Orologio (costellazione)

costellazione

L'Orologio (in latino Horologium, abbreviato in Hor) è una delle ottantotto costellazioni moderne; si tratta di una costellazione minore dell'emisfero meridionale, posta ad una declinazione di circa -55°. Venne originariamente chiamata Horologium Oscillatorium (l'Orologio Oscillante) da Nicolas Louis de Lacaille[1], in onore dell'inventore dell'orologio a pendolo, Christiaan Huygens; la costellazione, infatti, venne visualizzata da Lacaille appunto come un orologio a pendolo con lancetta dei secondi[2]; la costellazione venne in seguito indicata come Horologium in un catalogo stellare del 1763[3].

Orologio
Mappa della costellazione
Nome latinoHorologium
GenitivoHorologii
AbbreviazioneHor
Coordinate
Ascensione retta3 h
Declinazione-55°
Area totale249 gradi quadrati
Dati osservativi
Visibilità dalla Terra
Latitudine min-90°
Latitudine max+23°
Transito al meridiano25 dicembre, ore 21
Stella principale
Nomeα Horologii
Magnitudine app.3,9
Altre stelle
Magn. app. < 3Nessuna
Magn. app. < 618
Costellazioni confinanti
Da est, in senso orario:
Immagine dell'Orologio

Caratteristiche

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NGC 1512, una delle galassie più brillanti della costellazione.

L'Orologio è una piccola e oscura costellazione del profondo emisfero australe; non contiene alcuna stella luminosa a eccezione della α Horologii, situata nella parte più settentrionale della costellazione, che però è di magnitudine 3,85, dunque visibile solo sotto un cielo non inquinato. L'individuazione dell'Orologio può essere facilitata grazie alla presenza della brillante Achernar, una delle stelle più brillanti della volta celeste, che rappresenta la foce di Eridano; l'Orologio si trova pochi gradi a est di questa stella e occupa la regione oscura posta fra questa e il gruppetto di stelle di terza grandezza che rappresentano la costellazione del Reticolo.

Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra ottobre e febbraio; la sua declinazione australe fa sì che sia invisibile da una gran parte dell'emisfero nord, mentre alle latitudini mediterranee si presenta visibile solo per metà. La parte più meridionale si osserva invece solo in prossimità del Tropico del Cancro, mentre dall'emisfero sud è in massima parte circumpolare.

Stelle principali

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Stelle principali della costellazione dell'Orologio.

Stelle doppie

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La costellazione ospita alcune stelle doppie e multiple facili da risolvere.

  • HD 18265 fa parte di un sistema binario ottico a tre stelle; si tratta di una stella arancione di magnitudine 6,2, separata da una compagna giallastra di settima grandezza da 1,5 primi d'arco, dunque risolvibile anche con un binocolo. La componente secondaria è però a sua volta una doppia, essendo formata da due astri di simile magnitudine separati da circa 8".
  • HD 24706 è una stella arancione di magnitudine 5,9, dunque al limite della visibilità a occhio nudo, che presenta una compagna di ottava risolvibile con un potente binocolo.
  • HD 27588 e HD 27589 formano una coppia simile alla precedente, sia come magnitudine delle componenti che come separazione; si trova sul confine con il Reticolo.
Principali stelle doppie[4][5]
Nome Magnitudine
Separazione
(in secondi d'arco)
Colore
A B
HD 18265-SAO 232934/5 02h 54m 06s -50° 52′ 17″ 6,22 7,60 90,0 ar + g
SAO 232934/5 02h 54m 06s -50° 52′ 17″ 7,82 8,00 8,0 g + ar
HD 24706 03h 53m 33s -46° 53′ 37″ 5,93 8,44 75,0 ar + g
HD 27588/601 04h 19m 17s -44° 16′ 05″ 5,33 8,58 72,0 ar + g

Stelle variabili

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Le stelle variabili della costellazione sono in numero esiguo, ma alcune di esse sono piuttosto appariscenti.

