Eustorgio di Milano

vescovo italiano
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Eustorgio di Milano (... – Milano, 18 settembre IV secolo) fu vescovo di Milano verso la metà del IV secolo.

Sant'Eustorgio di Milano
 

Vescovo di Milano

 
Nascita?
MorteMilano, 18 settembre IV secolo
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza18 settembre
Attributibastone pastorale e mitria
Patrono diMilano e Arcore
Eustorgio di Milano
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Milano
 
Nato?
Deceduto18 settembre di un anno ignoto del IV secolo a Milano
 
Basilica di Sant'Eustorgio, Milano - Altare principale con il sarcofago contenente le reliquie dei santi vescovi di Milano: Eustorgio I, Magno e Onorato.
Il lato destro della Basilica di Sant'Eustorgio.

È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che lo ricorda nel martirologio romano il 18 settembre con queste parole: «A Milano, sant’Eustorgio, vescovo, di cui sant’Atanasio loda la professione della vera fede contro l’eresia ariana.»[1]

Biografia

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Non esiste documentazione storica coeva sul vescovo milanese Eustorgio, se non le testimonianze di Ambrogio di Milano e di Atanasio di Alessandria. Nella sua Epistola ad episcopos Aegypti et Libyae, Atanasio menziona il vescovo milanese Eustorgio nel novero dei vescovi de Italia che si fecero garanti della fede nicena contro l'eresia ariana. Ambrogio, nel Sermo contra Auxentius, parla di Eustorgio come di un suo illustre predecessore, al pari di Dionisio e di Mirocle, del quale si considera l'erede spirituale, e lo definisce col titolo di "confessore".

Le fonti storiche non permettono di sapere se i concili di Milano del 345 e del 347/348, dove venne condannato Fotino di Sirmio, si celebrarono all'epoca di Eustorgio o del suo predecessore Protaso.[2]

Non è possibile conoscere il periodo esatto in cui Eustorgio esercitò il suo episcopato. Secondo un antico Catalogus archiepiscoporum Mediolanensium[3], l'episcopato di Eustorgio si colloca tra quelli di san Protaso, documentato nel 343/344, e di san Dionigi, attestato nel 355. Il medesimo catalogus gli assegna 17 anni di governo, che tuttavia sono un periodo troppo lungo, e lo dice sepolto il 18 settembre[4] in ecclesia sua, ossia nella basilica di Sant'Eustorgio. La data del 18 settembre era già nota al martirologio geronimiano.

A causa dell'incertezza del periodo storico in cui visse, alcune cronotassi tradizionali pongono il suo episcopato tra quelli di Mirocle e di Protaso, assegnandogli come anni di governo il periodo compreso tra il 315 e il 331.[5]

Una silloge medievale del XII secolo riporta un elogio metrico del vescovo Eustorgio, composto verso la fine del IX secolo[6], che non aggiunge nulla a quel poco che si conosce di questo vescovo, se non che ricevette da un imprecisato imperatore un'enorme urna per la sua sepoltura:[7]

«Virtutum signis pollens Eustorgius almus
digna laude piis en celebrandus adest
Cuius plura quidem clara inter facta beati
insigne hoc unum fama refert populi
Constructam reboans ingentem Caesaris urnam
iussu qua trabeis occuleret proprios
Per comptos artus per sedam denique multis
haud valuisse iugis applicitis vehere
Pontifici demum hanc condonasse benigne
quam parvis vaccis omnipotentis ope
Iunctis quo volvit duxisse proximus in qua
hactenus et summo fultus honore iacet
»

La leggenda

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La sua leggendaria Vita risale forse all'XI secolo e esiste oggi in 20 differenti documenti. La leggenda racconta che Eustorgio, di origini greche, venne inviato a Milano dall'imperatore come governatore della città. Alla morte di Protaso, come poi succederà per sant'Ambrogio, Eustorgio venne scelto unanimemente come nuovo vescovo cittadino. L'eletto si recò allora a Costantinopoli, assieme ai notabili milanesi, per comunicare all'imperatore la sua scelta e ottenerne la conferma, cosa che conseguì senza difficoltà. L'imperatore in questa occasione donò ad Eustorgio un'arca marmorea con le reliquie dei Re Magi, che il vescovo trasferì a Milano e che collocò nella basilica che egli fece costruire, l'odierna basilica di Sant'Eustorgio.[8]

Le reliquie dei Magi vennero prese da Milano dall'imperatore Federico Barbarossa e donate all'Arcivescovo di Colonia, Rainaldo di Dassel, nel 1164. Oggi rimane nella basilica il sarcofago vuoto.

Il culto

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Secondo alcuni autori[9], il culto verso sant'Eustorgio è antichissimo e risalirebbe al V secolo, assieme a quello nei confronti dei santi vescovi Dionigi, Ambrogio e Simpliciano.

La sua festa liturgica ricorre il 18 settembre. Secondo il Liber notitiae sanctorum Mediolani del XIV secolo, esistevano in quest'epoca cinque chiese milanesi dedicate a sant'Eustorgio, la cui festa è indicata al 19 settembre.[8]

  1. ^ Dal sito Santi e Beati.
  2. ^ Rimoldi, BS, X, 1216; V, 308.
  3. ^ Catalogus Archiepiscoporum Mediolanensium Archiviato il 25 aprile 2017 in Internet Archive., Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, vol. VIII, Hannover 1848, p. 102.
  4. ^ Depositus 14 kalendas octobris.
  5. ^ Oltrocchi, Archiepiscoporum Mediolanensium series, p. 56. Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, p. 795.
  6. ^ Nicola De Nisco, «Post busta superstes». Epigrafi cristiane a Milano nell'alto Medioevo, Diss. (rel. M. Petoletti), Milano 2012, p. 24.
  7. ^ Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne, vol. I, p. 719.
  8. ^ a b Rimoldi, BS, V, 309.
  9. ^ A. Paredi, I Prefazi ambrosiani, Milano 1937. C. Marcora, Il santorale ambrosiano, Milano 1953, p. 124.

Bibliografia

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