Il libro dei mutamenti

antico testo cinese usato per la divinazione
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Il libro dei mutamenti[2] (易經T, 易经S, YìjīngP, I ChingW[3]; AFI: [î tɕíŋ]), conosciuto anche come Zhou Yi (周易, "I mutamenti della dinastia Zhou"), è ritenuto il primo dei testi classici cinesi sin da prima della nascita dell'impero cinese. È sopravvissuto alla distruzione delle biblioteche operata dal Primo imperatore, Qin Shi Huang Di.

Il libro dei mutamenti
Titolo originale易經
Yìjīng
Altri titoliI Ching; I King
Pagina del libro della dinastia Song
Autoreincerto
1ª ed. originaleintorno al X secolo a.C.
GenereDivinazione
Lingua originalecinese antico

«Esamina dapprima le parole,
medita tutto ciò che esse intendono,
le norme fisse allora si palesano.
Se tu però non sarai l'uomo giusto,
a te il significato non si svela.»

Lo Yijing è diviso in due parti, jing 經 o 'classico' e zhuan 傳 o 'commentario', composti in momenti differenti ma tramandati come testo unico da due millenni circa. La porzione jing è composta da sessantaquattro unità, ognuna basata su un esagramma (gua 卦) composto di sei linee che sono o continue (⚊) rappresentanti il principio yang o interrotte (⚋) rappresentanti il principio yin. Per ogni esagramma vi è una spiegazione chiamata 卦辞 guaci, accompagnata dalla spiegazione delle singole linee costituenti il trigramma chiamate 爻辞 yaoci. I primi due esagrammi del testo 乾 qian e 坤 kun sono accompagnati da due ulteriori testi chiamati 用六 yongliu e 用九 yongjiu.

Considerato da Confucio libro di saggezza, è utilizzato a livello popolare a scopo divinatorio, e dagli studiosi per approfondire aspetti matematici, filosofici e fisici. I metodi per ottenere i responsi sono vari e si passa dai gusci di tartaruga al lancio di 3 monete. Quando si utilizzano gli steli di achillea per estrarre i responsi, l'arte divinatoria è chiamata achilleomanzia.

Anche se la tradizione attribuisce la scrittura della porzione jing al re saggio fondatore della dinastia Zhou occidentale (il re Wen, il "re scrittore", che regnò tra il 1046 e il 1043 a.C.) e a Zhou Gong 周公 (morto ca. 1032 a.C.), ed anche se probabilmente contiene materiali di quell'epoca, è probabile che riceva la struttura che accettiamo come definitiva solo alla fine della dinastia Zhou occidentale o addirittura all'inizio del periodo Zhou orientale.

Tradizionalmente si credeva che i principi dello Yijing avessero avuto origine dal leggendario eroe Fu Hsi (伏羲 Fú Xī). Questa tradizione lo vede come uno dei primi sovrani della Cina (date tradizionali a.C.), a cui sarebbero stati rivelati i trigrammi (八卦 bā gùa), in maniera soprannaturale. A partire dal tempo di il grande (禹 Yǔ), i trigrammi erano stati sviluppati in esagrammi (六十四卦 lìu shí sì gùa), che erano stati registrati nella scrittura Lian Shan (《連山》 Lián Shān, detta anche Lia Shan Yi). Lian Shan, che in cinese significa "montagne continue", comincia con l'attuale esagramma n.52 (艮 gèn), che rappresenta due montagne una sopra l'altra e che si ritiene sia all'origine del nome stesso della scrittura.

In uno dei più importanti commentari (繫辭上, paragrafo 4) al testo ('Xici zhuan' 繫詞傳) si dice "Il Libro dei Mutamenti è alla pari dei cieli e della terra e quindi è in grado di valutare perfettamente la via dei cieli e della terra" (yi yu tian di zhun, gu neng mi lun tian di zhi dao 易与天地准 , 故能彌綸天地之道). L'I Ching è stato infatti spesso inteso come un microcosmo che comprende in sé la via dell'universo.

