Nexus 6P

Smartphone del 2015 di Google

Il Nexus 6P (nome in codice Angler) è il settimo smartphone di Google ed è realizzato in partnership con Huawei, preceduto dal Nexus One (HTC), Nexus S, Galaxy Nexus (Samsung), Nexus 4, Nexus 5 (LG) e Nexus 6 (Motorola). Questo dispositivo è in vendita tramite il Google Store o tramite canali di distribuzione esterni.

Nexus 6P
smartphone
CommittenteGoogle
SerieNexus
Presentazione29 settembre 2015
Fine vendita19 febbraio 2016
SuccessorePixel
Comunicazione
Reti2G/3G/4G/4G Plus fino a 300 Mbps

GSM: 850/900/1800/1900 MHz WCDMA: bande: 1/2/4/5/6/8 Bande LTE: 1/3/5/7/8/20

ConnettivitàLTE cat. 6

Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac 2x2 MIMO, dual-band (2,4 GHz, 5,0 GHz) Bluetooth 4.2 NFC GPS/GLONASS Bussola digitale

Software
Sistema operativoAndroid nativo 6.0 (Marshmallow) → Android 6.0.1 (Marshmallow) → Android 7.1.1 (Nougat) →Android 8.0 (Oreo)
Hardware
SoCSnapdragon 810
InputSchermo capacitivo multi touch, sensore di prossimità
ConnettoreUSB-C
Display
Rapporto1,78:1
Diagonale5,7"
Risoluzione2560 px x 1440 px
Densità518 ppi
Altro
Dimensioni159,3 mm x 77,8 mm x 7,3 mm
Peso178 g
Colorazionigrafite, alluminio, argento, oro
Riconoscimento biometricoSensore di impronte digitali
Sito web(EN) Nexus 6P - Google, su google.it/nexus. URL consultato il 28 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2015).

Il telefono è stato presentato con Android 6.0 chiamato "Marshmallow", come i famosi dolciumi statunitensi.

Sin dalla presentazione, è stato disponibile in Molte colorazioni, grafite, alluminio, argento e oro (quest'ultima esclusiva cinese). Tutte le varianti sono realizzate in una scocca di metallo unibody che ha la barra di vetro nera per tutti i modelli.

Il dispositivo è assieme al Nexus 5X di LG, il primo ad essere commercializzato con la nuova versione 6.0 del sistema operativo Android, il primo nexus ad avere un connettore USB-C e il primo nexus ad avere un sensore d'impronte, posizionato sul retro.

Software

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Android.

Come con i precedenti modelli, il Nexus 6P utilizza il sistema operativo mobile Android, sviluppato da Google. Il Nexus 6P monta la versione 6.0 Marshmallow del sistema operativo.

Il 7 dicembre 2015 viene rilasciato l'aggiornamento ad Android 6.0.1 introducendo le nuove emoji dello standard Unicode 8.0, gli aggiornamenti di sicurezza mensili e svariate correzioni di bug minori.

Attualmente (2018) il supporto mainstream è terminato per cui non ci saranno avanzamenti di versione di Android, rimanendo quindi alla versione 8.1 Oreo. Gli aggiornamenti mensili di sicurezza invece sono garantiti fino alla fine del 2019.

Hardware

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Schermo

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Lo schermo misura 5,7 pollici e il display è di tipo AMOLED Quad HD con una risoluzione di 2560 × 1440 pixel. Il vetro del Nexus 6P è un Corning Gorilla Glass 4, multi-touch (max. 10 tocchi contemporanei) e oleofobico a prova di impronte. La densità di pixel è di 518 ppi (pixel-per-inch, pixel per pollice). Il Nexus 6P è dotato di un sensore di luce ambientale per regolare la luminosità dello schermo automaticamente.

CPU e RAM

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Il Nexus 6P è fornito del processore a 64 bit octa core Qualcomm Snapdragon 810 in versione 2.1 (quattro core "ARM Cortex-A57 MPcore Harvard Superscalar" a 64-bit con frequenza di clock massima di 1958 MHz e quattro core "ARM Cortex-A53 MPcore Harvard Superscalar" a 64-bit con frequenza di clock massima di 1555 MHz[1]) ed è dotato di 3 GB di RAM LPDDR4. Possiede inoltre una GPU Adreno 430 con frequenza massima di 650 MHz[2].

Tasti fisici

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Ci sono un totale di due comandi fisici: il bilanciere del volume ed il pulsante accensione/stand-by entrambi a destra, entrambi realizzati in materiale ceramico (il pulsante di accensione è leggermente zigrinato per riconoscerlo facilmente dal bilanciere del volume).

Il Nexus 6P presenta due casse stereo posizione sulla parte anteriore del telefono. La prima cassa in alto funge anche da capsula auricolare. Il jack da 3,5 mm per le cuffie si trova sul bordo anteriore.

Il Nexus è stato dotato di un sensore posteriore da 12.5 mpx con stabilizzatore digitale. Supportate le funzionalità rilevazione volti, geotagging, HDR+, Panorama e la nuova funzione Photo Sphere, che permette di creare foto panoramiche a 360°. L'acquisizione video massima è alla risoluzione 4K a 30 fps. Vi è anche la possibilità di scattare in modalità smart burst, con slow motion a 120 e 240 FPS. Per quanto riguarda il sensore anteriore è stata inserita un sensore da 8 mpx. I pixel utilizzati dalla fotocamera posteriore hanno una larghezza di 1,55 micron, con conseguente cattura di più luce per scatti ottimali anche in situazione di scarsa luminosità. È disponibile anche un flash led dual tone e autofocus laser.

Sensori

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Il Nexus 6P ha al suo interno l'Android Sensor Hub, presentato da Google: un coprocessore a basso voltaggio con il compito di gestire il funzionamento di tutti i sensori, sgravando il lavoro al processore primario e giovando sull'autonomia del dispositivo. È inoltre dotato di giroscopio, accelerometro, magnetometro, barometro, bussola, sensore di luce ambientale e sensore biometrico per le impronte digitali. Supporta infine la connettività GPS e GLONASS. La maggior parte di questi sensori sono posizionati all'interno della caratteristica banda di vetro nera sul retro, per permettere una ricezione e una velocità ottimali evitando di subire interferenze dal corpo in alluminio del dispositivo.

Memoria

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Nexus 6P è disponibile in tre varianti: 32 GB, 64 GB o 128 GB. I dati vengono memorizzati su una memoria flash integrata e non vi è possibilità di espansione. L'unico modo per "espandere" la memoria è utilizzare servizi di cloud storage quali Google Drive o simili oppure usare delle pendrive USB via OTG

Batteria

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Il telefono monta un accumulatore ai polimeri di litio da 3450 mAh, integrato nel sistema e non estraibile, ricaricabile tramite USB di tipo C.

  1. ^ PDAdb.net, Qualcomm Snapdragon 810 MSM8994 v2.1 Multi-core Application Processor with Modem Datasheet | CPUlist | PDAdb.net, su pdadb.net. URL consultato il 28 marzo 2016.
  2. ^ Qualcomm Adreno 430, su notebookcheck.net. URL consultato il 28 marzo 2016.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  NODES
INTERN 2
Note 3