Premuda (isola)

isola croata

Premùda (in croato Prèmuda)[1][2][3][4] è un'isola della Croazia, situata nel mare Adriatico a sud di Lussino e a ovest di Pago, nelle isole Liburniche meridionali[1]. Appartiene al territorio di Zara, nella regione zaratina[5][6] e vi risiedono 64 abitanti.

Premuda
Premuda
Premuda vista da Asinello
Geografia fisica
LocalizzazioneMare Adriatico
Coordinate44°24′39″N 14°34′08″E
Arcipelagoisole Liburniche meridionali
Superficie8,665 km²
Dimensioni8,865 × 1,6 km
Sviluppo costiero25,731 km
Altitudine massima88,2 m s.l.m.
Geografia politica
StatoCroazia (bandiera) Croazia
RegioneRegione zaratina
ComuneZara
Centro principalePremuda
Demografia
Abitanti64 (2011)
Densità7,4 ab./km²
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Premuda
Premuda
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Anticamente era conosciuta anche come Pamodos[7], Pyrotima[7] e Primodia[7] e, in tedesco, Permud.

Geografia fisica

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Situata nella parte nordoccidentale dell'arcipelago delle isole Liburniche meridionali, Premuda è bagnata a nord dal canale del Quarnarolo[8], a ovest dal mare Adriatico, a sud dalla bocca di Premuda[9] e a est dal canale di Selve[10][11]. Quest'ultimo separa Premuda da Selve, il canale di Quarnarolo la separa da Asinello mentre la bocca di Premuda la separa da Scarda[12].
Dista 14 km[13] da Lussino, 27,4 km[14] da Pago e, nel punto più ravvicinato, punta Darchio[15][16] (Artić)[12] nel comune di Brevilacqua, 35,7 km[17] dalla terraferma.

Premuda è un'isola di forma stretta e allungata, orientata in direzione nordovest-sudest[12], che misura 8,865 km[18][19] di lunghezza e 1,6 km[18][20] di larghezza massima. Ha una superficie di 8,665 km²[21] e uno sviluppo costiero di 25,731 km[21]. Al centro, sulla collina Vetta[10], raggiunge un'elevazione massima di 88,2 m s.l.m.[12]

Le estremità dell'isola sono[22]: punta Nosdra[1] o Nosdre[23] (rt Medvijak)[12] a nord, punta del Dente[24] (Zubić)[12] a ovest e punta Lupata[10][25] (Lopata)[12] a est e sud.

Le coste di Premuda hanno un coefficiente d'indentazione di 2,45[18], che indica uno sviluppo costiero alquanto movimentato. Fatta eccezione per le poche spiagge, le coste sono aspre e rocciose[26]. Le scogliere sono ripide nella parte occidentale e si sviluppano ai piedi dei sistemi collinari di Grbica e di Podbrizi, dove raggiungono inclinazioni di 20°-30° rispetto alla verticale, ma più a sud si possono incontrare anche punti inclinati di 50° o quasi totalmente verticali[27].

Tra i promontori, oltre alle già citate estremità, sono degni di nota:

  • Poratova glava[12], promontorio della costa centro-occidentale;
  • Širokova glava[12], altro promontorio a sudest del precedente;
  • punta Bale[1] (rt Bale)[12], punta situata nella parte sudoccidentale tra punta Lupata e Širokova gl.;
  • Klapićka glava[12], promontorio della costa centro-orientale;
 
Porto San Ciriaco con l'isolotto di Masarine in secondo piano

Le insenature principali sono invece:

