Picus viridis

specie di uccello
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Il picchio verde (Picus viridis, Linneo 1758) è un uccello della famiglia dei Picidae, diffuso in Eurasia.

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Picchio verde
Picus viridis
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseAves
OrdinePiciformes
FamigliaPicidae
GenerePicus
SpecieP. viridis
Nomenclatura binomiale
Picus viridis
Linnaeus, 1758
Areale

Sistematica

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Il Picchio verde ha quattro sottospecie:

  • Picus viridis viridis
  • Picus viridis karelini
  • Picus viridis bampurensis
  • Picus viridis innominatus

Aspetti morfologici

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Distribuzione e habitat

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È possibile osservare il picchio verde in tutta l'Eurasia, inclusa l'Italia (ad esclusione delle isole maggiori). È presente nella Gran Bretagna, ma non in Irlanda e nella penisola iberica, dove è sostituito da un'altra specie, Picus sharpei.

Cibo ed Alimentazione

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L’alimento principale della dieta deI picchio verde sono le formiche dei generi Lasius e Formica; occasionalmente si può nutrire di altri tipi di insetti, di piccoli rettili o di larve. A differenza di altre specie di picchio (ad es. il Dendrocopos major), il Picchio Verde può perforare solo legno non eccessivamente duro, prediligendo quindi la ricerca di insetti a terra come modalita' principale per il procacciamento del suo cibo

Riproduzione

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Picus viridis

Nidifica in buchi scavati negli alberi da marzo ad inizio estate: depone da cinque a sette uova, di colore bianco brillante, che vengono covate da entrambi i genitori per circa due settimane.

Miti, leggende e simbolismi

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Secondo Ovidio[1] il picchio verde era originariamente un uomo affascinante di nome Pico, re dell'Ausonia e fondatore di Albalonga, che aveva sposato la ninfa Canens, figlia di Giano e della ninfa Venilia. Durante una battuta di caccia, vestito con un mantello di porpora fermato sulla sommità da una borchia dorata, lo vide Circe, figlia di Elio e di Perseide, che scendeva dal monte a lei intitolato (il monte Circeo) e se ne invaghì. Isolatolo dai compagni di caccia grazie al ricorso alle sue arti magiche, Circe gli apparve e gli dichiarò il suo amore, ma Pico la rifiutò dichiarandosi fedele alla moglie Canens. Infuriata, la maga lo trasformò in un uccello, appunto il picchio, che mantenne i colori del mantello (la testa del Picchio verde è rossa) e della borchia (il collo dell'uccello è giallo).

Pico era stato anche un augure e quindi era considerato uccello molto importante per gli auspici. Per gli Umbri era considerato uccello beneaugurante.[2] Plutarco sostiene che il picchio era uccello sacro a Marte.[3] Il picchio verde era il totem del popolo piceno e in quanto tale è raffigurato nello stemma della regione Marche. Secondo una leggenda appartenente alla cultura cristiana, allorché Dio, durante la Creazione del mondo, volle creare fonti, fiumi e ruscelli, chiese aiuto a tutti gli uccelli dal becco robusto e l'unico che non rispose all'appello fu il picchio, per cui Iddio lo punì dicendogli che non avrebbe più potuto bere una goccia d'acqua che avesse toccato terra. Per questo, quando è assetato, il picchio si rivolgerebbe a Dio con un grido ripetuto, chiedendogli di far cadere acqua su foglie e rami degli alberi e Dio, misericordioso, gli manderebbe la pioggia. Da questa leggenda nacque la credenza che il picchio che grida ripetutamente annuncia pioggia.[4]

In alcune tradizioni cristiane, la determinazione con cui il picchio verde caccia ostinatamente larve e vermi penetrando con il becco nella corteccia degli alberi ne ha fatto il simbolo del Cristo, che stana senza tregua il Demonio dalle anime.[4]

Il picchio è anche rappresentato in araldica.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Ovidio, Metamorfosi, XIV, 372-376; 378-381; 388-396; 428-432
  2. ^ Alfredo Cattabiani, Volario, p. 288
  3. ^ Plutarco, Vita di Romolo, 4
  4. ^ a b Louis Charbonneau-Lassay, Il bestiario del Cristo, vol I, pp.83, 84

Bibliografia

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per Miti, leggende e simbolismi:

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Collegamenti esterni

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