NGC 864

galassia a spirale situata nella costellazione della Balena

NGC 864 è una galassia a spirale situata nella costellazione della Balena, a una distanza di circa 63 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

NGC 864
Galassia a spirale
NGC 864 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data25 ottobre 1785 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta02h 15m 27.6s [2]
Declinazione06° 00′ 09.0″ [2][1]
Distanza62,7 milioni di a.l.
(19,21 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)10,9 [3]
nella banda B: 11,4 [3]
Redshift+0,005210 ± 0,000004 [2]
Luminosità superficiale13,94
Angolo di posizione20° [3]
Velocità radiale1562 ± 1 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSAB(rs)c [2], SBc [3], SAB(rs)c? [1]
Dimensioni73 500 a.l.
(22 530 pc)
Altre designazioni
PGC 8631
MCG 1-6-61
UGC 1736
CGCG 413-66
KARA 96
IRAS 02128+0546 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 864
Categoria di galassie a spirale

Scoperta

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La galassia è stata scoperta il 25 ottobre 1785 dall'astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.[1]

Descrizione

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NGC 864 ha una classe di luminosità III e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Morfologia

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NGC 864 ripresa dal telescopio spaziale Hubble.

NGC 864 è stata utilizzata da Gérard de Vaucouleurs come esempio di galassia di tipo morfologico SAB(rs)c nel suo atlante delle galassie.[4][5] Nella banda K dell'infrarosso, NGC 864 presenta una barra centrale di 36 arcosecondi la cui ellitticità massima è di 0,47. L'angolo di posizione è di 105°.[6]

Nel 2002, Eskridge, Frogel e Pogge hanno pubblicato un articolo che descriveva la morfologia di 205 galassie a spirale o lenticolari. Le osservazioni sono state effettuate nella banda H dell'infrarosso e nella bande B (blu). Secondo gli autori, NGC 864 è una galassia a spirale di tipo SABc nella banda B e di tipo SBb nella banda H. NGC 864 presenta una forte barra leggermente incurvata con delle anse alle sue estremità. I bracci sono asimmetrici e iniziano prima del punto di intersezione con la barra. Il braccio a sud-est ha un'apparenza bizzarra, perché assomiglia più a una serie di segmenti lineari che a una curva. I bracci fanno meno di un semigiro prima di perdere la loro integrità e la parte esterna della spirale è flocculosa.[7]

Nucleo contornato da un disco

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Grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Hubble, è stato rilevato un disco di formazione stellare attorno al nucleo di NGC 864. La dimensione del suo semiasse maggiore è stimata in 90 pc (~295 anni luce).[8]

Buco nero supermassiccio

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Misure basate sulla luminosità della banda K dell'infrarosso vicino del bulbo galattico di NGC 864, danno un valore di 106,4   (2,5 milioni di masse solari) per il buco nero supermassiccio posto al suo centro.[9]

Gruppo di NGC 864

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NGC 864 è la galassia più brillante di un gruppo di almeno tre galassie che porta il suo nome. Le altre due galassie del Gruppo di NGC 864 sono UGC 1670 e UGC 1803.[10]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 864, su cseligman.com. URL consultato il 21 agosto 2024.
  2. ^ a b c d e f g Results for object NGC 864, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 21 agosto 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 800 à 899, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 21 agosto 2024.
  4. ^ Gérard de Vaucouleurs' Atlas of Galaxies, NGC 864
  5. ^ (EN) The Galaxy Morphology Website, NGC 864, su kudzu.astr.ua.edu. URL consultato il 21 agosto 2024.
  6. ^ John S. Mulchaey, Michael W. Regan e Arunav Kundu, The Fueling of Nuclear Activity. I. A Near-Infrared Imaging Survey of Seyfert and Normal Galaxies (PDF), in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 110, n. 2, giugno 1997, p. 299-319, Bibcode:1997ApJS..110..299M, DOI:10.1086/313005.
  7. ^ Paul B. Eskridge, Jay A. Frogel, Richard W. Pogge e et al., Near-IR and Optical Morphology of Spiral Galaxies (PDF), in The Astrophysical Journal Supplement Serie, vol. 143, n. 1, novembre 2002, p. 73-111, Bibcode:2002ApJS..143...73E, DOI:10.1086/342340.
  8. ^ S. Comerón, J. H. Knapen, J. E. Beckman, E. Laurikainen, H. Salo, I. Martínez-Valpuesta e R. J. Buta, AINUR: Atlas of Images of NUclear Rings (PDF), in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, 402#4, marzo 2010, p. 2462-2490, Bibcode:2010MNRAS.402.2462C, DOI:10.1111/j.1365-2966.2009.16057.x.
  9. ^ X.Y. Dong e M.M. De Robertis, Low-Luminosity Active Galaxies and Their Central Black Holes, in The Astronomical Journal, 131#3, marzo 2006, p. 1236-1252, Bibcode:2006AJ....131.1236D, DOI:10.1086/499334.
  10. ^ (FR) Une liste des groupes de galaxies proches, Un Atlas de l'Univers, Richard Powel, su atunivers.free.fr. URL consultato il 21 agosto 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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