Oratorio di San Valentino (Costabissara)
L'oratorio di San Valentino è una piccola chiesa sita nell'omonima località in via Roma a Costabissara in provincia di Vicenza.
Oratorio di San Valentino | |
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Oratorio di San Valentino a Costabissara | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Costabissara |
Coordinate | 45°34′42.7″N 11°28′41.48″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Valentino |
Diocesi | Vicenza |
Consacrazione | 1685 |
Fondatore | Enea e Scipione Repetta |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1684 |
Completamento | 1685 |
Costruito nel 1684 dai conti Repeta, passò ai conti Sassatelli quindi ai signori Serbelloni nel XIX secolo che lo lasciarono in eredità all'ospedale civico di Vicenza[1], dal quale i Conte lo comprarono[2]. Appartiene ora alla famiglia Toniolo.
Nei primi anni del Novecento diviene subordinata alla parrocchia del paese, la parrocchia di San Giorgio[3], pur mantenendo l'ufficiazione della festa di san Valentino e il canto dell'Oremus del santo durante la processione il terzo giorno delle rogazioni[4].
Storia
modifica«Soli Deo Gloria - Eneas et Scipio Co, Co, Repetta propria communi devozione Divo Valentino dicarunt Anno MDCLXXXIIII»
«Enea e Scipione Repeta dedicarono al santo Valentino in segno della loro comune devozione nell'anno 1684»
La chiesa venne costruita nel 1684 dai fratelli Enea e Scipione Repeta, della famiglia veneziana Repeta e già possessori di una casa recante un affresco sulla facciata (Casa Repeta)[4].
Venne benedetta il 2 ottobre 1685 dall'arciprete del duomo di Vicenza, Antonio Monza, mentre nel 1748 è ufficiata dal cappellano don Giuseppe Palluselli, della diocesi di Feltre[6]. All'epoca la mansioneria era di 5 messe a settimana[4].
Successivamente viene ereditata dai conti Sassatelli per poi passare ai signori Serbelloni nel XIX secolo, che la lasciarono in eredità all'ospedale civico di Vicenza[1], dal quale i Conte la comprarono[2].
Struttura
modificaL'oratorio è di forma rettangolare e sulla facciata presenta tre statue: una raffigurante san Valentino posta sul timpano e due di san Rocco e san Sebastiano poste ai lati del portale[1]. Sopra la porta è presente un'iscrizione che ricorda l'anno di costruzione e i costruttori.
All'interno è presente un altare alla romana in pietra con sopra due statue di angeli che tengono in mano un crocifisso sospeso tra le nubi; tra gli angeli era originariamente presente una pala che raffigurava san Bovo Cavaliere, probabilmente rimossa dopo l'acquisto da parte dei Conte[3][4]. Al suo posto ora è presente una statua in gesso del patrono fatta mettere dalla contessa Elisa Conte Dalle Ore il 14 febbraio 1943[7].
Le pareti interne, un tempo affrescate, sono state intonacate intorno agli anni quaranta[7] mentre l'esterno presenta finte bugne angolari affrescate su parti di intonaco e una finta loggia sulla facciata[2].
Note
modificaBibliografia
modifica- Balistreri, Lovato, Traverso e Vighy, Costabissara, memorie e rilievi degli edifici di un tempo, Venezia, Cluva, 1991, ISBN 88-7259-004-3.
- Alessandro Dalla-Cà, Costabissara, memorie storiche, Schio, 1904.
Voci correlate
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