Savoia-Carignano

ramo cadetto di Casa Savoia
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Savoia-Carignano è il ramo cadetto di Casa Savoia iniziato con Tommaso Francesco di Savoia, figlio quintogenito di Carlo Emanuele I di Savoia, che nel 1620 gli conferì il titolo di "principe di Carignano". Alla morte del re di Sardegna Carlo Felice di Savoia, morto senza eredi, si estinse la linea diretta dei Savoia e si dovette risalire al ramo dei Savoia-Carignano per designare l'erede al trono del Regno di Sardegna, che fu dato a Carlo Alberto di Savoia (17981849). Tutti i re d'Italia discendono quindi dal ramo Savoia-Carignano.

Savoia-Carignano
Stato Ducato di Savoia
Regno di Sardegna
Regno d'Italia
Casata principaleSavoia
TitoliPrincipi di Carignano
FondatoreTommaso Francesco
Ultimo sovranoUmberto II
Attuale capoLinea di successione al trono d'Italia
Data di fondazione1620
Data di deposizione1946
Rami cadetti

Elenco dei Principi di Carignano

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Dal ramo dei Savoia-Carignano si diparte il ramo cadetto dei Savoia-Carignano-Soissons, il cui capostipite fu Eugenio Maurizio di Savoia Carignano, figlio di Tommaso Francesco di Savoia Carignano e di Maria di Borbone, contessa di Soissons. La madre ricevette in eredità il titolo dal fratello Luigi, deceduto senza figli, e lo volle trasmettere solamente al figlio prediletto Eugenio Maurizio (16351673). Questi ebbe cinque figli e tre figlie dalla moglie Olimpia Mancini (1638-1708). Tra i figli divenne famoso Eugenio di Savoia, condottiero e diplomatico al servizio degli Asburgo di Vienna. Il ramo Carignano-Soissons ebbe come ultimo rappresentante Eugenio Giovanni Francesco, deceduto nel 1734, poco prima del prozio Eugenio di Savoia, entrambi privi di discendenza.

Eugenio-Maurizio, oltre ad essere conte di Soissons fu creato duca della neoconquistata cittadina di Yvoy, nelle Ardenne lussemburghesi, dal re di Francia Luigi XIV nel 1662, a seguito del trattato dei Pirenei con la Spagna.[1] In onore di Eugenio Maurizio, "cugino del re", la cittadina e il relativo titolo ducale furono perennemenmte ridenominati "Carignan". Il ducato di Carignan, quindi, non deve essere confuso con il titolo principesco piemontese di Carignano, spettante al ramo principale dei Savoia-Carignano.[2] Il ducato di Carignan fu poi venduto nel 1751 a Luigi Giovanni Maria di Borbone, duca di Penthièvre per far fronte ai debiti lasciati dal principe Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano, deceduto nel 1741.

Principi di Carignano

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Nome Ritratto Nascita Inizio reggenza Fine reggenza Morte Padre Stemma
Tommaso Francesco   1596 1620 1656 1656 Carlo Emanuele I di Savoia
 
Emanuele Filiberto   1628 1656 1709 1709 Tommaso Francesco
 
Vittorio Amedeo I   1690 1709 1741 1741 Emanuele Filiberto
 
Luigi Vittorio   1721 1741 1778 1778 Vittorio Amedeo I
 
Vittorio Amedeo II   1743 1778 1780 1780 Luigi Vittorio
 
Carlo Emanuele   1770 1780 1800 1800 Vittorio Amedeo II
 
Carlo Alberto   1798 1800 1831 1849 Carlo Emanuele
 

Tavola genealogica agnatizia

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Tavole genealogiche di Casa Savoia.
  
Duchi di Savoia
 
 
  
Tommaso Francesco
1596-1656
Principe di Carignano
16201656
 
  
 Emanuele Filiberto
1628-1709
Principe di Carignano
16561709
Eugenio Maurizio
1635-1673
Conte di Savoia-Soissons
  
  
 Vittorio Amedeo I
1690-1741
Principe di Carignano
17091741
 
Savoia-Soissons
 
 
 Luigi Vittorio
1721-1778
Principe di Carignano
17411778
 
  
 Vittorio Amedeo II
1743-1780
Principe di Carignano
17781780
Eugenio Ilarione
1753-1785
Conte di Villafranca
  