  • Nosdre[10], ampia insenatura della costa settentrionale, tra la punta omonima e punta del Dente;
  • porto San Ciriaco[7][10] (luka Krijal)[12], breve tratto di mare compreso tra la costa e le isolette che vi corrono parallele, di fronte alla piccola frazione omonima;
  • porto di Premuda[10], porto Premuda[28] o baia di Premuda[7] (uvala Premuda)[12], ampia baia a sudest di porto San Ciriaco;
  • valle Zaporat[10] (uvala Zaporat)[12] e Pečena uvala[12], insenature a sudest del porto di Premuda, situate tra i promontori di Poratova glava e di Širokova glava;
  • valle Siroka[10] o valle Grande[29] (uvala Široka)[12] e uvala Smokvica[12], insenature tra il promontorio di Širokova glava e punta Bale;
  • Letnjia uvala[12] e Dobra uvala[12], due insenature nel sudest di Premuda, tra punta Bale e punta Lupata;
  • valle Calpig[10] (uvala Kalpić)[12], insenatura della costa orientale a nordovest del promontorio di Klapićka glava;
  • valle Estrema[10] (Drivena uvala)[12], insenatura a sudest del villaggio di Premuda.
  • valle Losa[7][10] o valle Lanosa[30] (uvala Loza)[12], piccola insenatura situata di fronte al villaggio di Premuda.

A San Ciriaco e a valle Losa si trovano due piccoli fari[12].

Geologia

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L'isola può essere geologicamente divisa in tre zone, che si sviluppano parallelamente tra loro e vanno da nordovest a sudest: costa orientale, parte centrale e costa occidentale[31].
La prima è formata principalmente da carbonati risalenti al Cretacico (alto Cenomaniano-basso Turoniano[32]). Le rocce sono calcari con presenza di fossili di Chondrodonta e di foraminiferi che si alternano a dolomiti[33]. I calcari, in particolare, sono di tipo sedimentario (calcilutiti, calcareniti e calcari bioaccumulatisi) e di colore bruno, si sfaldano molto facilmente[32] e contengono specie fossili come Cyclolina cretacea, Lituonella reicheli, Pseudochrysalidina sp. e Spiroloculina sp.[32]
La più larga parte centrale è formata da depositi di calcare del Turoniano di colore bianco, spessi e compatti, di consistenza ghiaiosa e aspetto brecciato[34].
Infine, la costa occidentale è di formazione più recente, con rocce calcaree del Turoniano-Senoniano[34]. Le formazioni di questo tipo non corrono comunque lungo tutta la costa ma sono sostituite in più punti dalle rocce della parte centrale[34]. Queste rocce sono soprattutto calcilutiti, calcilutiti-calcareniti e, più raramente, biocalcareniti[34]; sono di grana fine e color grigio chiaro[34]. Tra le specie fossili presenti si riscontrano rudiste come la Sauvagesia tenuicostata e microfossili come i protisti del genere Globigerina e Globotruncana[34].
Le isolette limitrofe sono invece di formazione più recente, risalgono al Cenozoico (fino all'Eocene)[33] e i calcari che le formano contengono principalmente rudiste del genere Hippurites, Nerinea e Radiolites e foraminiferi come Aeolisacus kotori, Thaumatoporella parvovesiculifera e Globotruncana lapparenti tricarinata[34].

Premuda è inoltre attraversata da doline secche, frutto dei processi carsici-fluviali del periodo più piovoso del Pleistocene, che hanno modellato il letto carbonatico e poco permeabile dell'isola e ne hanno causato l'erosione del calcare dovuta al fluire in superficie delle precipitazioni[27]. Il materiale eroso, sotto forma di regolite, si è poi accumulato alle bocche delle gole o nei pressi delle insenature, dove è ancora soggetto ad azioni abrasive[27].

I suoli tipici presenti sull'isola sono la rendzina e la terra rossa, prodotti dalla degradazione meteorica del calcare[35]. La terra rossa è di colore bruno-rossastro, composta prevalentemente da alluminio e ossidi di ferro[35] ed è usata dagli isolani per arricchire i terreni coltivabili[35].

Orografia

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Premuda ha una forma leggermente ondulata[27]. Forti movimenti tellurici dell'Eocene-Oligocene hanno lasciato come marchio poche alture scoscese, soprattutto nella zona più esposta ai venti di bora[33]. Le restanti alture hanno un andamento più dolce[27].
Oltre alla collina Vetta (Vrh), la più alta dell'isola, si incontrano altri rilievi tra i 30-70 m come Kalčić (67 m), Grbica (70 m) e Bale (49,3 m)[12]; lo stesso insediamento di Premuda si trova nei pressi di alcune alture di 45-54 m[12].
Nella parte nordoccidentale, zone piatte si alternano a numerose doline (nella località chiamata Jama c'è la più grande dell'isola, con un ingresso di 100 m di diametro[26]) e depressioni carsiche del terreno, riscontrabili anche nella zona di Kalpićka glava e lungo il sistema collinare di Turnac nel sudest[26].

