Occlusiva palatale sorda
L'occlusiva palatale sorda è una consonante, rappresentata con il simbolo [c] nell'alfabeto fonetico internazionale (IPA).
Occlusiva palatale sorda | |
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IPA - numero | 107 |
IPA - testo | c |
IPA - immagine | |
Unicode | U+0063 |
Entity | c |
SAMPA | c
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X-SAMPA | c
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Kirshenbaum | c
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Ascolto | |
Nella lingua italiana tale fono non è presente. Tuttavia è riscontrabile in alcune lingue del Paese come il friulano, il corso, alcuni dialetti gallo-italici come il bolognese, il calabrese meridionale e alcuni dialetti di transizione tra il mondo galloitalico e quello retoromanzo come il dialetto noneso e vari dialetti lombardi alpini[1]. Nel Toscano è presente la distinzione tra il plurale di secchio ['secci] e il plurale di secco ['sekki].
Caratteristiche
modificaLa consonante /c/ presenta le seguenti caratteristiche:
- il suo modo di articolazione è occlusivo, perché questo fono è dovuto all'occlusione del canale orale (la bocca), seguita da un brusco rilascio detto esplosione;
- il suo luogo di articolazione è palatale, perché nel pronunciare tale suono il dorso della lingua tocca il palato;
- è una consonante sorda, in quanto questo suono è prodotto senza vibrazione da parte delle corde vocali.
In italiano
modificaIn italiano questo fono non esiste nell'alfabeto standard, tuttavia può comparire un suono simile nella lingua parlata, precisamente nel digramma ⟨ch⟩ quando seguito dalla vocale anteriore [i]: in questo caso si tenderà a produrre un insieme di foni simile, trascrivibile come [kj] dove [j] rappresenta l'approssimante palatale (semivocale) prodotta in seguito alla distorsione dovuta alla [k] precedente (il fono [c] differisce per una maggiore vicinanza della lingua al palato). In italiano questo fono non costituisce una lettera standard, tuttavia è riscontrabile una forte somiglianza con [c] in alcuni casi, come (allofono) del suono velare [ɡ] quando posto davanti a vocale anteriore (detta appunto palatale). Nella grafia, si aggiunge anche una ⟨h⟩ per non confonderlo con l'affricata postalveolare sonora [tʃ],
Altre lingue
modificaAlbanese
modificaIn lingua albanese tale fono è reso con la grafia ⟨q⟩:
- kuq "rosso" [kuc]
Calabrese meridionale
modificaNel calabrese meridionale, tale fono è reso ⟨chj⟩:
- Chjù [cuː]
Ceco e slovacco
modificaIn lingua ceca e slovacca tale fono è reso con la grafia ⟨t⟩ (seguita da i) o ⟨ť⟩:
- ceco čeština "lingua ceca" [ˈt͡ʃɛʃcɪna]
- slovacco späť "indietro" [spæc] / [spɛc]
Corso e gallurese
modificaIn lingua corsa e in gallurese questo suono è reso con la grafia ⟨chj⟩ seguita da vocale:
Emiliano
modificaNel dialetto bolognese della lingua emiliana, tale fono è reso con la grafia ⟨c'⟩:
- vèc' "vecchio" [vec]
Friulano
modificaIn lingua friulana questo suono è reso con la grafia ⟨cj⟩ seguita da vocale:
Ungherese
modificaIn lingua ungherese tale fono è reso con la grafia ⟨ty⟩:
- tyúk [cuːk]
Greco
modificaIn lingua greca tale fono è reso ⟨κ⟩ (seguita da /e/~/ɛ/ ed /i/) nell'alfabeto greco:
- λύκαινα (traslitterato lýkaina) "lupa" [ˈlicenɐ]
- κέφαλος (traslitterato képhalos) "cefalo, muggine" [ˈcɛfɐlos]
- λύκειο (traslitterato lýkeio) "liceo" [ˈlicio]
- έλκηθρο (traslitterato élkīthro) "slitta" [ˈɛlciθro]
- κίνητρο (traslitterato kínītro) "incentivo, incitamento, movente, stimolo" [ˈcinitro]
- κοινόβιο (traslitterato koinóbio) "cenobio" [ciˈnɔvio]
- κυκλάμινο (traslitterato kyklámino) "ciclamino" [ciˈklɐmino]
- καθεστηκυία (traslitterato kathestīkyía) "prevalsa, stabilita" [kɐθestiˈciɐ]
Macedone
modificaIn lingua macedone tale fono è reso ⟨ќ⟩ nell'alfabeto cirillico:
- вреќа "borsone" [ˈvrɛca]
Note
modifica- ^ lombardi, dialetti, in Enciclopedia dell'italiano, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011