  
 Carlo Emanuele
1770-1800
Principe di Carignano
17801800
 
Savoia-Villafranca
 
 
 Carlo Alberto
1798-1849
Principe di Carignano
18001831
XXIII Re di Sardegna
18311849
 
  
 Vittorio Emanuele II
1820-1878
XXIV Re di Sardegna
18491861
I re d'Italia
18611878
 Ferdinando
1822-1855
Duca di Genova
  
    
Umberto I
1844-1900
II re d'Italia
1878-1900
Amedeo
1845-1890
Duca d'Aosta
Re di Spagna
1870-1873
Emanuele A. Guerrieri
1851-1894
Conte di
Mirafiori e Fontanafredda
 
Savoia-Genova
   
   
Vittorio Emanuele III
1869-1947
III re d'Italia
1900-1946
 
Savoia-Aosta
 
Ramo Mirafiori
e Fontanafredda

(morganatico)
 
 
Umberto II
1904-1983
Luogotenente del regno
IV re d'Italia
1946-1946[3]
 
 
Vittorio Emanuele
* 1937-2024
Pretendente al trono[senza fonte][4]
Principe di Napoli
1946
 
 
Emanuele Filiberto[5]
* 1972

Proprietà private

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Segue tabella con evidenziate le proprietà private degli ex Re di Casa Savoia al momento dell'entrata in vigore della Costituzione (1 gennaio 1948)

