Premio Quadriga

premio tedesco annuale

Il premio Quadriga era un riconoscimento annuale tedesco patrocinato dalla Werkstatt Deutschland, un'organizzazione senza fini di lucro con sede a Berlino. Il premio è stato assegnato dal 2003 a quattro persone o a un gruppo per il loro impegno nell'innovazione, il rinnovo e uno spirito pionieristico da parte di movimenti politici, economici e culturali.

Premio Quadriga
Premio Quadriga: qui l'esemplare consegnato nel 2008 a Wikipedia, con la corrispondente incisione sul piedestallo.
Werkstatt Deutschland
IstituzioneBerlino, 2003

Esso consisteva in una statuetta rappresentante la quadriga della sommità della Porta di Brandeburgo a Berlino e una somma in denaro di 25 000 euro per "gruppo" ricompensato, con un limite totale di 100 000 euro. Il principale sponsor del premio era la compagnia elettrica svedese Vattenfall.

Werkstatt Deutschland presentava l'assegnazione ogni anno nel giorno dell'unità tedesca, che commemora la Riunificazione tedesca. Inizialmente alla Konzerthaus Berlin, dal 2005 la consegna dei premi avveniva presso l'Opera comica di Berlino.

Il premio è stato sospeso nel 2011 a seguito delle proteste per l'annuncio dell'assegnazione a Vladimir Putin, che mosse anche alcuni illustri insigniti, come Václav Havel, a restituire il premio in segno di dissenso con la scelta di un leader politico che stava riducendo la libertà e la democrazia nel proprio paese. Dal 2012 non sono riprese le assegnazioni.

Premiati

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2003
2004
2005
2006
 
Assegnatari e assegnanti del Premio Quadriga del 2007
2007
 
Assegnatari e assegnanti del Premio Quadriga del 2008
2008
2009
2010
2011
 
Un tentativo di onorare il Primo ministro russo Vladimir Putin in luglio 2011.
  • Non assegnato
    L'annuncio che al Primo ministro russo Vladimir Putin sarebbe stato assegnato il premio condusse a pubbliche proteste.[1] Il Consiglio di Quadriga, Cem Özdemir, del Partito verde tedesco, Jimmy Wales di Wikipedia e il professore di storia dell'Università di Heidelberg Edgar Wolfrum scesero a protestare.[2] Ex insigniti quali Olafur Eliasson e Václav Havel decisero di restituire i loro premi.[3][4] The New York Times commentò che dal volume delle proteste i ranghi della gente che stimava Putin, un ex agente del KGB assegnato alla Germania Est e poi capo del medesimo,[5][6] che aveva retrocesso la democrazia e i diritti umani in Russia erano piuttosto nutriti.[1] Gli organizzatori decisero, a causa della controversia, di non assegnare alcun premio nel 2011.[5] Essi emisero un comunicato il 16 luglio 2011 che diceva che agivano "alla luce della crescente e insopportabile pressione e il rischio di ulteriore escalation" e che erano profondamente dispiaciuti di apprendere la notizia della decisione di Havel.[1] La cerimonia di assegnazione del premio, prevista per quel mese di ottobre, venne quindi cancellata.[1][6][7][8]
  1. ^ a b c d Kulish, Nicholas, German Group Cancels Prize to Putin After Outcry, in The New York Times, 16 luglio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  2. ^ (RU) ru:Радиостанция "Эхо Москвы" / Новости / Пятница, 15.07.2011 / В Германии набирает обороты скандал вокруг присуждения Владимиру Путину премии «Квадрига», su echo.msk.ru, Echo of Moscow, 15 luglio 2001. URL consultato il 16 luglio 2011. Wales è notato come "«Википедии» Джимми Уэйлс" ("Wikipedia" Jimmy Wales).
  3. ^ (DA) Olafur Eliasson returnerer hæderspris i protest, su b.dk, 15 luglio 2011.
  4. ^ (CS) Havel pohrozil Němcům vrácením prestižní ceny, pokud ji dostane Putin, su zpravy.idnes.cz, 16 luglio 2011.
  5. ^ a b Putin's German Quadriga role model prize retracted, in BBC News, 16 luglio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  6. ^ a b Breidthardt, Annika, German prize cancelled after Putin choice criticized, Reuters, 16 luglio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  7. ^ German award ceremony cancelled after outcry over prize for Putin, in Deutsche Welle, 16 luglio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  8. ^ German foundation cancels ceremony to honor Russia's Putin after criticism of nomination [collegamento interrotto], in The Washington Post, 16 luglio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.

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