Rampinelli (famiglia)

Rampinelli è una famiglia nobile bresciana, derivante dal casato degli Avogadro attraverso Ottorino Avogadro, padre di Marchesio, soprannominato "Rampino" detentore delle decime vescovili di Concesio.[1][2][3]

Rampinelli
"Memor Esto"
(Sii consapevole)
Stato Ducato di Milano
Repubblica di Venezia (bandiera) Repubblica di Venezia
Regno di Polonia
bandiera Regno Lombardo-Veneto
Regno d'Italia
Italia (bandiera) Repubblica Italiana
Casata di derivazioneAvogadro
Titoli
FondatoreOttorino da Gardone
Data di fondazione1366 d.C.
EtniaItaliana
Rami cadetti
Rampinelli Conti di Polonia - estinto
Rampinelli-Passerini
Rampinelli Rota
Rampinelli-Almici
Rampinelli-Mondella

Origini

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Nel diploma di concessione del titolo di Conte di Polonia da parte di Stanislao II Augusto Poniatowski i Rampinelli sono citati ripetutamente come "Nobili Generosi" ovvero la cui nobiltà deriva dalla discendenza di sangue e non da una concessione successiva.[1][2][3]

I Rampinelli si dedicarono fino al XVIII secolo della produzione di armi e della lavorazione del ferro nella val Trompia.[1][3]

L'onore della famiglia accresce soprattutto grazie a Scipione Rampinelli, consigliere del Sacro Romano Imperatore Ferdinando e ai fratelli Marchisio e Francesco, con il cugino Modesto che partecipano alle insurrezioni bresciane contro l'avanzata francese e gli assedi di Gaston de Foix schierandosi dunque al fianco della Serenissima Repubblica di Venezia.[2]

Il già citato Modesto Rampinelli sposa Fiordispina Oldofredi, attraverso il cui patrimonio espande l'influenza dei Rampinelli anche nel bacino del basso Sebino e diventa proprietario della gran parte di Iseo di cui già gli Oldofredi erano padroni.[2][3]

Nella bassa bresciana possiedono vasti possedimenti a Calvisano e Travagliato in cui vi è un palazzo che porta il loro nome.[1][2][3]

In Val trompia

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Palazzo Rampinelli a Travagliato

Gardone Val Trompia rimane comunque il centro degli interessi familiari. Le entrate generate dalle fucine e dalla produzione di armi sono tali che i Rampinelli possono ingaggiare bande di "bravi" che scorrazzano per la Valtrompia aiutando con estorsioni l'ampliamento degli interessi della famiglia.[2]

Durante il corso di tutto il XVII sec. si susseguono scontri sanguinosi tra i Rampinelli e i Chinelli. Per farsi perdonare dei soprusi commessi i Rampinelli creano una compagnia soprannominata "la Rampinella" che per vent'anni combatte contro i turchi ottomani, questo gli vale il perdono da parte della Serenissima. Perdonati i Rampinelli si ricongiungono con i Chinelli con i quali formano un'asse commerciale includendo anche la famiglia Acquisti. Con la potenza economica combinata delle tre famiglie che controllano tutte le fucine della Valtrompia, i Rampinelli si accaparrano contratti di rifornimento di munizioni per la Serenissima per parecchi anni.[1]

Prova della riconciliazione delle famiglie è la nascita di Ludovico Rampinelli nato da una Chinelli, che poi entrerà nell'ordine olivetano prendendo il nome di Ramiro, considerato uno dei più grandi matematici della sua epoca.[2][3]

Da ricordare non sono solo gli episodi di violenza ma anche il mecenatismo della famiglia nei confronti delle arti e della Chiesa, la famiglia si fa promotrice di della costruzione della cappella della S.S. Trinità e patrocina la festa popolare di San Carlo Borromeo. Notevole è la presenza dei Rampinelli nelle compagnie religiose, soprattuto quella del S.S. Nome di Dio.[1][2]