Acquirente Da Bene immobile Proprietà
Acquisizione Vendita o ereditato
Carlo Alberto di Savoia Regie Finanze dello Stato[6]   Castello reale di Racconigi 1832 1980
Famiglia Romagnano   Castello reale di Pollenzo 1832 1972[7]
Ordine certosino   Castello reale di Valcasotto 1837 1881
? - Castello e tenuta di Verduno 1838 1910[8]
? - Castello di Santa Vittoria 1838 ?
Vittorio Emanuele II di Savoia Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie   Villa Tuscolana 1849[9] 1872
Comune di Valdieri
Comune di Entracque
  Riserva di Sant’Anna di Valdieri e
San Giacomo d’Entracque
1855 1957[10]
Francesco II delle Due Sicilie   Abbazia e tenuta di Casanova in Carmagnola 1856[11] 1868[12]
Famiglia Carron di St-Thomas   Castello di Sommariva Perno 1857 1878[13]
Giacomo Roggeri[14] ? Tenuta di Fontanafredda 1858 1878[15]
Regie Finanze dello Stato   Tenuta della Mandria 1863[16] 1882[17]
Filippo Ala Ponzoni[18]   Villa Durazzo Bombrini[19] 1865 1866
Famiglia Gerbore   Castello reale di Sarre 1869 1989[20]
1.Vittorio Emanuele II di Savoia
2.Vittorio Emanuele III di Savoia
1.Famiglia Potenziani
2.Banca Romana
  Villa Potenziani ora Ada 1872[21]
1904
1879
1972
Vittorio Emanuele II di Savoia Stato italiano - Riserva di Torcino e Mastrati 1872 1886[22]
Stato italiano   Castello reale di Cogne 1873 1915
Edificio ex novo   Villa Mirafiori 1874 1878[23]
Umberto I di Savoia ? - Villa Zendali (Mellerio Somaglia)[24] 1878 1902
? - Villa Vittorio Emanuele al Lido[25] 1879 ?
Principe Paolo Borghese   Tenuta di Capocotta[25] 1892 1985
Principe Pallavicini
Monte Carafa[26]
  Tenuta di Campo Bufalaro 1898 1958[27]
Margherita di Savoia Edificio ex novo   Castello Savoia 1899 1935
Rodolfo Boncompagni Ludovisi   Palazzo Boncompagni
di Piombino
1900 1931
Edificio ex novo   Villa Regina Margherita 1916 1928
Eredi Claude Bowes-Lyon   Villa Bischoffsheim o Etelinda 1914 1928
Vittorio Emanuele III di Savoia ? - Ville Savoia 1937 1947[28]
  1. ^ Padre Anselme de Sainte-Marie e Honoré du Fourny, Lettres patentes du Roy, portant création de la ville et prévôté d'Yvoy en Luxembourg, sous le nom & titre de duché de Carignan, en faveur d'Eugène-Maurice de Savoie, comte de Soissons, à la charge de la foy & hommage, & sans estre tenu à la la reversion à couronne en deffaut d'hoirs masles. Données à S. Gemain en Laye au mois de juillet 1662. Verifiées au parlement de Metz le 26. juillet 1662, in Padre Simplicien e padre Ange de Sainte-Rosalie (a cura di), Histoire généalogique et chronologique de la Maison Royale de France, des Pairs, des Grands Officiers de la Couronne & de la Maison du Roy : & des anciens Barons du Royaume [...] Le tout dressé ... par le P. Anselme, Augustin Deschaussé : continuée par M. Du Fourny, Parigi, Compagnie des Libraires Associez, 1780, pp. 674-676.
  2. ^ Jean Duquesne, Dictionnaire des Gouverneurs de Province, Parigi, Éditions Christian, 2002, pp. pp. 165; 216.
  3. ^ Termine della monarchia. Proclamazione della Repubblica Italiana
  4. ^ Linea di successione al trono d'Italia in disputa con Amedeo di Savoia-Aosta
  5. ^ Emanuele Filiberto di Savoia, insieme al titolo di principe di Venezia (Si tratta di un titolo di creazione napoleonica: quando Venezia venne unita al reame italiano il 30 marzo 1806, il titolo di principe di Venezia venne creato e riservato all'erede presunto del regno d'Italia (art. 9). Vedi: Nobiltà del Regno napoleonico d'Italia), usa il titolo di principe di Piemonte. Tali titoli, come tutti i titoli nobiliari, non sono riconosciuti dallo Stato italiano. I sostenitori di Emanuele Filiberto affermano che il primo titolo gli sia stato concesso oralmente da Umberto II in occasione del battesimo; infatti nell'elenco delle concessioni nobiliari fatte per iscritto da Umberto II esso non compare (Provvedimenti Nobiliari di Grazia e di Giustizia di Umberto di Savoia Archiviato il 23 novembre 2013 in Internet Archive.). Tale titolo è riportato, senza fonti, dall'Almanacco di Gotha nella seconda serie del volume I (anni 1998, 1999, 2000, 2003, 2004 e 2012); tale almanacco, tuttavia, in diversi casi è stato al centro di polemiche a causa dell'attribuzione di titoli dinastici o nobiliari a persone che, a detta di alcuni, non ne avevano il diritto (Proteste contro l'Almanacco di Gotha Archiviato il 28 marzo 2010 in Internet Archive. - Altre proteste contro l'Almanacco di Gotha). Il Corpo della Nobiltà Italiana, associazione privata che, in taluni suoi comunicati (Corpo della Nobiltà Italiana - News Archiviato il 19 maggio 2009 in Internet Archive. - Corpo della Nobiltà Italiana - News Archiviato il 19 maggio 2009 in Internet Archive.), indica il titolo di principe di Venezia in capo ad Emanuele Filiberto, ufficialmente non si occupa delle pretese dinastiche dell'uno o dell'altro pretendente. Non si conosce l'esistenza di alcun documento scritto e firmato da Umberto II relativo alla concessione