz, p.205, n.789a; Gonzales, vol.2, p.468.
  2. ^ Gonzales, vol.2, p.468; CIL III, 236.
  3. ^ AE 1972, 636; Speidel, p.23; Crow, p.81.

Bibliografia

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  • J.Crow, A Rewiew of the physical remains of the frontiers in Cappadocia, in The defence of roman and byzantine East, BAR International series 297, Oxford 1986.
  • J.Fitz, Honorific title of roman military units in the 3rd Century, Budapest-Bonn, 1983.
  • (ES) Julio Rodriguez Gonzalez, Historia de las legiones Romanas, Madrid, 2003.
  • Ritterling, Emil, "Legio I Pontica", Realencyclopädie of Klassischen Altertumswissenschaft, 1925.
  • M.P.Speidel, The roman army in Asia minor, in Armies and frontiers in Roman and Byzantine Anatolia, BAR International series 156, Oxford 1983.

Collegamenti esterni

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INTERN 3
Note 2