Paul Strudel
Paul Strudel (Denno, 1648 – Vienna, 20 novembre 1708) è stato un pittore e scultore austriaco, rinomato artista altoatesino, è considerato uno dei maggiori esponenti del barocco austriaco. Per i suoi meriti fu creato barone von Strudel e Vochburg.
Biografia
modificaFormazione
modificaSi formò in Italia e introdusse in Austria lo stile berniniano, pur senza esercitare un vero influsso. Dopo un periodo di apprendistato nelle botteghe di intaglio della Valle di Non, al seguito del padre intagliatore e scultore Bartolomeo,[1] si formò con i maestri Johann Carl Loth (originario di Monaco di Baviera), Baldassare Longhena e lo scultore fiammingo Giusto Le Court, attivi nella Repubblica di Venezia. Abbiamo notizia di un versamento di due lire di "Paullo Strudelo" nel novembre 1681 alla fraglia dei tagliapietra di Padova. Nella città patavina realizzò alcune opere presso la Basilica del Carmine.[2]
L'attività in Austria
modificaDal 1687 si spostò a Vienna, dove cercò di ingraziarsi diversi mecenati quali ad esempio i principi Carlo Eusebio del Liechtenstein, principe del Liechtenstein (per il quale realizzò tre statue) e il suo successore Giovanni Adamo I Liechtenstein, oltre al principe elettore Giovanni Guglielmo del Palatinato. In seguito, tra il 1686 (anno della morte di Matthias Rauchmüller, lo scultore che ne aveva ideato il progetto) e il 1693 collaborò con Lodovico Burnacini alla realizzazione della Colonna della Peste: l'alto compenso che ricevette causò l'invidia degli altri scultori tedeschi presenti nella capitale.
La galleria ereditaria degli Asburgo
modificaTra il 1696 e il 1708 Leopoldo I d'Asburgo gli affidò il compito di realizzare una serie di statue degli Asburgo: ne scolpì sedici, le rimanenti quindici furono portate a termine dal fratello Peter. Attualmente queste statue si trovano sparse tra Laxenburg, Franzensburg e la biblioteca nazionale di Vienna.
Opere
modificaOpere in Italia
modifica- Padova, Basilica del Carmine (anni '80 del Seicento): Monica De Vincenti assegna gli Angeli dell'altare Giustachini, oltre alla Effigie di Giovanni Giustachini e la Effigie di Ludovico Giustachini, in particolare quest'ultimo ricorda i rilievi in marmo conservati al Kunsthistorisches Museum di Leopoldo I d'Asburgo e Giuseppe I. Infine anche le due state ai lati dell'altare, raffiguranti San Girolamo e la Maddalena, gli sono attribuite, vista la somiglianza con la Maddalena al Duomo di Trento e la chiara influenza lecourtiana (vedi altare maggiore della Chiesa di Sant'Andrea della Zirada, ultimo lavoro del fiammingo nel 1679).[3]
Opere in Austria
modifica- Busti conservati al Kunsthistorisches Museum (1695):[4]
- Carlo II di Spagna, nipote di Leopoldo I d'Asburgo tramite Maria Anna d'Asburgo, sorella dell'imperatore;
- Giuseppe I, futuro imperatore del Sacro Romano Impero, figlio di Leopoldo I d'Asburgo ed Eleonora del Palatinato-Neuburg;
- Leopoldo I, imperatore del Sacro Romano Impero (come figura centrale tra i cinque);[5]
- Eleonora Maddalena, imperatrice del Sacro Romano Impero, terza moglie di Leopoldo I;
- Carlo VI, futuro imperatore del Sacro Romano Impero, figlio di Leopoldo I ed Eleonora Maddalena.
Note
modifica- ^ S. Weber, 1977, pagg. 343-344.
- ^ M. De Vincenti & S. Guerriero, 2003, pagg. 403-405.
- ^ M. De Vincenti & S. Guerriero, 2003, pagg 404-407.
- ^ S. Haag, 2013, pagg. 96-97.
- ^ M. Leithe-Jasper & R. Distelberger, 1982, pag. 124.
Bibliografia
modifica- Andrea Bacchi, Paul Strudel, in A. Bacchi & L. Giacomelli (a cura di), Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pagg. 345-348), SBN IT\ICCU\PUV\0912712.
- Monica De Vincenti & Simone Guerriero, Scultori trentini a Venezia. Scultori veneziani in Trentino, in A. Bacchi & L. Giacomelli (a cura di), Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume primo, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pagg. 402-419), SBN IT\ICCU\PUV\0912711.
- Luciana Giacomelli & Giuseppe Sava, Scultura barocca in Trentino: i crocifissi. Modelli e compresenze culturali, in «Studi trentini. Arte», 91/2, 2012 (pagg. 265-300).
- Sabine Haag (a cura di), A brief Guide to the Kunsthistorisches Museum Vienna. Vol. 12: Masterpieces of the Kunstkammer, Vienna, Kunsthistorisches Museum, 2013.
- Manfred Koller, Die Brüder Strudel: Hofkünstler und Gründer der Wiener Kunstakademie, Innsbruck, Tyrolia, 1993, ISBN 3-7022-1830-0.
- Manfred Leithe-Jasper & Rudolf Distelberger, The Kunsthistorische Museum. Treasury and the Collection of Sculpture and Decorative Arts, the Paintings Collection, Firenze, Scala/Paul Wilson, 1982.
- Simone Weber, Artisti trentini e artisti che operarono nel Trentino, Trento, Monauni, 1977 [1933].
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paul Strudel
Collegamenti esterni
modifica- Strudel, Paul, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 aprile 2024.
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