La filosofia del "cambiamento" derivante da questo e da altri testi ha influenzato notevolmente la letteratura e l'amministrazione del governo della dinastia Zhou. Essa venne elaborata nel tempo e lo Yijing era completo all'incirca al tempo di Han Wu Di (漢武帝 Han Wu Di), durante la dinastia Han (200 a.C. circa). Quasi tutti i commentatori confuciani hanno studiato e commentato il testo, ed i primi commentari canonici al testo (Yi zhuan 易 傳) vengono attribuiti allo stesso Confucio. Comunque il testo non è stato fondamentale solo per i confuciani ma anche per i Taoisti, ed è stato utilizzato anche da molti buddisti. Dalla data della sua prima pubblicazione (parziale) in latino (1687) è diventato anche il più conosciuto testo cinese in Occidente.

I Ching fu introdotto in Europa da Gottfried Wilhelm von Leibniz nella sua pubblicazione del 1697 Novissima sinica (Ultime notizie dalla Cina). Leibniz vide in quel simbolismo (linea spezzata=0; linea unita=1) un perfetto esempio di numerazione binaria come illustrò nel suo saggio del 1705, Spiegazione dell'aritmetica binaria. Il sistema numerico posizionale in base 2 o notazione binaria, verrà poi, come è noto, "riscoperto" nel XIX secolo da George Boole[4][5].

Dopo alcune parziali versioni, la prima vera e integrale traduzione in una lingua europea, fu quella (in tedesco) del grande sinologo Richard Wilhelm che la pubblicò nel 1924 (con una introduzione di Carl Gustav Jung).

Interrogazione

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I metodi di estrazione del responso prevedono estrazioni casuali degli esagrammi riga per riga. Studiandone il meccanismo Carl Gustav Jung coniò il concetto di sincronicità (connessione acausale di uno o più eventi significativi). La corrispondenza dell'estrazione dell'esagramma da una parte e della situazione interrogata dall'altra, ritenute in connessione psichica con l'inconscio personale e collettivo, permette di associare l'esagramma ottenuto alla domanda relativa e ai problemi che essa pone.

Secondo Jung l'idea di associare a dei numeri il principio di base per ottenere l'esagramma deriva dalla filosofia cinese che vede i numeri come un fattore qualitativo e non quantitativo.[6]

Il metodo più in uso prevede il lancio di tre monete uguali. Si decide quale lato rappresenti yin e quale yang, e si attribuisce un valore numerico a ciascun lato della moneta, ovvero 2 per yin e 3 per yang. Si effettua quindi una serie di 6 lanci e si sommano i valori ottenuti, ordinandoli progressivamente dal basso (primo posto) verso l'alto (sesto posto). Si valuterà il valore di ogni singola linea come segue (nell'esempio croce = yin; testa = yang):

Moneta 1 Moneta 2 Moneta 3 Somma Linea equivalente
Croce (2) Croce (2) Croce (2) 6   mobile
Testa (3) Croce (2) Croce (2) 7   fissa
Testa (3) Testa (3) Croce (2) 8   fissa
Testa (3) Testa (3) Testa (3) 9   mobile

Esempio:

Posizione Somma

monete

Linee

equivalenti

Risultato
Sesto posto (6° lancio) 7   fissa Esagramma 50

 

Il crogiolo

Quinto posto (5° lancio) 8   fissa
Quarto posto (4° lancio) 7   fissa
Terzo posto (3° lancio) 7   fissa
Secondo posto (2° lancio) 7   fissa
Primo posto (1° lancio) 8   fissa

La terminologia utilizzata vuole indicare, col termine di linea mobile, una linea "mutevole" che si trasforma dalla polarità originale a quella contrapposta. Una linea spezzata mobile diventa una linea intera fissa. Nell'interpretazione oracolare sono proprio questi tipi di linea a dare complessità all'interpretazione e a permettere la comprensione dell'evoluzione degli eventi, ovvero dei mutamenti temporali che accadranno. Infatti, si ponga che un lancio di monete generi un esagramma che abbia al primo posto una linea spezzata mobile, tale esagramma è solamente il punto di partenza da cui ogni cosa si evolve fino ad arrivare ad una situazione descritta dall'esagramma che abbia al primo posto una linea intera (l'evoluzione di una linea spezzata mobile) e le rimanenti linee identiche all'esagramma di partenza. L'esagramma di partenza andrà valutato per la sua immagine, la sua sentenza e il commento del duca di Chou alla linea risultata mutevole durante il lancio: l'esagramma di arrivo, invece, andrà valutato nella sua interezza fatta eccezione per la linea mutata, e da esso trae origine il consiglio oracolare vero e proprio.

