Paul-Henri Spaak

politico belga (1899-1972)

Paul-Henri Spaak (Schaerbeek, 25 gennaio 1899Braine-l'Alleud, 31 luglio 1972) è stato un politico belga.

Paul-Henri Spaak
Paul-Henri Spaak nel 1957

Segretario generale della NATO
Durata mandato16 maggio 1957 –
21 aprile 1961
PredecessoreHastings Lionel Ismay
SuccessoreDirk Stikker

Primo Presidente dell'Assemblea comune europea
Durata mandato23 luglio 1952 –
1º gennaio 1954
SuccessoreAlcide De Gasperi

Primo ministro del Belgio
Durata mandato15 maggio 1938 –
22 febbraio 1939
MonarcaLeopoldo III
PredecessorePaul-Émile Janson
SuccessoreHubert Pierlot

Durata mandato13 marzo 1946 –
31 marzo 1946
MonarcaCarlo
(reggente)
PredecessoreAchille Van Acker
SuccessoreAchille Van Acker

Durata mandato20 marzo 1947 –
11 agosto 1949
MonarcaCarlo
(reggente)
PredecessoreCamille Huysmans
SuccessoreGaston Eyskens

Ministro degli affari esteri
Durata mandato12 giugno 1936 –
21 gennaio 1939
Capo del governoPaul van Zeeland
Paul-Émile Janson
Paul-Henri Spaak
PredecessorePaul van Zeeland
SuccessoreEugène Soudan

Durata mandato3 settembre 1939 –
11 agosto 1949
Capo del governoHubert Pierlot
Achille Van Acker
Paul-Henri Spaak
Achille Van Acker
Camille Huysmans
Paul-Henri Spaak
PredecessoreHubert Pierlot
SuccessorePaul van Zeeland

Durata mandato23 aprile 1954 –
13 maggio 1957
Capo del governoAchille Van Acker
PredecessorePaul van Zeeland
SuccessoreVictor Larock

Durata mandato25 aprile 1961 –
9 marzo 1966
Capo del governoThéo Lefèvre
Pierre Harmel
PredecessorePierre Wigny
SuccessorePierre Harmel

Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Durata mandato1946 –
1946
Predecessorefondazione assemblea
SuccessoreOswaldo Aranha

Dati generali
Partito politicoPartito Operaio Belga
Partito Socialista Belga
UniversitàUniversité libre de Bruxelles
ProfessioneAvvocato

Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di rilievo nazionale e internazionale: è stato primo ministro e ministro degli esteri più volte, dal 1936 al 1966, e durante la seconda guerra mondiale fu membro del governo belga in esilio a Londra guidato da Hubert Pierlot. È stato ministro degli esteri del Belgio per 18 anni tra il 1939 e il 1966.

Membro dell'influente famiglia Spaak, prestò servizio per un breve periodo nella prima guerra mondiale prima di essere catturato e divenne famoso nel post guerra come tennista e avvocato, noto per la difesa di alto profilo di uno studente italiano accusato di aver tentato di assassinare il principe ereditario d'Italia nel 1929. Socialista convinto, Spaak entrò in politica nel 1932 per il Partito Operaio Belga (poi Partito Socialista Belga) e ottenne il suo primo portafoglio ministeriale nel governo di Paul Van Zeeland nel 1935. Divenne Primo ministro del Belgio nel 1938 e mantenne la carica fino al 1939. Durante la seconda guerra mondiale fu ministro degli Esteri nel governo belga in esilio sotto Hubert Pierlot, negoziando la fondazione dell'unione doganale del Benelux con i governi dei Paesi Bassi e del Lussemburgo. Dopo la guerra fu due volte Primo ministro, prima per meno di un mese, nel marzo del 1946, e di nuovo dal 1947 al 1949.

Spaak, convinto sostenitore del multilateralismo, è noto per il suo sostegno alla cooperazione internazionale. Nel 1945 fu scelto per presiedere la prima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sostenitore di lunga data dell'integrazione europea, Spaak era stato uno dei primi sostenitori dell'unione doganale e aveva negoziato l'accordo del Benelux nel 1944. Fu primo presidente dell'Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa tra il 1949 e il 1950 e divenne il primo Presidente della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) dal 1952 al 1954. Nel 1955 fu nominato membro del cosiddetto "Comitato Spaak", che studiò la possibilità di un mercato comune in Europa e ha svolto un ruolo influente nella preparazione del Trattato di Roma del 1957, istituendo la Comunità economica europea (CEE). Nello stesso anno ricevette il Premio Carlo Magno. Tra il 1957 e il 1961 fu il secondo Segretario generale della NATO.