Idrografia

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Su Premuda non ci sono corsi d'acqua permanenti ma solo alcuni flussi torrentizi che si formano durante abbondanti precipitazioni[36]. Le acque superficiali si accumulano in pozze, doline e gole, soprattutto nei pressi delle zone costiere e vengono utilizzate per l'irrigazione e come abbeveratoi per il bestiame[36]; il resto finisce in strutture come grotte, quando non riesce a filtrare ulteriormente nel sottosuolo[36].

Le temperature medie annue si aggirano attorno ai 15,2 °C, con medie massime di 23,7 °C a luglio e medie minime di 7 °C a gennaio[37]; i picchi sono invece 36 °C a luglio e -9 °C a gennaio[38]. A causa dell'assenza di una stazione meteorologica su Premuda, queste misurazioni si basano sugli gli effetti ciclonici e anticiclonici del centro e nord Adriatico, sull'influenza del mare, dei rilievi e dell'insolazione delle stazioni vicine[37].
La media annua delle precipitazioni è di 922 mm, basata sulle rilevazioni di una stazione pluviometrica locale e comparata con quelle vicine[38][39]. Novembre è il mese più piovoso con 137 mm d'acqua[38][39], mentre è giugno quello meno piovoso con 46 mm[38][39].

Posizione geografica, caratteristiche del suolo e condizioni climatiche permettono lo sviluppo di una specifica flora eumediterranea[40]. Si tratta principalmente di piante sempreverdi, dalle foglie carnose o pelose, adatte a vivere ad alte temperature e scarse precipitazioni nella parte più secca dell'anno[40]. La fitocenosi prevalente è la Orno-quercetum ilicis, con tipici piccoli boschi di leccio[40] presenti per lo più nel sudest dell'isola[41]. In questi boschi il sottobosco è piuttosto rado. Si possono comunque trovare arbusti di corbezzolo, di terebinto, di viburno tino, di ginestra odorosa e altre piante associate alla fitocenosi[41]. Il resto dell'isola è coperto da parti di macchia mediterranea e di gariga. Il ginepro licio e l'Erica arborea sono le specie più largamente diffuse ma si incontrano anche il ginepro rosso e la sua sottospecie, il ginepro coccolone, l'olivastro e il mirto nella macchia[41], e il paleo delle garighe, l'elicriso italiano, la salvia e il rosmarino nella gariga[41]. Altre piante spontanee presenti su Premuda sono l'asparago, il rovo e la salsapariglia nostrana che crescono su entrambi i terreni[41].
Nella località di Jama crescono abbondanti la cannuccia di palude e la felce maschio[41], mentre lungo la costa, adattatesi all'alta salinità, è facile incontrare l'euforbia delle scogliere, la piantaggine delle argille e il limonio reticolato[41].
Tra le specie coltivate o introdotte prevalgono l'olivo, la vite, il fico, il mandorlo, l'amolo, l'acacia, il melograno e l'alloro[41], mentre sono più rari il cipresso e il pino di Aleppo[41].

Isole adiacenti

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  • Lutestrago (Lutrošnjak), isolotto ovoidale situato poco a nord di Premuda.
  • Siluni (Kamenjak), isolotto allungato situato all'estremità nordovest di Premuda.
  • Creal (hrid Hripa), isolotto allungato situato lungo la costa occidentale di Premuda.
  • Masarine (hrid Masarine), altro isolotto allungato situato lungo la costa occidentale.
  • Brasici (Bračići), coppia di scogli situati lungo la costa occidentale.
  • Un piccolo scoglio senza nome si trova poco a sudest dei Brasici.
 
