Propretore
Il propretore, durante la Repubblica, era un pretore che, esercitata per un anno questa carica, era destinato al comando di un esercito o di una provincia.
Propretore | |
---|---|
Stato | Repubblica romana Alto Impero romano |
Tipo | Governatore provinciale romano |
Istituito | III secolo a.C. |
da | Repubblica romana |
Soppresso | I secolo |
da | Ottaviano Augusto |
Successore | Legatus Augusti pro praetore |
Nominato da | Senato romano |
Una Lex Iulia del 46 a.C. quando Gaio Giulio Cesare era dittatore, limitò la durata del mandato in una provincia praetoria ad un solo anno, mentre riguardo ad una consularis a due anni.[1] I governatori provinciali non avevano una paga, anche se certe spese erano coperte dall'Aerarium. Fu Augusto ad attribuire, per primo, una paga alla carica di governatore provinciale.[2]
Augusto, nella sua riforma dell'amministrazione provinciale, volle che i suoi legati assumessero il titolo di Legatus Augusti pro praetore, al fine di richiamare l'antica natura militare della pretura e conseguentemente della pro praetura.[3] A loro furono affidate alcune delle province imperiali a partire dal 27 a.C.[4]
Note
modifica- ^ Cassio Dione, XLIII, 25.3; Cicerone, Orationes Philippicae, I, 8 e V, 3.
- ^ Cassio Dione, LIII, 15; Svetonio, Vita di Augusto, 36.
- ^ Cassio Dione, LIII, 13.5.
- ^ Cassio Dione, LIII, 12.5-7.
Bibliografia
modifica- Fonti antiche
- (LA) Cicerone, Orationes Philippicae. (testo latino ).
- (GRC) Dione Cassio, Storia romana. (testo greco e traduzione inglese).
- (LA) Svetonio, De vita Caesarum libri VIII. (testo latino e traduzione italiana).