Matteo di Costantinopoli
Matteo di Costantinopoli, ovvero Matteo II di Equilio (... – 1226) è stato patriarca latino di Costantinopoli dal 1220 al 1226.
Matteo di Costantinopoli patriarca della Chiesa cattolica | |
---|---|
Incarichi ricoperti |
|
Consacrato vescovo | 1217 circa |
Elevato patriarca | 16 febbraio 1220 |
Deceduto | 1226 |
Intorno al 1217[1] divenne vescovo di Equilio[1] (Jesolo)[2] nel ducato di Venezia.[2] Il 16 febbraio 1220[1][3] fu elevato da papa Onorio III al patriarcato di Costantinopoli.[2] Agli esordi del suo ministero, egli sembrò seguire i passi falsi del suo predecessore, vivendo nel lusso, dissipando le rendite della sua Chiesa e negligendo i suoi doveri pastorali.[2] Gli venne inoltre imputato di aver chiuso trattati illeciti con i veneziani contro le altre nazioni.[2] Informato di queste notizie, il papa minacciò di interdirlo e deporlo qualora non avesse mutato la propria condotta.[2] Morì prima della fine del 1226.[1][2]
Note
modificaBibliografia
modifica- Padri Benedettini della Congregazione di S.Mauro in Francia, L'Arte di verificare le date dei fatti storici delle inscrizioni delle cronache e di altri antichi monumenti dal principio dell'era cristiana fino all'anno 1770, traduzione di Giuseppe Pontini di Quero, vol. 2, Venezia, Tipografia Gatti, pp. 462-463.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) David M. Cheney, Matteo di Costantinopoli, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Patriarch Matteo, su gcatholic.org. URL consultato l'8 dicembre 2020.