Torre d'osservazione per la difesa contro i pirati

La prima menzione scritta di Premuda si ha nella cosiddetta Tavola Peutingeriana dove l'isola appare sotto il nome di Pamodos[42]. Questo nome, di origine preindoeuropea, lascia pensare che l'isola fosse abitata precedentemente dai Liburni[42].
La presenza romana sull'isola è limitata ad alcune cave[42]. Nel VII secolo Premuda ricompare sulla mappa/lista chiamata Cosmografia ravennate sotto il nome di Primodia, di chiare origini latine, che forse richiamava la posizione geografica come prima isola dell'arcipelago zaratino che si incontrava venendo da ovest[42]. Da Primodia deriva inoltre il nome attuale[42].
Pyrotima è invece il nome citato da Costantino VII Porfirogenito nei suoi scritti del X secolo, dove Premuda viene descritta come isola disabitata a causa dell'assenza di castrum e altri grandi insediamenti[42]. Nonostante ciò è più verosimile che l'isola fosse abitata e che ci fossero piccoli insediamenti: al periodo medievale risalirebbero infatti i resti della chiesa chiamata Garška dai locali (nei pressi di valle Calpig) e in alcuni scritti si cita anche una chiesa di sant'Anna di cui oggi si è persa memoria[42].

 
La corazzata austroungarica Szent István affondata dalla Regia Marina, 10 giugno 1918

La toponomastica di Premuda indica chiaramente una forte presenza croata in periodo contemporaneo e successivo all'epoca romana. Quando i Croati occuparono l'isola non trovarono infatti alcun insediamento romano, a dimostrazione dello scarso interesse di questi ultimi per l'isola[42]. Per questo motivo i nomi delle località sono stati creati ex novo dagli stessi Croati, che non potevano basarsi su nomi precedenti[42]. Premuda fu chiamata Dlačnik o Dlasnik[42] (da dlačan, capelli, forse a indicare il tipico piccolo albero dalle foglie aghiformi che si incontra su tutta l'isola[42]), nome che appare per la prima volta nel 1567 e che si è protratto fino al XX secolo nella parlata locale e in alcuni scritti glagolitici[42], ma che ha una chiara origine antecedente al dominio veneziano sull'isola (1409)[42].
Premuda appare invece per la prima volta sul catasto di Zara nel 1421[42]. Al censimento del 1527 su Premuda risiedevano 110 persone[43], che scesero drasticamente a 26 nel 1608 a causa dei continui attacchi dei pirati turchi tra il 1559 e il 1685[43]. Tra il 1714 e il 1718, i Turchi rinnovarono i loro attacchi contro le isole e le navi veneziane nel nord dell'Adriatico, che portarono alla costruzione di una torre d'osservazione su Premuda[43].

Dopo la caduta di Venezia e fino allo scoppio della prima guerra mondiale, l'isola fece parte dell'Impero austro-ungarico (con la breve parentesi delle province illiriche dell'Impero francese del 1809-1815).
Nel 1918 le acque attorno all'isola furono testimoni dell'affondamento della corazzata SMS Santo Stefano da parte dei MAS italiani, durante la cosiddetta impresa di Premuda.[44] Dopo la fine della prima guerra mondiale e il trattato di Rapallo (1920) Premuda fu annessa alla Jugoslavia[45].
Il 6 settembre 1991 le forze d'occupazione jugoslave si ritirarono dalla base che avevano sull'isola, lasciando Premuda in mano ai croati.

Geografia politica

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La chiesa di San Giacomo nell'insediamento di Premuda

Al censimento del 2011 Premuda contava 64 abitanti[46] concentrati quasi tutti tra il centro principale omonimo[10] e la frazione di San Ciriaco (Krijal).

Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, la popolazione si aggirava attorno ai 500-600 abitanti, con un picco di 647 al censimento del 1905[47]. Dal 1910 in poi c'è stato però un costante calo che ha avuto il suo minimo ai censimenti del 1991e del 2001 con la registrazione di 58 abitanti residenti[47].

La strada principale unisce, passando per Premuda, San Ciriaco a valle Losa dove si trovano i due porti dell'isola. Premuda è raggiungibile via traghetto lungo la tratta Zara-Lussinpiccolo o via catamarano che da Zara fa tappa anche sulle isole di Selve e Ulbo[48].