Esempio:

Posizione Somma

monete

Linee

equivalenti

Risultato Mutazione

linee mobili

Esagramma dopo

la mutazione

Seso posto (6° lancio) 9   mobile Esagramma 50

 

Il crogiolo

  fissa Esagramma 34

 

La potenza del grande

Quinto posto (5° lancio) 8   fissa   fissa
Quarto posto (4° lancio) 7   fissa   fissa
Terzo posto (3° lancio) 7   fissa   fissa
Secondo posto (2° lancio) 7   fissa   fissa
Primo posto (1° lancio) 6   mobile   fissa

Steli di millefoglie

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Il sistema più tradizionale di estrazione dei responsi è basato non sul veloce lancio di monete ma sulla manipolazione di bastoncini di Achillea millefoglie o Achillea palustre, operazione più lenta che attraverso un preciso rituale permette di raggiungere uno stato mentale più distaccato e quindi una migliore predisposizione all'interpretazione del responso.

Gli steli della pianta selvatica molto comune anche in Italia, raccolti verso maggio-luglio vengono tagliati e seccati per comporre un insieme di 50 bastoncini. Nel processo di estrazione dell'esagramma, dai 50 bastoncini se ne accantona uno senza più usarlo per tutto il procedimento e si resta con 49, prendendo il mucchietto con entrambe le mani si divide in due parti, tenendone uno nella mano destra ed uno nella mano sinistra. Inizialmente si prende un bastoncino dal gruppo di destra e lo si tiene tra il mignolo e l'anulare della sinistra, poi a turno prima col mucchio di destra e poi con quello di sinistra, si accantonano quattro bastoncini per volta, fino a che non restano uno, due, tre o quattro bastoncini e si mettono i resti tra l'anulare ed il medio e poi tra il medio e l'indice della mano sinistra. Al termine possono restare 9 bastoncini (1+4+4 con probabilità  ) oppure 5 bastoncini (1+3+1, 1+2+2, 1+1+3 con probabilità  ). Si accantonano i 9 o 5 bastoncini e si ripete il processo una seconda volta partendo dal mucchietto di 44 o 40, questa volta ottenendo un numero pari di resto di 8 o 4 bastoncini. Di nuovo si accantonano e partendo dal mucchietto di 32, 36 o 40, si ottiene ancora un numero di 8 o 4 bastoncini.

Un gruppo di 5 o 4 bastoncini è considerato una unità, associata al numero "tre" (maschile).
Un gruppo di 9 o 8 bastoncini è invece una doppia unità, associata al numero "due" (femminile).

Per calcolare il valore della riga dell'esagramma si considera la seguente tabella:

9+8+8 associato a 2+2+2 = 6 linea spezzata mobile

9+8+4 associato a 2+2+3 = 7 linea intera fissa
9+4+8 associato a 2+3+2 = 7 linea intera fissa
5+8+8 associato a 3+2+2 = 7 linea intera fissa

9+4+4 associato a 2+3+3 = 8 linea spezzata fissa
5+8+4 associato a 3+2+3 = 8 linea spezzata fissa
5+4+8 associato a 3+3+2 = 8 linea spezzata fissa

5+4+4 associato a 3+3+3 = 9 linea intera mobile

si trascrive il risultato come riga intera o spezzata, mobile o fissa e si ripete l'intero procedimento (con i 49 bastoncini) sei volte per comporre l'esagramma dalla riga in prima posizione (più bassa) fino alla riga in sesta posizione (più alta).

Al termine del procedimento si ricompone il mucchio di 50 bastoncini, lo si ripone e si passa all'interpretazione del responso.[7]

Note sulle differenze dei due sistemi

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Da un punto di vista statistico di calcolo delle probabilità i due sistemi, quello delle monete e quello degli steli di millefoglie, sono differenti e restituiscono probabilità differenti nel corso dell'estrazione delle linee. I due metodi non differiscono tanto per il carattere, "Yin" o "Yang", delle linee risultanti, quanto piuttosto per il tipo di linea, fissa o mobile (v. tabella qui sotto).

Probabilità delle linee
Monete Steli
linea spezzata mobile 1/8 4/64
linea intera 3/8 20/64
linea spezzata fissa 3/8 28/64
linea intera mobile 1/8 12/64

Ad esempio, nel metodo degli steli, una linea spezzata mobile ha origine dalla serie 9-8-8, che si realizza componendo il 9 alla prima estrazione (un solo modo possibile) con l'8 alla seconda (2 modi distinti) e alla terza (altri 2 modi distinti), dunque 4 modi in tutto sui possibili 64.

