M5 (astronomia)
M 5 (conosciuto anche come NGC 5904) è un ammasso globulare visibile nella costellazione del Serpente (Testa); è piuttosto brillante.
M5 Ammasso globulare | |
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M5 | |
Scoperta | |
Scopritore | Gottfried Kirch |
Data | 1702 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Serpente |
Ascensione retta | 15h 18m 33.75s[1] |
Declinazione | +02° 04′ 57.7″[1] |
Distanza | 24500 a.l. (7500 pc) |
Magnitudine apparente (V) | 5,6[1] |
Dimensione apparente (V) | 23'[1] |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso globulare |
Classe | V |
Dimensioni | 160 a.l. (49 pc) |
Età stimata | 13 miliardi di anni |
Altre designazioni | |
NGC 5904, GCL 34[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi globulari |
Osservazione
modificaPer rintracciare M5 occorre puntare sulla stella Unukalhai (α Serpentis), quindi spostarsi di 8° a ovest e 4°20' verso sud; può essere ripreso nello stesso campo con un oculare a bassi ingrandimenti. In un binocolo 10x50 si presenta come un oggetto quasi stellare nebuloso; un buon binocolo 11x70 ne fornisce una splendida immagine, una macchia argentea dai bordi sfumati. In un rifrattore da 80 mm è una brillante nebulosa rotonda di 5' di diametro, mentre un telescopio da 100mm o più comincia a risolvere in stelle l'ammasso, ma il nucleo rimane irrisolvibile; né aumenta il diametro apparente rivelando le stelle più evanescenti che si trovano alla sua periferia.[2]
M5 può essere osservato da entrambi gli emisferi terrestri, grazie al fatto che la sua posizione è praticamente equatoriale: l'oggetto infatti raggiunge quasi la medesima altezza in cielo da ogni coppia di latitudini opposte (ad esempio 30°N e 30°S), pertanto nessun emisfero risulta particolarmente privilegiato rispetto all'altro per la sua osservazione.[3] Il periodo migliore per la sua individuazione nel cielo serale è quello compreso fra aprile e settembre.
Storia delle osservazioni
modificaÈ stato scoperto da Gottfried Kirch e da sua moglie Maria Margarethe Winckelmann il 5 maggio 1702; Messier riscoprì M5 nel maggio 1764, descrivendolo così: "Bella nebulosa tra la Bilancia e il Serpente, vicino alla stella n° 5 del Serpente (secondo il Catalogo di Flamsteed), di sesta magnitudine; non contiene stelle e, con un buon cielo, si vede bene in un ordinario strumento da un piede [di lunghezza focale]...rivista il 5 sett. 1780, e il 30 genn. e il 22 marzo 1781." La risoluzione in stelle fu ottenuta per la prima volta da William Herschel nel 1791. William Herschel dedica a M5 molte osservazioni, riuscendo anche a risolverlo in stelle per la prima volta; Lord Rosse lo descrive come un oggetto molto concentrato nelle regioni centrali.[2]
Caratteristiche
modificaM5 è situato ad una distanza di circa 24.500 anni luce dalla Terra e contiene più di 100.000 stelle (secondo alcune stime 500.000); si sa che almeno un centinaio di queste sono stelle variabili del tipo RR Lyrae, con periodi che si aggirano intorno ai 0.5 giorni. La sua magnitudine apparente è 5,6.[2]
Questo ammasso mostra una notevole ellitticità e con un'età stimata in 13 miliardi di anni si pensa sia uno degli ammassi globulari più vecchi. Ci appare di circa 17 primi d'arco e con un diametro reale di circa 130 anni luce è anche considerato uno dei più grandi ammassi globulari. M5 si sta allontanando da noi a circa 50 km/s.[2]
Note
modifica- ^ a b c d e SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 5904. URL consultato il 15 novembre 2006.
- ^ a b c d Federico Manzini, Nuovo Orione - Il Catalogo di Messier, 2000.
- ^ Una declinazione di 2° equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 88°; il che equivale a dire che al polo nord l'oggetto è sempre rasente l'orizzonte, in Antartide diventa visibile ad 88°S, mentre all'equatore può essere osservato allo zenit.
Bibliografia
modificaLibri
modifica- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-55332-6.
Carte celesti
modifica- Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su M5
Collegamenti esterni
modifica- (EN) M5,SEDS Messier pages, su messier.seds.org.
- (EN) Historic observations of M5, su seds.org. URL consultato il 21 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2011).
- (EN) Image of M5 by Waid Observatory, su waid-observatory.com.
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 5904 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 5904 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 5904 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 5904 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 5904 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 5904 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.