Mario Zagari

giornalista e politico italiano (1913-1996)

Mario Zagari (Milano, 14 settembre 1913Roma, 29 febbraio 1996) è stato un giornalista, politico e partigiano italiano.

Mario Zagari

Ministro di grazia e giustizia
Durata mandato7 luglio 1973 –
23 novembre 1974
PresidenteMariano Rumor
PredecessoreGuido Gonella
SuccessoreOronzo Reale

Sottosegretario di Stato del Ministero degli affari esteri
Durata mandato13 dicembre 1968 –
6 agosto 1969
PresidenteMariano Rumor
PredecessoreFranco Maria Malfatti,
Giorgio Oliva
SuccessoreDionigi Coppo,
Mario Pedini

Durata mandato23 luglio 1964 –
25 giugno 1968
PresidenteAldo Moro
PredecessoreArialdo Banfi,
Giuseppe Lupis,
Ferdinando Storchi
SuccessoreFranco Maria Malfatti,
Giorgio Oliva

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
Partito Socialista Italiano, Partito Socialista Lavoratori Italiani
CollegioRoma
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaI, IV, V, VI, VII
Gruppo
parlamentare
Unità Socialista,
Partito Socialista Unitario,
Partito Socialista
(SIIS),
Partito Socialista Democratico Italiano
(I legislatura),
Partito Socialista Italiano (IV legislatura),
Partito Socialista Italiano-Partito Socialista Democratico Italiano unificati(IV-V legislatura),
Partito Socialista Italiano
(V, VI e VII legislatura)
CollegioRoma
Incarichi parlamentari
  • Componente della I Commissione (Affari interni) - I legislatura
  • Componente della II Commissione (Affari esterni) - I legislatura
  • Componente della IV Commissione (Finanze e Tesoro) - I legislatura
  • Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 36: "Ratifica dell'accordo di cooperazione economica tra l'Italia e gli Stati Uniti, concluso a Roma il 28 giugno 1948 - I legislatura
  • Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 2511: "Provvedimenti per lo sviluppo dell'economia e l'incremento dell'occupazione" - I legislatura
  • Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 2442: "Ordinamento e attribuzioni del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - I legislatura
  • Componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla disoccupazione - I legislatura
  • Componente della III Commissione (Esteri) - IV, V, VI legislatura
  • Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 1450 "Bilancio dello Stato per il periodo 1º luglio-31 dicembre 1964" - IV legislatura
  • Componente della Commissione parlamentare per il parere al Governo sulle norme delegate nelle materie previste dai trattati della Comunità Economica Europea (CEE) e della Comunità Europea dell'Energia Atomica (CEEA) per la durata della terza tappa - V legislatura
  • Componente della IV Commissione (Giustizia) - VI e VII legislatura
  • Componente della IX Commissione (Lavori Pubblici) - VI legislatura
  • Componente della XII Commissione (Industria e commercio) - VI legislatura
  • Componente della Commissione parlamentare per il parere al governo sui decreti da emanare in esecuzione dei trattati di Lussemburgo del 21 e 22 aprile 1970 in materia di Bilancio delle Comunità Europee, in sostituzione dei contributi finanziari degli stati membri con risorse proprie della Comunità nonché di regolamento dei finanziamenti della politica agricola comune - VI legislatura
  • Componente della Rappresentanza italiana al Parlamento europeo - VII legislatura
Sito istituzionale

Europarlamentare
LegislaturaI II
Gruppo
parlamentare
Gruppo Socialista
Incarichi parlamentari
Vicepresidente
  • Parlamento Europeo dal 27 ottobre 1976 al 6 febbraio 1977
  • Parlamento Europeo dal 7 gennaio 1977 all'8 marzo 1977
  • Parlamento Europeo dal 9 marzo 1977 all'11 maggio 1977
  • Parlamento Europeo dal 12 maggio 1977 al 13 marzo 1978
  • Parlamento Europeo dal 14 marzo 1978 al 12 marzo 1979 : Parlamento Europeo
  • Parlamento Europeo dal 13 marzo 1979 al 16 luglio 1979
  • Ufficio di presidenza del Parlamento europeo dal 18 luglio 1979 al 18 gennaio 1982
  • Parlamento Europeo dal 18 luglio 1979 al 18 gennaio 1982