Ci sono due chiese: la prima dedicata a san Giacomo a Premuda e la seconda dedicata a san Ciriaco nella frazione omonima.

Turismo

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In estate l'isola arriva a ospitare circa 300 persone attirate da attività come pesca, caccia e immersioni. Nel villaggio ci sono due ristoranti e due mini-market che fungono anche da bar. Le mete turistiche principali sono il sistema sottomarino di grotte chiamato "Cattedrale" (Katedrala) situato nell'insenatura di valle Siroka e il relitto della corazzata SMS Szent István (non visitabile al suo interno) situato a 66 m di profondità, qualche chilometro a ovest di Premuda[49]. Altri frequentati punti d'immersione sono quelli attorno agli isolotti di Masarine e di Lutestrago e nei pressi degli scogli Brasici[49].

  1. ^ a b c d Alberi,  p. 443.
  2. ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 516, ISBN 978-88-85339293.
  3. ^ Marieni, pp. 100-102.
  4. ^ Dizionario universale della lingua italiana
  5. ^ Magaš,  p. 64.
  6. ^ (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, p. 13. URL consultato il 23 marzo 2017.
  7. ^ a b c d e f Rizzi,  p. 350.
  8. ^ Vadori,  p. 472.
  9. ^ Vadori,  p. 523.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l Alberi,  p. 444.
  11. ^ Vadori,  p. 556.
  12. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y (HR) Mappa topografica della Croazia, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 23 marzo 2017.
  13. ^ Distanza calcolata su Wikimapia
  14. ^ Distanza calcolata su Wikimapia
  15. ^ Rizzi,  p. 324.
  16. ^ Vadori,  p. 537.
  17. ^ Distanza calcolata su Wikimapia.
  18. ^ a b c Magaš,  p. 62, Tab. 2.
  19. ^ Lunghezza di Premuda su Wikimapia.
  20. ^ Larghezza di Premuda su Wikimapia.
  21. ^ a b Duplančić, p. 12.
  22. ^ Magaš,  p. 62, Tab. 1.
  23. ^ Vadori,  p. 543.
  24. ^ Vadori,  p. 632.
  25. ^ Vadori,  p. 476.
  26. ^ a b c Magaš,  p. 70.
  27. ^ a b c d e Magaš,  p. 69.
  28. ^ Vadori,  p. 602.
  29. ^ Vadori,  p. 581.
  30. ^ Vadori,  p. 598.
  31. ^ Magaš,  p. 66, Fig. 3.
  32. ^ a b c Magaš,  p. 66.
  33. ^ a b c Magaš,  p. 65.
  34. ^ a b c d e f g Magaš,  p. 67.
  35. ^ a b c Magaš,  p. 71.
  36. ^ a b c Magaš,  p. 72.
  37. ^ a b Magaš,  p. 80.
  38. ^ a b c d Magaš,  p. 81.
  39. ^ a b c Magaš,  p. 81, Tab. 5.
  40. ^ a b c Magaš,  p. 82.
  41. ^ a b c d e f g h i Magaš,  p. 83.
  42. ^ a b c d e f g h i j k l m n Đinđić, p. 68.
  43. ^ a b c Đinđić, p. 69.
  44. ^ Silverghost91, Sinking of the SMS Szent István, 1918, Colorized, su r/Shipwrecks, 14 ottobre 2024. URL consultato il 25 novembre 2024.
  45. ^ Đinđić, p. 71.
  46. ^ (HR) Stanovništvo prema starosti i spolu po naseljima, popis 2011 [Popolazione per età e sesso per insediamento, censimento 2011], su dzs.hr. URL consultato il 28 marzo 2017.
  47. ^ a b Đinđić,  p. 72.
  48. ^ (HR) Premuda …otok sreće - Kako doći [Premuda... isola della felicità - Come raggiungerla], su premuda.hr. URL consultato il 28 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2017).
  49. ^ a b (HR) Premuda …otok sreće - Ronjenje [Premuda... isola della felicità - Immersioni], su premuda.hr. URL consultato il 28 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2017).

Bibliografia

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Cartografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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