del titolo di principe di Venezia. Circa il titolo di principe di Piemonte, i sostenitori di Emanuele Filiberto affermano che gli sia stato conferito dal padre, Vittorio Emanuele. Tuttavia il decreto e la data di nomina non sono mai stati pubblicati né resi noti, tanto da rendere dubbio questo titolo. In alcuni repertori, come gli annuari della Consulta dei Senatori del Regno, dei quali l'ultimo a stampa è del 1998, non è mai apparso come principe di Piemonte (Principe di Piemonte? Archiviato il 7 marzo 2012 in Internet Archive.), mentre l'Annuario della nobiltà italiana, alla voce Real Casa di Savoia, non indica in capo ad Emanuele Filiberto alcun titolo nobiliare o dinastico. Il trattamento di altezza reale gli spetta di diritto in quanto giuridicamente riservato ai figli del re ed al figlio primogenito dell'erede al trono (Regio decreto del 1º gennaio 1890 Archiviato il 17 ottobre 2013 in Internet Archive.). Nel suo sito, Emanuele Filiberto si riferisce a sé stesso con il titolo di altezza reale. (Biografia di Emanuele Filiberto nel sito ufficiale.).
  6. ^ Venne acquisito dalle Regie Finanze dello Stato, passando poi nel patrimonio privato di Carlo Alberto. https://www.yumpu.com/it/document/read/15372158/programma-della-stagione-culturale-2007-castello-di-racconigi/, pag. 4-5
  7. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/06/nel-castello-neogotico-il-sogno-di-slow.html
  8. ^ Venduto a Giovanni Battista Burlotto. https://castelliaperti.it/it/strutture/lista/item/real-castello-albergo-ristorante.html
  9. ^ La villa venne acquistata dalla regina Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie, moglie di Carlo Felice di Savoia. Venne ereditata alla di lei morte nel 1849 dal nuovo re di Sardegna. https://www.visitcastelliromani.it/guida/villa-tuscolana/
  10. ^ Venduta per 80 milioni al geometra Piero Lessoni. https://www.laguida.it/2020/10/23/mancato-il-proprietario-del-vallone-del-valasco-e-della-casa-reale-di-caccia/
  11. ^ https://golfoeventi.it/2021/03/01/francesco-ii-ed-il-castello-sabaudo-di-casanova/
  12. ^ https://monasteroabbazialedicasanova.it/storia/
  13. ^ https://www.comune.sommarivaperno.cn.it/archivio/pagine/Castello_e_dintorni.asp
  14. ^ https://www.stradadelbarolo.it/socio/fontanafredda/
  15. ^ Ereditato dalla famiglia morganatica di Vittorio Emanuele II. https://www.fontanafredda.it/storia/
  16. ^ Precedentemente era già di proprietà della Corona sabauda ma venne acquistato da Vittorio Emanuele II per avere una residenza appartata in cui vivere con la Bela Rosin.
  17. ^ Venduta al marchese Medici del Vascello. http://www.parchireali.it/parco.mandria/pagina.php?id=2
  18. ^ https://www.percornigliano.it/la-storia-di-villa-bombrini/
  19. ^ https://www.visitgenoa.it/villa-durazzo-bombrini
  20. ^ https://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/sarre/castello-reale-di-sarre/1131
  21. ^ Venduta da Umberto I al conte Tellfner. https://sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_dei_nobili/villa_ada_savoia
  22. ^ Venduta da Umberto I alla famiglia dei principi Ferrara Pignatelli di Strongoli. https://www.molisenetwork.net/2018/09/25/evento-presentazione-libro-storico-dai-borbone-ai-pignatelli-di-strongoli-la-riserva-reale-di-caccia-di-torcino-e-mastrati/
  23. ^ Ereditato dalla famiglia morganatica di Vittorio Emanuele II. https://www.roma2pass.it/villa-mirafiori/
  24. ^ https://www.comune.vedanoallambro.mb.it/citta/cenni-storici/la-villa-di-re-umberto/
  25. ^ a b https://archiviodistatotorino.beniculturali.it/dbadd/fd_tree.php?id=490893
  26. ^ Storiologia. L'EREDITA' DEI BENI DEI SAVOIA. Ultima cons. il 10 settembre 2022, https://www.storiologia.it/mussolini/iltesorodelre.htm
  27. ^ Permutata con due appezzamenti di terreni demaniali della Tenuta presidenziale di Castelporziano, annessi alla Tenuta di Capocotta. http://dati.camera.it/ocd/attocamera.rdf/ac02_3670
  28. ^ Il complesso sabaudo di Formia era costituito da una serie di villette fatte costruire dalla Regina Elena e da una serie di terreni agricoli lì vicino. Edificate verso il 1937 (?), vennero modificate nel 1941 dall’architetto Michele Busiri Vici, per poi essere vendute nel 1947: nel marzo dello stesso anno aprirà il Grand Hotel Miramare, tuttora in funzione. http://www.grandealbergomiramare.it/

Bibliografia

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  • Franz Herre, Eugenio di Savoia, collezione storica Garzanti, Garzanti, Milano 2001, ISBN 88-11-69311-X
  • Enrica Roddolo, I Savoia, Edizioni Piemme Spa, Asti 1998.
  • Alberto Casella, Cadetti della Real Casa, feudatari del Papa e dell'Imperatore, principi-vescovi. Il titolo di principe in Piemonte (prima parte), in “Rivista del Collegio Araldico”, 109(2022), n. 1 (giugno 2022), pp. 178-179, ISSN 2499-894X. [online: [1]

Voci correlate

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