Consultazione: i 64 Esagrammi

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Simboli

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Le linee costituenti i trigrammi e gli esagrammi si chiamano 爻 (Pinyin: yáo) e possono essere intere (yáng yáo 阳爻 o gāng yáo 刚爻) oppure spezzate (yīn yáo 阴爻 o róu yáo 柔爻)

Linee
  yáng yáo 阳爻 o gāng yáo 刚爻
  yīn yáo 阴爻 o róu yáo 柔爻

Trigrammi

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La bandiera della Corea del Sud con i suoi quattro trigrammi rappresentanti cielo, acqua, terra e fuoco

I trigrammi (八卦 pīnyīn: bā guà) costituiscono la base del Yi Jing. Questo non significa che esista una precedenza storica dei trigrammi rispetto agli esagrammi[8]; è comunque sicuro che, durante l'epoca conosciuta come Periodo delle primavere e degli autunni, la struttura "trigrammatica" è base essenziale nella lettura divinatoria[9].

 
La bandiera dell'Impero del Vietnam utilizza il trigramma del fuoco
Trigrammi
  qián Cielo 天
  kūn Terra 地
  zhèn Tuono 雷
  kǎn Acqua 水
  gèn Monte 山
  xùn Vento 風
  Fuoco 火
  duì Lago 泽

Esagrammi

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Lista degli esagrammi dell'I Ching.

Segue la lista di tutti i 64 esagrammi del libro in ordine numerico:

1
 
乾 (qián)
2
 
坤 (kūn)
3
 
屯 (zhūn)
4
 
蒙 (méng)
5
 
需 (xū)
6
 
訟 (sòng)
7
 
師 (shī)
8
 
比 (bǐ)
9
 
小畜 (xiǎo xù)
10
 
履 (lǚ)
11
 
泰 (tài)
12
 
否 (pǐ)
13
 
同人 (tóng rén)
14
 
大有 (dà yǒu)
15
 
謙 (qiān)
16
 
豫 (yù)
17
 
隨 (suí)
18
 
蠱 (gŭ)
19
 
臨 (lín)
20
 
觀 (guān)
21
 
噬嗑 (shì kè)
22
 
賁 (bì)
23
 
剝 (bō)
24
 
復 (fù)
25
 
無妄 (wú wàng)
26
 
大畜 (dà xù)
27
 
頤 (yí)
28
 
大過 (dà guò)
29
 
坎 (kǎn)
30
 
離 (lí)
31
 
咸 (xián)
32
 
恆 (héng)
33
 
遯 (dùn)
34
 
大壯 (dà zhuàng)
35
 
晉 (jìn)
36
 
明夷 (míng yí)
37
 
家人 (jiā rén)
38
 
睽 (kuí)
39
 
蹇 (jiǎn)
40
 
解 (xiè)
41
 
損 (sǔn)
42
 
益 (yì)
43
 
夬 (guài)
44
 
姤 (gòu)
45
 
萃 (cuì)
46
 
升 (shēng)
47
 
困 (kùn)
48
 
井 (jǐng)
49
 
革 (gé)
50
 
鼎 (tǐng)
51
 
震 (zhèn)
52
 
艮 (gèn)
53
 
漸 (jiàn)
54
 
歸妹 (guī mèi)
55
 
豐 (fēng)
56
 
旅 (lǚ)
57
 
巽 (xùn)
58
 
兌 (duì)
59
 
渙 (huàn)
60
 
節 (jié)
61
 
中孚 (zhōng fú)
62
 
小過 (xiǎo guò)
63
 
既濟 (jì jì)
64
 
未濟 (wèi jì)

Gli esagrammi possono essere agevolmente individuati attraverso la combinazione dei due trigrammi, superiore ed inferiore, di cui sono composti:

Superiore →

↓ Inferiore

乾 Qián
 
Cielo
震 Zhèn
 
Tuono
坎 Kǎn
 
Acqua
艮 Gèn
 
Montagna
坤 Kūn
 
Terra
巽 Xùn
 
Vento
離 Lí
 
Fuoco
兌 Duì
 
Lago
乾 Qián
 
Cielo
1
 
乾 (qián)
34
 
大壯 (dà zhuàng)
5
 
需 (xū)
26
 
大畜 (dà xù)
11
 
泰 (tài)
9
 
小畜 (xiǎo xù)
14
 
大有 (dà yǒu)
43
 
夬 (guài)
震 Zhèn
 
Tuono
25
 
無妄 (wú wàng)
51
 
震 (zhèn)
3
 
屯 (zhūn)
27
 
頤 (yí)
24
 
復 (fù)
42
 
益 (yì)
21
 
噬嗑 (shì kè)
17
 
隨 (suí)
坎 Kǎn
 
Acqua
6
 
訟 (sòng)
40
 
解 (xiè)
29
 
坎 (kǎn)
4
 
蒙 (méng)
7
 
師 (shī)
59
 
渙 (huàn)
64
 
未濟 (wèi jì)
47
 
困 (kùn)
艮 Gèn
 
Montagna
33
 
遯 (dùn)
62
 
小過 (xiǎo guò)
39
 
蹇 (jiǎn)
52
 
艮 (gèn)
15
 
謙 (qiān)
53
 
漸 (jiàn)
56
 
旅 (lǚ)
31
 
咸 (xián)
坤 Kūn
 
Terra
12
 
否 (pǐ)
16
 
豫 (yù)
8
 
比 (bǐ)
23
 
剝 (bō)
2
 
坤 (kūn)
20
 
觀 (guān)
35
 
晉 (jìn)
45
 
萃 (cuì)
巽 Xùn
 
Vento
44
 
姤 (gòu)
32
 
恆 (héng)
48
 
井 (jǐng)
18
 
蠱 (gŭ)
46
 
升 (shēng)
57
 
巽 (xùn)
50
 
鼎 (tǐng)
28
 
大過 (dà guò)
離 Lí
 
Fuoco
13
 
同人 (tóng rén)
55
 
豐 (fēng)
63
 
既濟 (jì jì)
22
 
賁 (bì)
36
 
明夷 (míng yí)
37
 
家人 (jiā rén)
30
 
離 (lí)
49
 
革 (gé)
兌 Duì
 
Lago
10
 
履 (lǚ)
54
 
歸妹 (guī mèi)
60
 
節 (jié)
41
 
損 (sǔn)
19
 
臨 (lín)
61
 
中孚 (zhōng fú)
38
 
睽 (kuí)
58
 
兌 (duì)

Responso

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Dopo aver interrogato l'oracolo e consultato il testo si ha il responso. La risposta alla nostra domanda è divisa in tre sezioni:

  • La sentenza, lo stato di fatto, la situazione attuale, il responso oracolare
  • L'immagine, la strategia consigliata
  • Le linee mobili, le tattiche opportune

Ciascuna sezione contiene la risposta costituita da metafore. Tra i termini maggiormente ricorrenti troviamo:

  • Il nobile, ovvero persona saggia, retta ed etica; ha compreso la situazione e sa come comportarsi. In altre parole, indica il lettore.
  • Riuscita, tipica risposta affermativa;
  • Sublime riuscita, tipica risposta affermativa rafforzativa della precedente;
  • Il grand'uomo, persona terza al lettore a cui chiedere consiglio; persona non scelta dall'oracolo
  • Nessuna macchia, non sentirsi responsabili degli accadimenti;
  • Attraversare la grande acqua, compiere l'impresa, grandi cambiamenti, osare nella situazione;
  • Non mangiare a casa reca salute, vita sociale ed aprirsi agli altri;
  • Costruire aiutanti, cercare collaboratori, un team o appoggi per lavorare sull'obiettivo richiesto.
  • Avere ove recarsi, andare in un luogo fisico, un rifugio
  • Punti cardinali
    • Est, dove si ricevono gli incarichi, iniziano le cose (associato alla primavera)
    • Sud, dove si lavora su nuovi progetti, si agisce, darsi sa fare (associato di estate)
    • Ovest, dove si lavora su progetti già iniziati (associato all'autunno)
    • Nord, fare il bilancio e sintesi, tirare le somme (associato all'inverno)
  • Stagioni
    • Primavera, momento delle riflessioni, pianificazione, riorganizzazione
    • Estate, maturità, tempo del lavoro, tempo di raccolta
    • Autunno, declino, tempo di raccolta, tempo di concludere
    • Inverno, tempo del riposo e meditazione, studio e crescita interiore

Le espressioni utilizzate possono essere trovate in combinazione, attribuendo uno specifico significato nel contesto della frase e in riferimento alla domanda posta.

