Convolvulus scammonia
La scammonea (Convolvulus scammonia L., 1753) è una pianta della famiglia delle Convolvulacee, nativa dei paesi della parte orientale del bacino del Mediterraneo.[1]
Scammonea | |
---|---|
Convolvulus scammonia | |
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Lamiidi |
Ordine | Solanales |
Famiglia | Convolvulaceae |
Genere | Convolvulus |
Specie | C. scammonia |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Solanales |
Famiglia | Convolvulaceae |
Genere | Convolvulus |
Specie | C. scammonia |
Nomenclatura binomiale | |
Convolvulus scammonia L., 1753 |
Descrizione
modificaSi tratta di una pianta perenne, con grossa radice a fittone e fusti sottili volubili con foglie alterne, picciolate. I fiori sono pentameri con corolla bianco-giallastra con cinque strisce giallo-rosee. Il frutto è una capsula globosa con semi bruni.[2]
Distribuzione e habitat
modificaLa specie è diffusa nella parte orientale del bacino del Mediterraneo: Crimea, Turchia, Isole egee orientali, Libano, Siria, Palestina, penisola del Sinai, Iraq.[1]
Usi terapeutici
modificaIl succo essiccato, scammonia vergine, ottenuto mediante incisione della radice vivente, veniva utilizzato in medicina come scammonium, ma la qualità variabile del farmaco ha portato all'impiego di resina di scammonia, che si ottiene dalla radice essiccata mediante infusione con alcol[senza fonte].
Il principio attivo è il glucoside scammonina o jalapina, C34H114O6[senza fonte]. La dose di scammonium è 5-10 grani, e di resina 3-8 grani[senza fonte]. Come certe altre resine, lo scammonio è inerte fino a quando passa dallo stomaco al duodeno, dove incontra la bile, che produce una reazione chimica con taurocolato e glicocolato di sodio, il quale viene convertito in un potente lassativo[senza fonte]. La sua azione è essenzialmente quella di un idragogo, e si esercita sull'intera lunghezza del canale alimentare. Il farmaco non è un colagogo, né influisce notevolmente sulla tunica muscolare dell'intestino, ma provoca un forte aumento della secrezione delle ghiandole intestinali[senza fonte]. Agisce in circa quattro ore. In grandi dosi è un irritante gastrointestinale violento. In armonia con l'affermazione che scammonia agisce solo dopo miscelazione con la bile, è il fatto che l'iniezione ipodermica o endovenosa del farmaco non produce azione purgante, o qualsiasi altro risultato. Il farmaco è un antielmintico attivo sia sui nematodi che sui cestodi[senza fonte]. Non è largamente utilizzato, ma è molto efficace nel trattamento della stipsi grave, soprattutto nei bambini[senza fonte].
Il farmacologo greco Dioscoride elencò gli ingredienti di un progetto chiamato "vino abortivo" - elleboro, schizzi di cetriolo e scammonia - ma non riuscì a fornire il modo preciso con cui dovevano essere dosati.[3]
Note
modifica- ^ a b (EN) Convolvulus scammonia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 13 marzo 2024.
- ^ Fabrizio Cortesi e Alberico Benedicenti -, Scammonea, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- ^ John M. Riddle, Contraception and abortion from the ancient world to the Renaissance, Cambridge, Harvard University Press, 1992, ISBN 0-674-16875-5, OCLC 24428750.
Bibliografia
modifica- (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Scammony, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Fabrizio Cortesi e Alberico Benedicenti -, SCAMMONEA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- scamonèa, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Convolvulus scammonia / scammony, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.