Questore

  • Parlamento Europeo dal 20 gennaio 1982 al 23 luglio 1984
  • Ufficio di presidenza del Parlamento europeo dal 20 gennaio 1982 al 23 luglio 1984

Membro

  • Commissione economica e monetari dal 14 marzo 1978 al 12 marzo 1979
  • Commissione politica dal 14 marzo 1978 al 12 marzo 1979
  • Commissione per la politica regionale, l'assetto territoriale e i trasporti dal 14 marzo 1978 al 12 marzo 1979
  • Commissione giuridica dal 14 marzo 1978 al 12 marzo 1979
  • Commissione politica dal 20 luglio 1979 al 23 luglio 1984
  • Questori dal 20 gennaio 1982 al 23 luglio 1984
  • Delegazione per le relazioni con il Canada dall'11 aprile 1983 al 23 luglio 1984
  • Commissione per gli affari istituzionali dal 26 luglio 1984 al 20 gennaio 1987
  • Commissione giuridica e dei diritti dei cittadini dal 26 luglio 1984 al 20 gennaio 1987
  • Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti dal 12 febbraio 1985 al 9 marzo 1986
  • Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti dal 10 marzo 1986 /al 20 gennaio 1987

Commissione politica dal 21 gennaio 1987 al 24 luglio 1989

  • Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti dal 21 gennaio 1987 al 13 marzo 1989
  • Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti dal 14 marzo 1989 al 24 luglio 1989

Membro sostituto

  • Commissione politica dal 26 luglio 1984 al 20 gennaio 1987
  • Commissione giuridica e per i diritti dei cittadini dal 21 gennaio 1987 al 24 luglio 1989
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano di Unità Proletaria, Partito Socialista Italiano
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Milano
Professionegiornalista

Biografia

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Mandati parlamentari

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Laureato in legge, giornalista, combatté nella Seconda guerra mondiale come ufficiale degli alpini.
Membro del CLN, entrò nella clandestinità e nell'ottobre 1943 subì un arresto. Dopo essere evaso, riprese la lotta partigiana.
Deputato all'Assemblea costituente, fu rieletto alla Camera alle elezioni del 1963, 1968, 1972 e 1976.
Europeista convinto fin dagli anni della clandestinità, nel 1979 si presentò alle prime elezioni per il Parlamento europeo e venne eletto; si contrappose come candidato dei socialisti a Simone Veil per l'elezione alla presidenza del Parlamento europeo, conseguendo 112 voti contro i 410 che al primo turno fecero eleggere la contendente[1].

Al Parlamento europeo fu rieletto nel 1984, ma non nel 1989; per il decennio successivo presiedette il Consiglio Italiano del Movimento Europeo.

Le peregrinazioni all'interno dell'area socialista

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Socialista, in occasione della scissione di palazzo Barberini del 1947 aderì al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (Psli) fondato da Giuseppe Saragat, dal quale uscirà nel 1949 per entrare nel Partito Socialista Unitario (PSU), una formazione socialista moderata di cui diventò segretario.
Nel 1952 il PSU si fuse con il PSLI e nacque il Partito Socialista Democratico Italiano.

Nel 1958 Zagari uscì dal partito per fondare il Movimento Unitario di Iniziativa Socialista (MUIS), che nel 1959 confluì nel Partito Socialista Italiano.

Incarichi di governo

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Tomba di Mario Zagari nel Cimitero degli Acattolici - Roma

Sottosegretario agli Affari Esteri del secondo e terzo governo Moro e nel I Governo Rumor (1964-1969), fu tra i primi[2] ad evidenziare la tematica della cooperazione allo sviluppo con il Terzo mondo[3]; partecipò che alla conferenza sulla smilitarizzazione degli oceani[4].

Fu poi ministro del Commercio con l'estero nel terzo governo Rumor e nel governo Colombo (1970-1972).