La R Horologii è la più brillante; si tratta di una Mireide che in lase di massima raggiunge la magnitudine 4,7, diventando così una delle variabili del suo tipo più luminose del cielo. In fase di minimo è invece di quattordicesima grandezza.

La TW Horologii è invece una stella al carbonio variabile semiregolare attorno alla quinta e sesta magnitudine.

Principali stelle variabili[4][5][6]
Nome Magnitudine
Periodo
(giorni)
Tipo
Max. Min.
R Horologii 02h 53m 53s -49° 53′ 23″ 4,7 14,3 407,6 Mireide
T Horologii 03h 00m 52s -50° 38′ 32″ 7,2 13,7 217,6 Mireide
U Horologii 03h 52m 47s -45° 49′ 48″ 7,8 15,1 348,4 Mireide
TV Horologii 02h 30m 16s -57° 48′ 34″ 6,74 6,89 30: Semiregolare
TW Horologii 03h 12m 33s -57° 19′ 18″ 5,72 5,95 158: Semiregolare (Stella al carbonio)

Oggetti del profondo cielo

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Oggetti non stellari nella costellazione dell'Orologio.

Nonostante le piccole dimensioni l'Orologio contiene alcune galassie brillanti, soprattutto nella parte più settentrionale.

NGC 1433 è la più appariscente; si tratta di una galassia spirale barrata ben visibile anche con un piccolo telescopio. Simile, ma con i bracci più raccolti, è la NGC 1457, mentre NGC 1512 è una galassia spirale con un vistoso anello di stelle giovani e gas posto nel bordo più esterno.

Nella parte meridionale è invece presente un ammasso globulare molto concentrato, catalogato come NGC 1261.

Principali oggetti non stellari[5][7][8]
Nome Tipo Magnitudine
Dimensioni apparenti
(in primi d'arco)
Nome proprio
NGC 1261 03h 12m 15s -55° 13′ : Ammasso globulare 8,3 6,9
NGC 1433 03h 42m 01s -47° 13′ 20″ Galassia 10,1 6,5 x 5,9
NGC 1457 03h 44m 32s -44° 38′ 44″ Galassia 10,7 8,1 x 1,8
NGC 1512 04h 03m 54s -43° 20′ 57″ Galassia 10,6 8,9 x 5,6
NGC 1527 04h 08m 24s -47° 53′ 50″ Galassia 11,0 3,7 x 1,4

Sistemi planetari

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La stella ι Horologii possiede un sistema planetario formato da un solo pianeta noto, la cui massa potrebbe essere svariate volte superiore a quella di Giove.

Sistemi planetari[4]
Nome del sistema
Tipo di stella
Numero di pianeti
confermati
ι Horologii 02h 42m 33s -50° 48′ 03″ 5,40 Subgigante gialla 1 (b)
  1. ^ Académie des sciences (France) Auteur du texte, Histoire de l'Académie royale des sciences ... avec les mémoires de mathématique & de physique... tirez des registres de cette Académie, su Gallica, 1752. URL consultato il 20 agosto 2024.
  2. ^ Star Tales – Horologium, su ianridpath.com. URL consultato il 20 agosto 2024.
  3. ^ Morton Wagman, Lost stars: lost, missing, and troublesome stars from the catalogues of Johannes Bayer, Nicholas-Louis de Lacaille, John Flamsteed, and sundry others, McDonald & Woodward Pub. Co, 2003, ISBN 978-0-939923-78-6.
  4. ^ a b c Result for various objects, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 4 giugno 2009.
  5. ^ a b c Alan Hirshfeld, Roger W. Sinnott, Sky Catalogue 2000.0: Volume 2: Double Stars, Variable Stars and NonstellarObjects, Cambridge University Press, aprile 1985, ISBN 0-521-27721-3.
  6. ^ The International Variable Stars Index - AAVSO, su Results for various stars. URL consultato il 20 giugno 2009.
  7. ^ The NGC/IC Project Public Database, su Results for various objects. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  8. ^ NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for various stars. URL consultato il 20 ottobre 2006.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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