Inoltre molti Rampinelli svolgono incarichi pubblici come Sindaci e Notai in varie località della provincia. Si può affermare che i Rampinelli hanno i connotati sia della Nobiltà di spada che della Nobiltà di toga, in quanto rappresentano sia il potere militare e l'antica aristocrazia feudataria che i pubblici uffici e la burocrazia nei secoli XVII e XVIII.[3]

Conti di Polonia

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Con la crisi del settore dell'armeria nel '700 gli interessi della famiglia scivolano sempre più a sud della valle, si radicano in città e gravitano sempre più verso le proprietà fondiarie di Travagliato, proprio questo ramo di Travagliato riceve il 1° agosto 1770 il titolo e la dignità di Conte di Polonia dal Re Stanislao II Augusto Poniatowski. Estintosi suddetto ramo della famiglia, nel 1941 viene creato Conte nel Regno d'Italia Bortolo Rampinelli Figlio di Francesco e Chiara Passerini, che eredita il patrimonio del senatore Angelo Passerini.[1][2]

Struttura del Casato Rampinelli

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Avogadro
 
 
  
 
Rampinelli "di Concesio"
1356
 
  
  
 
Rampinelli Conti di Polonia
1770-XXsec.
 
 
Rampinelli
di Brescia

 
    
 
 
Rampinelli-Passerini
1893
 
 
Rampinelli-Almici
1899
 
 
Rampinelli-Almici
1900
 
 
Rampinelli-Almici
1904
  
  
 
 
Rampinelli-Rota
1934
 
 
Rampinelli-Mondella
1970

Albero genealogico

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 Francesco Rampinelli
sposa 1Chiara Passerini 2Anna Maria Almici
 
       
 1Bortolo
*1893†1984 Sposa Nob. Lucrezia Rota
 1Maria Clara
sposa Ferretti con discendenza
 2Cav. Dott. Vincenzo
*1899 sposa Adelaide Mocinelli
 2Dott. Giovanni
*1900†1993 Sposa Nob. Lucia Mondella
2Adele
*1935 sposa Gener. Carlo de Capoa con discendenza
2Lodovico
*1904 sposa Maria Ferrazzi
2Pier Angelo
*1907†1981
    
            
 Avv. Angelo
*1934 sposa Piera Regé
Maria Clara
*1955†1955
Silvia
*1938
Carla
*1944 sposa il Dott. Adolfo Ferrata
Avv. Pierfrancesco Ramiro
*1946 sposa Grazia Beccaria
 Francesca
*1926
Dr. Silvio
*1932 sposa Nob. Cecilia Mondella
Marisa
*1936
 Geom. Gianfranco
*1941†2024 sposa Anna Olian Fannio
Maria Laura
*1932
Francesco
*1937
Gian Carlo
*1942 sposa Clara Cimaschi
     
              
Francesca Paola
*1969
Lucrezia
*1960
Lodovica
*1978
 Bartolomeo
*1978
Giampiero
*1980
Bruno Carlo
*1989
Paola
*1965
Emma
*1968
Vincenzo Luigi
*1970
Marzia
*1978
Ing. Alessandro
*1976
Dott. Piergiorgio
*1978
 Francesco
*1973
Andrea
*1976
  1. ^ a b c d e f g Antonio Fappani, Enciclopedia Bresciana.
  2. ^ a b c d e f g h i Augusto Monti della Corte, Le famiglie del Patriziato Bresciano.
  3. ^ a b c d e f g Fausto Lechi, Il Settecento e il primo Ottocento nel territorio.

Bibliografia

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  • Enciclopedia Bresciana a cura di Antonio Fappani
  • Enciclopedia Treccani: La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
  • Alessandro Augusto Monti Della Corte, Le famiglie del patriziato bresciano 1960
  • Il Settecento e il primo Ottocento nel territorio / Fausto Lechi
  NODES
Note 3