Ritiratosi dalla politica belga nel 1966, morì nel 1972. Rimane una figura influente nella politica europea e il suo nome è portato, tra l'altro, da una fondazione di beneficenza, da uno degli edifici del Parlamento europeo e da un metodo di negoziazione.

Biografia

modifica

Origini familiari e infanzia

modifica

La famiglia Spaak è presente a Bruxelles dal XVI secolo, da quando un membro della famiglia vi si trasferì dalla Svezia. Paul-Henri nacque in una famiglia di artisti e politici. Suo padre, Paul Spaak, era un noto drammaturgo, mentre la madre, Marie Janson, divenne nel 1921 la prima senatrice donna in Belgio in rappresentanza del partito operaio, rompendo con la tradizione liberale della sua famiglia. I fratelli di Paul-Henri, Paul e Charles, divennero scrittori (Charles fu un noto sceneggiatore cinematografico e autore, tra gli altri, de La kermesse eroica del regista belga Jacques Feyder e di Grand Illusion di Jean Renoir). Ebbe due nipoti Agnès e Catherine, entrambe attrici e figlie del fratello Charles. Il nonno materno, Paul Janson, fu un politico di rilievo del Partito Liberale e Ministro, rappresentante della cosiddetta sinistra radicale liberale. Suo zio, Paul-Émile Janson, fu leader del partito liberale e più volte ministro, prima di essere ucciso in un campo di concentramento nazista.

Prima guerra mondiale

modifica

Nel 1916, a 17 anni, partì volontario per la guerra, ma fu arrestato dai tedeschi mentre cercava di entrare nel territorio libero e fu tenuto prigioniero fino alla fine della guerra.

Carriera politica

modifica
 
Paul-Henri Spaak insieme al primo ministro Paul van Zeeland nel 1937
 
Paul-Henri Spaak in un incontro con il presidente statunitense John F. Kennedy il 20 novembre 1961

Fu un europeista convinto, al pari di Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer e Robert Schuman.[1] È considerato uno dei padri fondatori dell'Unione Europea e uno dei principali ideatori del Mercato Europeo Comune, insieme a Jean Monnet.

«Esistono solo due tipi di Stati in Europa: i piccoli Stati... e i piccoli Stati che ancora non sanno di esserlo.»

[2]

Ricoprì la carica di deputato dal 1932, nel 1936 fu nominato Ministro degli Esteri e nel 1939 fu primo ministro. Fu il primo capo del governo socialista della storia belga.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale si dichiarò neutrale e in seguito si oppose fermamente alla capitolazione del Belgio. Durante l'occupazione nazista trovò rifugio a Londra, ricoprendo la carica di ministro degli esteri del governo in esilio.

Dopo la guerra sostenne l'abdicazione del Re Leopoldo III.

Nel gennaio 1946 venne eletto presidente della prima assemblea dell'ONU. Durante la terza sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite tenutasi a Parigi nel 1948, Spaak pronunciò un discorso in cui attaccò la politica estera dell'Unione Sovietica con le parole peur de vous (paura di voi). Nello stesso periodo, in Belgio, ricoprì le cariche di presidente del Consiglio e ministro degli esteri dal 1946 al 1949.

Fu uno dei fondatori del Benelux, ed esercitò un'influenza decisiva alla conferenza di Messina del giugno 1955. La conferenza produsse il Mercato Europeo Comune e l'Euratom, le due organizzazioni istituite in seguito con i trattati di Roma il 25 marzo 1957. Il suo particolare modo di negoziare divenne noto con il nome di metodo Spaak.

Spaak assunse inoltre, dal 19 dicembre 1956, la carica di Segretario generale della NATO, che ricoprì fino al 1961.

Dal luglio 1966 si ritirò a vita privata, dedicandosi alla scrittura delle sue memorie.

 
Busto di Paul-Henri Spaak presso Palazzo della Nazione a Bruxelles

Spaak divenne un convinto sostenitore della cooperazione regionale e della sicurezza comune dopo il 1944. Mentre era ancora in esilio a Londra, promosse la creazione di un'unione doganale che unisse Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo (Benelux). Nel mese di agosto del 1949 venne eletto presidente della prima sessione dell'Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa. Dal 1952 al 1953 presiedette l'Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell'acciaio, e dal 1950 al 1955 fu a capo del Movimento europeo.

