Salto della quaglia
Salto della quaglia è un modo di dire italiano riferito a:
- un'espressione usata in politica;
- un fallace metodo di contraccezione del coito interrotto;
- un gioco praticato in passato a Roma.
Il significato della locuzione si trova nel comportamento della quaglia che, quando è inseguita dai cani del cacciatore, salta per disorientarli.[1]
Politica
modificaL'espressione è spesso usata nel linguaggio politico dove indica un improvviso trasferimento da un partito a un altro, per interessi talora particolari, senza badare alla diversa connotazione politica. Questa pratica è tipica del "trasformismo politico" e chi la mette in atto è chiamato comunemente "voltagabbana" perché pratica il “cambio di casacca”.
Contraccezione
modificaCon "salto della quaglia" ci si riferisce talvolta alla pratica del coito interrotto e consiste nell'estrazione del pene dalla vagina prima dell'eiaculazione.[2]
Gioco
modificaIl salto della quaglia è anche il nome romano di un vecchio gioco che si svolge fra due ragazzi.
«Il primo ragazzo s'inchina rimanendo colle braccia penzoloni fin quasi a toccar la terra colle mani. Un altro ragazzo, posto direttamente dietro di lui, gli grida da lontano: "Salta la quaglia". Il primo gli risponde: "Che ddiavolo ài?" Il secondo replica: "Alzeme er cuderizzo, che mmò lo vederai". Così dicendo, questo piglia la rincorsa, salta sulla schiena del ragazzo, e gli riesce dalla testa[3]»
Note
modifica- ^ Treccani.it
- ^ Cos’è il salto della quaglia?, su Consultorio Giovani Verona - Regione Veneto. URL consultato il 5 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2017).
- ^ Tratto dal Vocabolario romanesco di Filippo Chiappini (1933)