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La famiglia Prestinari fu una celebre dinastia di maestri organari, originari di Santo Stefano Ticino (MI), attivi per diverse generazioni tra il Settecento e la fine dell'Ottocento a Magenta e nella vicina Corbetta. Le loro opere sono dislocate principalmente in Lombardia.

Il monumentale organo Prestinari della Basilica di San Martino di Magenta (MI), 1858.
 
L'organo Prestinari della chiesa dei Santi Nazario e Celso di Marcallo con Casone (MI), 1842

Originaria di Santo Stefano Ticino, nel milanese, la famiglia di organari dei Prestinari iniziò la propria attività nella prima metà del XVIII secolo con Felice. Oltre che a Santo Stefano, nel Settecento aprirono una bottega particolarmente attiva sul territorio anche nella vicina Corbetta. Sino al 1821 la società era condivisa da due fratelli, Dionigi e Giovanni. Alla morte di quest'ultimo (il 9 luglio 1821), Giovanni rimase ad operare a Corbetta dove lavorò con una propria bottega, mentre i figli di Dionigi, Antonio, Gaetano e Francesco, decisero di trasferire l'attività e la famiglia nella vicina città di Magenta.[1]

Nel 1827 giunse alla famiglia Prestinari una delle commissioni più rilevanti, ovvero la realizzazione dell'organo della chiesa di San Fedele a Como che per la prima volta li qualifica anche al di fuori della provincia in cui da sempre lavoravano. Nel 1858, la comunità di Magenta commissionò alla famiglia Prestinari un imponente strumento da destinare alla chiesa parrocchiale di San Martino che resta oggi l'unica opera di commissione civile della famiglia. La direzione dell'azienda in quest'epoca era condivisa dai fratelli Giovanni Antonio, Luigi e Giuseppe che si avvalevano talvolta dell'opera del cugino Costantino. Per gli eventi della battaglia di Magenta, ad ogni modo, l'inaugurazione dello strumento di Magenta venne rimandata al 1860 quando si tenne un grandioso concerto eseguito dall'organista e compositore Polibio Fumagalli. Nel 1904, con il completamento della struttura della nuova basilica di Magenta, lo strumento venne trasferito nel nuovo tempio. Nel 1920 Gaetano Prestinari, ultimo rampollo della famiglia, decise di chiudere la storica attività di famiglia a Magenta. Alla fine del secolo precedente, Giuseppe Prestinari di Corbetta aveva già chiuso la propria bottega per mettersi in società con un certo Pagani di Magenta ed organizzare una rivendita e noleggio di pianoforti, continuando comunque a svolgere per qualche tempo l'attività di accordatore di organi.

Cronologia genealogica della famiglia Prestinari[2][3]

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 Felice Prestinari
XVIII secolo
 
  
 RAMO DI MAGENTA

Dionigi Prestinari
*17471821
 RAMO DI CORBETTA

Giovanni Prestinari
*17491816
  
    
Antonio Prestinari
*1788 †?
Gaetano I Prestinari
*17941856
Francesco Prestinari
*? †?
 Luigi I Prestinari
*17801850
  
    
 Giovanni Antonio Prestinari
*18111888
Luigi II Prestinari
*1817 †?
Giuseppe I Prestinari
*18251866
Costantino Prestinari
*18141883
  
  
 Gaetano II Prestinari
*1860 †?
Giuseppe II Prestinari
*1842 †?

XVIII secolo

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XIX secolo

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  1. ^ vedi qui
  2. ^ C. Balzarotti, Tra Corbetta, Magenta e Abbiategrasso: ricerca sulla musica, tesi di laurea dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, 1987
  3. ^ Balzarotti Andrea, Tesori nascosti del Santuario Arcivescovile della Beata Vergine dei Miracoli di Corbetta, Corbetta, 2011

Bibliografia

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  • M. Manzin, La bottega magentina dei Fratelli Prestinari, in Informatore Castellettese, II, 1991
  • M. Manzin, I Prestinari di Magenta: una dinastia di organari lombardi, ed. Comitato per il Restauro dell'Organo Prestinari, Magenta, 1997
  • P. Bertoglio, M. Manzin (a cura di), La bottega magentina dei fratelli Prestinari: il punto sulle ricerche, [s.e.], Atti della 2a giornata di studio, Magenta, 26/XI/2005, tip. Luinostamp, Grafiche Garzanti, Brezzo di Bedero, 2006.

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