Nel 1955 la conferenza di Messina dei leader europei lo nominò presidente di un comitato (poi noto come Comitato Spaak) incaricato della preparazione di un rapporto sulla creazione di un mercato comune europeo. Il cosiddetto "Rapporto Spaak"[3] costituì la pietra miliare della Conferenza intergovernativa per il mercato comune e l'Euratom del 1956 e portò alla firma, il 25 marzo 1957, dei Trattati di Roma, che istituirono la Comunità economica europea e la Comunità europea dell'energia atomica (Euratom). Spaak firmò il trattato per il Belgio, insieme a Jean Charles Snoy et d'Oppuers. Per il suo ruolo nella creazione della CEE è annoverato tra i padri fondatori dell'Unione europea. Fu uno strenuo difensore dell'indipendenza della Commissione europea.

«L'Europa di domani deve essere un'Europa sovranazionale»

Vista l'importanza del suo lavoro per l'UE, il primo edificio del Parlamento europeo a Bruxelles porta il suo nome.

Africa belga

modifica

Durante il suo ultimo mandato come ministro degli Esteri del Belgio, Spaak seguì la concessione dell'indipendenza al Burundi in seguito all'assassinio di Louis Rwagasore, il primo capo di governo eletto del paese. Nonostante le accuse di un coinvolgimento belga nell'omicidio di Rwagasore, Spaak rivolse un appello al re belga per impedire di concedere la grazia al condannato per tale omicidio.

Nel 1956 Spaak fu scelto dal consiglio della NATO per succedere a Lord Ismay come segretario generale. Mantenne questa carica fino al 1961, quando gli successe Dirk Stikker.

Il 1961 fu anche l'anno della sua ultima campagna europea, quando giocò un importante ruolo di conciliatore nella risoluzione della "crisi della sedia vuota", contribuendo a riportare la Francia nel consesso europeo. Nel 1957 ricevette il premio Carlo Magno, un premio della città tedesca di Aquisgrana concesso a persone che hanno contribuito all'ideale europeo e alla pace europea.

Il 21 febbraio 1961 Spaak fu insignito della Medaglia della Libertà dal presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy.[4]

Riconoscimenti

modifica

Onorificenze

modifica

Onorificenze belghe

modifica

Onorificenze straniere

modifica
  1. ^ (FR) Paul–Henri Spaak, un Européen visionnaire, talentueux et persuasif (PDF), su Union européenne. URL consultato il 20 novembre 2024.
  2. ^ "L'autonomia strategica europea è l'obiettivo della nostra generazione" - Discorso del presidente Charles Michel al gruppo di riflessione Bruegel, su Consilium, 28 settembre 2020. URL consultato il 20 novembre 2024.
  3. ^ Spaak report, su aei.pitt.edu. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  4. ^ President John F. Kennedy Presents the Medal of Freedom to Secretary General of the North Atlantic Treaty Organization (NATO) Paul-Henri Spaak, Oval Office, White House, Washington, DC, 02/21/1961, su OPA - Online Public Access, National Archives and Records Administration. URL consultato il 4 luglio 2014.
  5. ^ a b c d SPAAK, su www.ars-moriendi.be. URL consultato il 15 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2019).

Bibliografia

modifica
  • Laurent, Pierre-Henri. "Paul-Henri Spaak and the Diplomatic Origins of the Common Market, 1955-1956." Political Science Quarterly 85.3 (1970): 373-396. in JSTOR
  • Laurent, Pierre-Henri. "The diplomacy of the Rome Treaty, 1956-57." Journal of Contemporary History 7.3/4 (1972): 209-220. in JSTOR
  • Wilsford, David, ed. Political leaders of contemporary Western Europe: a biographical dictionary (Greenwood, 1995), pp. 421–27.

Fonti primarie

modifica
  • Paul-Henri Spaak, The Continuing Battle: Memoirs of a European, 1936–1966, trans. Henry Fox, London, Weidenfeld, 1971, ISBN 0-297-99352-6.
  • Spaak, Paul-Henri. "Intergovernmental Committee on European Integration. The Brussels Report on the General Common Market (abridged, English translation of document commonly called the Spaak Report) [June 1956]." (1956). online

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN34569945 · ISNI (EN0000 0001 0886 7985 · SBN SBLV274010 · LCCN (ENn82078011 · GND (DE117485691 · BNE (ESXX1350939 (data) · BNF (FRcb125395861 (data) · J9U (ENHE987007278520705171
  NODES
admin 1
Idea 2
idea 2
INTERN 3
Note 2
todo 3