Dall'8 luglio 1973 al 23 novembre 1974 fu Ministro di grazia e giustizia nel quarto e quinto governo Rumor. Durante la sua permanenza al ministero di via Arenula, e nonostante il breve tempo a disposizione, riuscì a varare una serie di provvedimenti che costituirono una svolta epocale nell'ambito di una legislazione che, nel suo complesso, era rimasta ferma agli anni Cinquanta. In questo fu coadiuvato dal suo capo di gabinetto, il magistrato Adolfo Beria d'Argentine, futuro procuratore generale di Milano, e dal capo dell'Ufficio legislativo del ministero. Accelerò il cammino parlamentare di tre disegni di legge che giacevano fermi da anni: quello della riforma del processo del lavoro (approvato nel 1973), quello relativo alla riforma del diritto di famiglia (approvato nel 1975) e quello relativo alla riforma penitenziaria (approvato nel 1975). Fece approvare dal consiglio dei ministri i decreti-legge che diedero luogo alla riforma della società per azioni (1974) e a quella della responsabilità penale (1974).

Nel 1974 fece approvare dal Parlamento una legge-delega per la riforma del codice di procedura penale, che nel 1978 sarà seguita da un progetto di codice che tuttavia rimase sulla carta. In ogni modo la legge-delega del 1974 fornirà la base di quella del 1987, da cui avrà origine il codice di procedura penale del 1989 attualmente in vigore (sia pure largamente modificato). Nel 1973 costituì anche una commissione, suddivisa in due sottocommissioni, la prima presieduta da Enrico Tullio Liebman e la seconda da Virgilio Andrioli, finalizzata ad avanzare delle proposte di riforma del codice di procedura civile. I lavori di questa commissione fornirono il punto di partenza alle successive iniziative di riforma: il disegno di legge-delega del 1981, rimasto sulla carta, e la legge 26 novembre 1990, n. 353 "provvedimenti urgenti per il processo civile".

A livello europeo affrontò la questione dello status dei lavoratori migranti[5].

Fu testimone nelle vicende successive all'opposizione del segreto politico-militare sull'appartenenza al SID di Guido Giannettini, attestando l'esistenza di una consultazione a livello politico-governativo[6]: tali dichiarazioni diedero lo spunto per ricostruire l'esistenza di connivenze istituzionali, nella frapposizione di ostacoli alle indagini sulla ricerca della verità sulla strage di piazza Fontana[7].

In seguito allo scioglimento del PSI nel 1994, si avvicinò alla Federazione Laburista, costituita dalla maggior parte del gruppo parlamentare socialista allora in carica.

Morì nel 1996; è sepolto nel cimitero acattolico di Roma.

Vita privata

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Ebbe una relazione con l'attrice Elena Da Venezia, da cui ebbe un figlio, l'architetto Franco Zagari. Il 29 maggio 1970 sposò Christiane Piguet, di origine svizzera, da cui l’anno successivo nacque il figlio Cristiano. [8]


  1. ^ European Parliament elects Frenchwoman as its first President, The Globe and Mail, 18 luglio 1979
  2. ^ CALANDRI, ELENA. n.d. "Italy's Foreign Assistance Policy, 1959-1969." vol. 12, no. 4 (Nov 2003), p. 509-525.
  3. ^ Tosone, Lorella. n.d. "ITALY'S POLICY OF COOPERATION FOR DEVELOPMENT: A "NATURAL VOCATION" FOR RHETORIC?" no. 25 (Jan 2011), p. 125-144.
  4. ^ Director G C Smith of US Arms Control & Limitation and Disarmament Agency 26 marzo 1969, New York Times, Pg. 1, Col. 4.
  5. ^ W European justice mins call for special study of legal problems encountered 2 giugno 1974, New York Times, Pg. 4, Col. 1.
  6. ^ A queste conclusioni arrivò la relazione di minoranza della Commissione inquirente, che propose l'incriminazione per falsa testimonianza di Rumor, Andreotti e Tanassi: la proposta fu poi respinta dal Parlamento in seduta comune nell'VIII Legislatura.
  7. ^ Marco Nozza, Il pistarolo. Da Piazza Fontana, trent'anni di storia raccontati da un grande cronista, Il Saggiatore, 2011.
  8. ^ ZAGARI, Mario in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato il 6 agosto 2023.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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