Tra le risposte non espressamente scritte ma percepibili ed intuibili nel contesto della risposta e dalla sensibilità della persona sono:

  • Senso del tempo, percepibile a seconda degli accadimenti;
  • Fluire delle cose, le cose non accadono da un momento all'altro ma seguono il loro corso naturale;
  • Accoglienza dell'inaspettato, attendere una risposta che potrebbe essere diversa dalle aspettative.

Studi di Jung sulla sincronicità

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Carl Gustav Jung, oltre che studiare la psiche umana, cercava il modo di definire quegli aspetti dell'inconscio non riconducibili alla storia individuale perché collegati, essendo comuni, all'intera umanità.

Nella prefazione dell'I Ching di Richard Wilhelm del 1948, Jung scrive che aveva già lavorato per oltre trent'anni sulla traduzione di James Legge e approfondisce anche i motivi per cui aveva maturato la propria posizione riguardo al principio di causalità. Pose così le basi che avrebbero in seguito costituito la vera e propria essenza della teoria della Sincronicità del 1952.

Lo studio del meccanismo matematico in cui sono codificati i 64 esagrammi dell'I Ching, lo aveva infatti portato a formulare il principio che connetteva avvenimenti che avvengono in contemporanea, connessi tra loro non da un principio di causa ed effetto ma da sincronicità, cioè nel medesimo contesto o con medesimo contenuto significativo.

Una sincronicità perfettamente sintonizzata sulle necessità psicologiche di quel momento, basata sul principio per cui i simboli, e gli archetipi ad essi correlati, sono patrimonio comune di tutti gli individui essendoci a priori un bacino di conoscenza, contenente ogni informazione, a cui poter accedere liberamente in qualsiasi momento. Queste informazioni sono trasmesse all'umanità dai simboli che hanno il compito di rappresentarle.

«Il popolo cinese possiede una “scienza” che trova proprio nell'I Ching il suo metodo tipico di lavoro. Il principio di tale scienza, come molte altre cose in Cina, è oltremodo diverso da quello su cui invece è impostata la nostra.»

  1. ^ Libro secondo, sezione seconda, capitolo VIII; pp.372-373
  2. ^ La traduzione dal cinese all'italiano a cura della Fondazione Eranos di Ascona, preferisce tradurre "I" con "versatilità" invece di "mutamenti".
  3. ^ A seconda della romanizzazione utilizzata vengono usati anche altri nomi: I Jing, Yi Ching, Yi King.
  4. ^ Piergiorgio Odifreddi C'era una volta un paradosso Giulio Einaudi editore (2001), p. 82
  5. ^ Ubaldo Nicola, Atlante illustrato di filosofia Giunti editore (2005), pp.322-323
  6. ^ Marie-Louise von Franz, Psiche e materia, Bollati Boringheri ISBN 978-88-339-0712-3
  7. ^ Richard Wilhelm, I King (Il libro dei mutamenti), Astrolabio, Roma 1949
  8. ^ Han Zhongmin, Boyi shuolue (1992), sostiene per esempio che gli esagrammi precedano storicamente i trigrammi.
  9. ^ Wang Dongliang, pp.323 e 105.

Bibliografia

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  • Richard Wilhelm, I king. (Il libro dei mutamenti). Introduzione di C. G. Jung. Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini, Roma 1949
  • Richard Wilhelm, I Ching. Il libro dei mutamenti, traduzione di Bruno Veneziani e A. G. Ferrara, Adelphi, 1995, p. 727.
  • I Ching. Il Libro dei Mutamenti. Traduzione e cura di Augusto Shantena Sabbadini, Rudolf Ritsema. Urra, Milano 2011
  • Valter Vico: YI JING (I Ching), Guida alla consultazione diretta e spontanea del Libro dei Mutamenti. Shiatsu Milano Editore 2019.
  • Yuan Huaqing, I Ching. Il libro della mutazione, Vallardi A. 1993
  • (EN) Edward Shaughnessy, I Ching: The Classic of Changes, Ballantine Books, 1998, ISBN 0-345-36243-8.
  • Cyrille Javary, Pierre Faure, Yi Jing - Le livre des changements, Albin Michel, 2012
  • (FR) Wang Dongliang, Les Signes et les mutations, L'asiathèque, 1995.
  • (EN) Lars Bo Christensen, Book of Changes - The Original Core of the I Ching, Amazon Create Space, 2015, ISBN 978-87-997976-1-5.

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