Osservatorio di Ulugh Beg
L'osservatorio di Ulugh Beg è un osservatorio astronomico che si trova a Samarcanda, nell'odierno Uzbekistan. Fu costruito nel 1429 dal principe timuride e astronomo Ulugh Beg. È considerato dagli studiosi uno dei migliori osservatori dell'Islam medievale[1]. L'osservatorio venne distrutto nel 1449 e fu riscoperto solo nel 1908.
Osservatorio di Ulugh Beg | |
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Stato | Uzbekistan |
Località | Samarcanda |
Fondazione | 1420 |
Mappa di localizzazione | |
Storia
modificaBene protetto dall'UNESCO | |
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Samarcanda - crocevia di culture | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (i) (ii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2001 |
Scheda UNESCO | (EN) Samarkand – Crossroads of Cultures (FR) Scheda |
Nel 1420 il principe di Samarcanda Ulugh Beg, che era anche un esperto astronomo, costruì una madrasa a Samarcanda, detta perciò madrasa di Ulugh Beg, che divenne rapidamente un importante centro di studi astronomici. Nel 1424 il principe astronomo cominciò a costruire un osservatorio per appoggiare la ricerca astronomica della madrasa. Il complesso fu terminato cinque anni dopo (1429). Ali Qushji fu nominato direttore dell'osservatorio, e vi lavorò finché Ulugh Beg non fu assassinato[2]. Altri importanti astronomi che lavorarono a Samarcanda furono Qāḍī-zāda al-Rūmī e Al-Kashi.
L'osservatorio fu tuttavia distrutto pochi anni dopo, nel 1449, da fanatici religiosi e fu riscoperto solo nel 1908 dall'archeologo russo V.L. Vyatkin, che aveva trovato un atto di waqf che indicava l'esatta posizione dell'osservatorio[3].
Descrizione
modificaUno dei più importanti strumenti utilizzati nell'osservatorio era un largo arco usato per determinare il mezzogiorno[4]. Nella collina era stata scavata una galleria larga circa due metri, orientata lungo il meridiano passante per l'osservatorio. Essa ospitava l'arco dello strumento. Il quadrante era alto undici metri e raggiungeva la sommità dell'edificio di tre piani che lo circondava. Con il suo raggio di 40,4 metri era il quadrante più grande del mondo[3].
Fra gli altri strumenti usati nell'osservatorio vi erano la sfera armillare e l'astrolabio.
Risultati
modificaIl principale risultato dell'attività scientifica dell'osservatorio di Samarcanda furono le tavole astronomiche chiamate Zīj-i Sultānī (in arabo: یجِ سلطانی), così chiamate in quanto opera di Ulugh Beg.
Ulugh Beg determinò la durata dell'anno tropico in 365 giorni, 5 ore, 49 minuti e 15 secondi, con un errore di soli 25 secondi rispetto all'attuale computo. Il sultano astronomo determinò anche l'inclinazione assiale della terra in 23°52, valore tuttora confermato.[5]
Note
modifica- ^ Science in Islamic civilisation: proceedings of the international symposia: "Science institutions in Islamic civilisation", e "Science and technology in the Turkish and Islamic world"[1]
- ^ Osmanlı imparatorluğunun doruğu 16. yüzyıl teknolojisi, a cura di Kazım Çeçen, Istanbul, 1999, Omaş ofset A.Ş.
- ^ a b Samarqand [collegamento interrotto], su rayw20.co.uk, Raw W Travels. URL consultato il 1º novembre 2009.
- ^ Observatories in Islamic History, su islamonline.net. URL consultato il 1º novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2007).
- ^ Hugh Thurston, Early Astronomy, New York, Springer-Verlag, pag. 194, ISBN 0-387-94107-X.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'osservatorio di Ulugh Beg
Collegamenti esterni
modifica- Ulughbek and his Observatory in Samarkand (PDF), su cosmicelk.net.
- Fazlıoğlu İ., The Samarqand Mathematical-Astronomical School: A Basis for Ottoman Philosophy and Science (PDF), in Journal for the History of Arabic Science, vol. 14, 2008, pp. 3-68 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).