Pyrenestes
Pyrenestes Swainson, 1837 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia degli Estrildidi[1].
Tassonomia
modificaAl genere vengono ascritte tre specie, conosciute col nome comune collettivo di pirenesti[1]:
- Pyrenestes minor Shelley, 1894 - Pireneste minore
- Pyrenestes ostrinus (Vieillot, 1805) - Pireneste ventre nero
- Pyrenestes sanguineus Swainson, 1837 - Pireneste rosso
Alcuni autori tendono a ritenere il genere monotipico, con un'unica specie ascritta (P. sanguineus) e le rimanenti due riclassificate col rango di sottospecie[2].
Il nome scientifico del genere deriva dal greco πῦρ (pyr, "rosso fuoco"), in riferimento alla colorazione di questi uccelli.
Nell'ambito della famiglia degli estrildidi, i pirenesti appaiono molto vicini ai becco azzurro del genere Spermophaga, coi quali vanno a formare un clade a sua volta vicino alle astrildi del genere Uraeginthus[3].
Distribuzione
modificaI pirenesti sono diffusi in un areale che comprende una vasta parte dell'Africa subsahariana, dal Senegal all'Angola nord-occidentale e ad est fino alla regione dei Grandi Laghi e al Mozambico: questi uccelli sono tipici delle zone umide, colonizzando canneti e zone alberate e cespugliose nei pressi di fonti d'acqua dolce permanenti, ma colonizzando anche le zone antropizzate.
Descrizione
modificaDimensioni
modificaQuesti uccelli possono misurare tra i 12 e i 14 cm di lunghezza totale.
Aspetto
modificaI pirenesti sono uccelli piuttosto appariscenti, in cui entrambi i sessi presentano colorazione rossa su porzioni più o meno ampie del corpo a seconda della specie (generalmente testa, petto e coda): le femmine presentano estensione del rosso minore.
Questi uccelli presentano un aspetto molto caratteristico, in virtù della grossa testa e del robusto becco, che li rende vagamente simili ai frosoni e che similmente a questi ultimi ha la funzione di spezzare i semi più duri. Nei pirenesti è presente un polimorfismo nelle dimensioni del becco, con rapporto di dominanza delle forme a becco più robusto rispetto a quelle a becco più sottile[3][4][5][6]: la maggiore o minore presenza di esemplari dal becco più o meno robusto è legata alla popolazione vegetale (e quindi alla maggiore o minore durezza dei semi di cui questi uccelli si nutrono) presente nella zona[7][8].
Biologia
modificaSi tratta di uccelli diurni, che vivono perlopiù in coppie o in piccoli gruppi familiari.
Alimentazione
modificaLa dieta dei pirenesti è composta essenzialmente da semi e granaglie, che vengono spezzati grazie al forte e robusto becco: questi uccelli si nutrono inoltre di bacche, frutti e germogli, mentre è raro che essi si cibino di insetti.
Riproduzione
modificaLa riproduzione di questi uccelli segue il pattern generale degli estrildidi, coi due sessi che collaborano nella costruzione del nido, nella cova e nell'allevamento della prole.
Note
modifica- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Estrildidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.
- ^ Nicolai J., Steinbacher J., van den Elzen R., Hofmann G., Mettke-Hofmann C., Prachtfinken - Afrika, Serie Handbuch der Vogelpflege, Eugen Ulmer, 2007, p. 107, ISBN 978-3-8001-4964-3.
- ^ a b John Boyd, TiF Checklist: Core Passeroidea I, su jboyd.net, 2013.
- ^ Delaney K. S., Pires D., Holder K., Bardeleben C., Smith T. B., Isolation of polymorphic tetranucleotide microsatellite markers for the black-bellied seedcracker (Pyrenestes ostrinus) (PDF), in Molecular Ecology Notes, n. 5, 2006, p. 774-776. URL consultato il 16 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
- ^ Smith, T. B., Bill size polymorphism and interspecific niche utilization in an African finch (PDF), in Nature, n. 329, 1987, p. 717-719. URL consultato il 16 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
- ^ Smith, T. B., Comparative breeding biology of the two bill morphs of the Black-bellied Seedcracker (Pyrenestes ostrinus), in Auk, n. 107, 1990, p. 153-160.
- ^ Smith, T. B., Resource use by bill morphs of an African finch: Evidence for intraspecific competition (PDF), in Ecology, n. 71, 1990, p. 1246-1257. URL consultato il 16 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
- ^ Smith, T. B., Patterns of morphological and geographic variation in trophic bill morphs of the African finch Pyrenestes, in Biological Journal of the Linnean Society, n. 41, 1990, p. 381-414.
Altri progetti
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